Intervistiamo

Ipotesi uffici giudiziari per l’ex Ospedale Militare

L’ex ospedale militare entrerà probabilmente nella disponibilità del Ministero della Giustizia e diventerà sede di importanti funzioni giudiziarie.

L’idea del sindaco Sergio Abramo, quella di trasformare il prestigioso edificio in una “cittadella giudiziaria”, prende forma, grazie ad un accordo a tre – Comune, Agenzia del Demanio e Ministero della Giustizia – che potrebbe concretizzarsi già nelle prossime settimane. Una proposta che era stata caldeggiata anche dal Procuratore della Repubblica Vincenzo Antonio Lombardo alla luce della grave carenza di spazi di cui soffre l’amministrazione della giustizia.

Il meccanismo che si sta perfezionando prevede che l’ex ospedale venga ceduto dall’Agenzia del Demanio al Ministero della Giustizia che, a sua volta, lo recupererà e lo utilizzerà per ospitare importanti uffici giudiziari.

L’accordo Agenzia del Demanio-Ministero della Giustizia potrebbe essere raggiunto a breve termine e già è stato programmato un primo incontro a Roma tra le due istituzioni. Stamani, il sindaco ha incontrato, a Palazzo De Nobili, una delegazione di dirigenti nazionali e regionali dell’Agenzia delle Entrate con cui ha discusso i dettagli della complessa operazione. L’Agenzia delle Entrate ha confermato la sua disponibilità a cedere l’immobile al Ministero della Giustizia.

Il Comune – che come si ricorderà rivendica la piena disponibilità dell’immobile in virtù della legislazione sugli usi civici – ha favorito questa soluzione che consentirebbe sia di recuperare alla fruizione pubblica il complesso edilizio sia di realizzare un forte risparmio sulle spese che lo Stato sostiene per i fitti degli uffici giudiziari. Al Ministero toccherà recuperare le risorse per il recupero funzionale e la riqualificazione del complesso. Il sindaco Abramo, pur senza abbandonare la pista dell’azione legale per ottenere la proprietà dell’immobile, ha sempre auspicato che l’ex ospedale militare venga utilizzato direttamente dallo Stato per ospitare funzioni pubbliche importanti. In particolare, la vicinanza con i due palazzi di giustizia “Salvatore Blasco” e “Francesco Ferlaino”, nonché con gli uffici del giudice di pace di via Argento, permetterebbe di creare nel cuore della città un polo giudiziario di valenza regionale.

L’ex ospedale militare è un patrimonio edilizio imponente, fatto di quasi 4mila metri quadrati coperti e altrettanti esterni, articolato in un corpo centrale e alcuni corpi di fabbrica autonomi. Ma anche ampi cortili e giardini, laboratori e servizi, uno storico chiostro e la possibilità di realizzare vari accessi e parcheggi.

Il corpo centrale ospitava gli studi medici, i laboratori di radiologia e di analisi, la mensa, le stanze degli ufficiali medici, gli uffici amministrativi, la cappella, gli alloggi delle suore. Si tratta, come detto, di migliaia di metri quadrati che consentiranno di realizzare decine di ampie aule e laboratori, nonché biblioteche, mensa, servizi amministrativi. 

Molto interessanti sono stati definiti dai tecnici i corpi di fabbrica autonomi che sono stati realizzati nel tempo nell’area del cosiddetto Bosco Li Comuni.

Particolare cura dovrà essere riservata al recupero dello storico chiostro dell’Osservanza, autentico gioiello del XV secolo che sarà, in tal modo, restituito alla fruizione pubblica. Il complesso dell’Osservanza fu infatti realizzato nella seconda metà del Quattrocento in parte con i materiali recuperati dalle macerie del castello dei Ruffo.

Il chiostro appare come un interessante episodio di architettura monastica, con un suo modulo di ascendenza gotica, che trova altri esempi in Calabria, come il chiostro dell’Annunziata a Tropea: è perfettamente quadrato e presenta venti arcate acute su pilastri semplici di tufo.

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Redazione

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