Rassegna stampa

Il primo giorno di Luiso, applausi e gol al Ceravolo

Stanno bene Alfieri, Morello, Caterino e Lafuenti. Corona e Milone ok: solo tanta paura.
da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Più di cinquanta persone, sugli spalti del Ceravolo, per accogliere Pasquale Luiso, il “Toro de Sora”. Qualche timido applauso, ha accolto i suoi primi gol nella partitella di fine allenamento. Molti più attestati di affetto gli sono stati però rivolti all’uscita dello stadio, quando gli stessi tifosi, hanno accerchiato la sua auto per porgergli il loro personale benvenuto.
La seduta d’allenamento è passata così in secondo piano. Neanche l’allarme, poi fortunatamente rientrato, di un infortunio per Corona ha deviato le attenzioni dei presenti. Per il bomber palermitano, che ieri non si è allenato, si temeva un’infiammazione al tendine, ma in realtà si è trattato solo di una botta di poco conto e già oggi dovrebbe rientrare in gruppo. Maggiore apprensione potrebbe procurare invece l’infortunio occorso a Milone, durante la gara di Benevento. Ma anche per il difensore, l’infortunio sembra meno grave del previsto. Nessun interessamento del menisco, ma solo un leggero risentimento al ginocchio. Ancora a riposo Zattarin, che risente ancora per un fastidio al polpaccio. Lo stesso difensore ha però ammesso di essere in netto miglioramento.
Dalla lunga lista d’infortunati, vanno depennati i nomi di Morello, Caterino e Lafuenti, che hanno lavorato regolarmente con i compagni di squadra. Buone notizie anche per Alfieri, che pare finalmente recuperato. Ha svolto tutta la seduta e ha anche giocato la partitella. Il centrocampista salernitano, si candida quindi per una maglia da titolare, nella gara di domenica prossima con il Foggia. Bene anche Andrisani (sempre più vicino al rientro) e Piemontese. Per quest’ultimo, che risente di una distorsione alla caviglia, il lavoro sembra però mirato più al torneo di Viareggio, che al campionato. Oggi, doppio allenamento al Ceravolo (mattino ore 10,30, pomeriggio 14,30).

Domenico Concolino

Autore

Paolo Spinoso

Scrivi un commento