Bar Mangialavori

Rifondazione giallorossa

Scritto da Francesco Panza

La sconfitta di Castellamare di Stabia accelera le scelte della società
 

 

C’è modo e modo per perdere e c’è modo e modo di fare papere (può succedere). Quella di Bindi a fine gara assume una gravità particolare e non tanto perché la zona playoff si allontana a meno sette. Si è data la possibilità ad una diretta concorrente di allontanarsi ancora di più e con tutto il rispetto per chi la pensa diversamente da chi scrive unitamente al rispetto per i campani, non mi è sembrato che gli Stabiesi abbiano dimostrato di essere questo squadrone irresistibile che in classifica sopravanza le Aquile di ben nove punti!

Quanto sopra fa male ancora di più, tanto male se si pensa all’epilogo della gara con le Vespe. Un Giampà, da solo, non può fare primavera. La squadra giallorossa anche se ben messa in campo da Sanderra (non vorremmo essere al suo posto – quale centrocampo utilizzerà domenica prossima dopo la partenza di Vacca?), ha latitato in fase offensiva e quando Russotto è stato costretto ad abbandonare il campo, la linea difensiva si è abbassata maledettamente fino a capitolare nel recupero. Nessuno vuole in questa sede gettare la croce addosso all’estremo difensore giallorosso, sarebbe al contrario salutare voltare pagina e cercare di dare un senso ad una stagione nella quale si rischia seriamente di procedere ad un inspiegabile harakiri. Una sorta di ridimensionamento autoctono lesivo delle aspettative iniziali della proprietà e della tifoseria che deve essere esorcizzato al più presto per restituirsi degli obiettivi. Vietarseli sarebbe delittuoso anche perché l’apnea emozionale nuocerebbe a tutti e scaverebbe una voragine tra il glorioso vessillo giallorosso ed il suo popolo.

In questo senso sarà opportuno pianificare una comunicazione adeguata onde tranquillizzare i fideles ed allontanare antipatiche nubi che gioverebbero solo a determinati avvoltoi. Non è pregnante ridurre l’analisi solo ed esclusivamente alla riduzione del monte ingaggi quale obiettivo societario. La proprietà si è sentita tradita da chi aveva vestito il progetto tecnico di quelle certezze che tali non si sono dimostrate vista e considerata anche l’estrema fragilità (caratteriale, etica e morale) di molti degli attori. Un momento di flessione in una stagione è fisiologico, ma affrontarlo con schizofrenia non ha fatto bene a nessuno. D’altro canto, cosa distingue un professionista da chi tale non è? Se dal derby di Coppa Italia si è rotto irrimediabilmente qualcosa, vuol dire che quel “qualcosa” serbava già in sé una pericolosa virulenta fragilità. Non si può rompere sin dal mese di ottobre la serenità di uno spogliatoio e con essa gli equilibri unitamente alla tranquillità dello staff tecnico. Non scherziamo! Vuol dire che alcuni degli protagonisti erano molto per così dire, caratterialmente cagionevoli nonché predisposti da questo punto di vista. Errare è umano e solo chi non fa non sbaglia. Giuseppe Cosentino ha investito importanti risorse economiche e vedere già prima di Natale crollare tutto come si trattasse di un castello di sabbia, non gli avrà fatto molto piacere e certamente non avrebbe fatto piacere a nessuno. Dopo la sconfitta ai playoff contro lo stesso Benevento, che renderà visita alle Aquile tra qualche giorno, il massimo dirigente giallorosso non si è risparmiato da nessun punto di vista nel dedicare il massimo per la costruzione di una squadra ammazza campionato. 

Il resto lo avrebbero dovuto fare coloro i quali sono stati delegati a fare funzionare un’orchestra composta da fin troppi solisti, che si sono accesi inspiegabilmente solo ad intermittenza. Una fastidiosissima intermittenza che assumerebbe contorni grotteschi se quale input si venisse a conoscenza di una sorta di volontà dell’incostanza. Dopo la prima di campionato, giocata al Ceravolo proprio contro la Juve Stabia (2-0 per i giallorossi) se qualcuno avesse pronosticato la situazione attuale, sarebbe stato ricoverato d’urgenza nel reparto di neuropsichiatria. Tutti entusiasti, tutti ad aspettare Natale magari con il solo pensiero rivolto a quanti punti di vantaggio ci sarebbero stati sulla seconda. La vita non è fatta solo per attribuire colpe, ma soprattutto per trovare le soluzioni giuste. La gara di Castellamare di Stabia, malgrado l’onesta  prestazione degli uomini in campo, ha palesato con estrema evidenza come il Catanzaro attuale sia un cantiere a cielo aperto. A questo punto sarà vitale non emulare altri cantieri o l’Amministrazione cittadina, che ha fatto del settore dei distinti del Ceravolo il secondo “ponte sullo stretto”. Sarà vitale fare le cose bene con gli uomini giusti non solo sul terreno di gioco e possibilmente senza nuocere ulteriormente alla classifica.

Quale occasione migliore per rifarsi della partita interna contro la capolista Benevento? Non ci sarebbe (permettetemi il condizionale) occasione migliore. Un avversario che rappresenta un distillato della storia del  Catanzaro dell’ultimo ventennio con una cabala cha parla a favore dei Sanniti. I playoff persi con troppa leggerezza, la rassegnazione patologica che caratterizza le gare contro i giallorossi campani (sempre fortunati a incontrare il Catanzaro in particolari condizioni) urtano contro chi nel proprio genoma vanta ancora un pizzico di orgoglio che mal si sposa con discorsi votati alla rassegnazione. Il Catanzaro attuale, con il mercato di riparazione, avrà il compito di “riparare” nel vero e proprio senso del termine gli errori commessi in assoluta buona fede in estate e collocare altrove tutti coloro i quali vogliono frequentare altri lidi. L’augurio è che questa sorta di palingenesi non sia solo ed esclusivamente di tipo contrattuale ma soprattutto di sostanza. Chi resterà dovrà essere professionista non solo a parole e possibilmente esternare tutto quell’entusiasmo che la piazza merita con le stesse motivazione palesate in campo da Mimmo Giampà negli ultimi centottanta e più minuti. Quanto sopra fa ancora più male se si pensa che nessuna squadra (Juve Stabia inclusa) ha impressionato per superiorità, anzi, proprio l’esatto contrario.

Si può anche perdere, è normale, ma non senza combattere realmente o anteporre quale alone protettivo la semplice sufficienza. Quella sufficienza che è solo strumentale a immunizzarsi dalle critiche e nulla più. Correre con la rabbia giusta, il sangue agli occhi e vincere scacciando le “streghe”, è proprio il caso di dirlo, dovrà rappresentare un imperativo per tutti e popolare le gradinate del Ceravolo, oramai da tempo orfane dei Distinti, sarà un obbligo per chi non ha quale tratto distintivo il solito italico detto: “ … armiamoci e partite”.

Nelle situazioni difficili si vede il carattere di un Popolo. Riconquistiamo realmente il Nicola Ceravolo, rifacciamo venire i brividi a chi non se lo aspetta. Il Catanzaro è sopra gli stessi uomini che dal passato fino ad oggi lo hanno sostanziato. Per chi scrive ci sarebbe anche se non ci fosse il sole, anche se fosse collocato all’ultimo posto della terza categoria o se no fosse iscritto a nessun campionato. Avanti Catanzaro! La resa non fa per te.

 

Giuseppe Mangialavori

 

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Francesco Panza

48 Commenti

  • da questa foto dobbiamo partire, per ridare dignità alla tifoseria. umiliata da tutti quegli sfaticati e arriviste primedonne indegne di calcare il glorioso Ceravolo e di vestire i colori GIALLOROSSI grazie all’abbronzato che da quando è arrivato ha fatto solo danni.

  • Commento da brividi, ma purtroppo la realta’ e’ un altra. Le vicissitudini del catanzaro sono lo specchio dei tempi. Ai miei tempi amavamo il catanzaro ed eravamo fieri della nostra citta’, dei suoi colori ed esigevamo profondo rispetto per chi questi colori li vestiva. Ora i tifosi si chiamano Straniero, scrivono per avere secondi di gloria evidenziando profonda incompetenza, nei siti come questo facciamo scrivere i vari straniero che offendono la piazza e la nostra citta’, e invece di condannarlo e bannarlo gli rispobdiamo pure. Non ci meritiamo piu’ niente, ci meritiamo Stranieronellanotte.

  • scusate ma volevo esprimere un brutto pensiero che mi passa per la mente,se vacca e’ stato venduto e adesso forse anche russotto (tuutolegapro) ,non si sta facendo rimpiazzamenti e il silenzio assordante della societa’ ,mi fa pensare che la societa’e’ pronta a svendere tutto compressa essa…..E’ LA FINE DI TUTTO????????

    • Prima di sbattere la testa al muro aspettiamo la chiusura del calciomercato. Intanto, visto quello che si legge in giro, non sarebbe una cattiva idea cominciare fin d’ora a procurarsi qualche aspirina.

      • Concordo, oltre a Russotto ho letto anche di Di Chiara.<br />
        Spero di sbagliarmi…ma non vorrei ritornare agli anni bui!<br />
        Aiuto,svegliatemi!!!

    • oppure l inizio di qualcosa di buono speriamo ,,,,il fatto che stia mandando via diversi giocatori a me non dispiace anche perche’ quest anno hanno dimostrato in pochissimi di essere calciatori ,,,ma proprio pochi ,,,,

        • fidati non sara’ un problema ,,,,,,fofana morosini silva reis non erano un granche’,,,,vacca buon giocatore ma non ci dava nulla in termini di incisivita’….il resto e’ ancora tutto fermo sia in entrata che in uscita quindi attendiamo prima di fasciarci la testa ,,,fermo restando che il campionato di quest anno non e’ finito ma e’ chiaramente compromesso ,,,,ti saluto fratello giallorosso

          • Si, sono d’accordo su tutto, ma su vacca permettimi di dire che la sua eventuale partenza sarebbe un trauma per il nostro centrocampo.<br />
            Il campionato è lunghissimo e tutto può succedere, anche li davanti non ci sono squadre che vanno a mille.<br />
            Tutti perdono punti.<br />
            Sabato mi aspetto una grande partita del CZ.<br />
            Saluti a te Fratè.

          • si si per la gioia dei centri di fisioterapia di savona che faranno soldi a palate ,,,,,ahahahahaha

    • ammentiamo pure che abbiano fatto bene a cedere vacca, ma devi avere un sostituto pronto, il centrocampo non può essere abbandonato, ma come dice l’articolo almeno la società dovrebbe uscire con un comunicato, se non lo fa alimenta i nostri timori di smobilitazione e svendita.

  • Ma xke’ ancora non si era capito oramai si svende tutto tra un po la societa’ sara venduta A COSTO ZERO<br />
    Cosentino sta cercando di recuperare i soldi buttati qst estate<br />
    Domenica scendera in campo la beretti (almeno nel suo campionato sta lottando al vertice)<br />
    Comunque preparamuni ca u sabatu u viu niguruuuuu

  • Ma certo il bilancio prima di tutto. Il presidente e’ stato tradito da quelli che parlano parlano ma razzolano male. Se organizzassimo da wuesto sito un invio di massa alla redazione delle foto delle ns tessere di abbonamento sai quanti stranieronellanotte scopriremmo? Qui tutti scrivono e predicano ma il peso economico e’ sempre su pochi

  • Giusto giustissimo. È da mesi che lo dico, le partite le stiamo perdendo da soli, nessuna squadra ci è stata superiore, a parte il matera, che la domenica dopo ha perso col cosenza, e che a novembre la pronosticavate già in serie b,ora invece sta facendo il nostro stesso campionato(di merda). Nessuna squadra è superiore a noi, basta solo un po’ d’impegno.e poi giusè, basta piangersi addosso, perchè fosse arrivata una vittoria contro la Juve Stabia, stavano facendo altri discorsi. Ora peró tutti allo stadio, al centro commerciale ci potete andare dopo. Forza magico..#iocicredo

  • D’accordo anche io. Non ho visto nel girone di andata squadre molto più forti di noi (sicuramente Salernitana e Benevento sono forti più di noi ma non di 13 punti su 20 partite).<br />
    Ho visto, invece, nel girone, come tutti voi, qualche campione che starebbe bene in altre serie. Tra questi metto senz’altro Russotto. <br />
    Secondo me noi abbiamo un grande deficit all’estremità: attacco e porta. Bindi non è sicuro lui e non può dare sicurezza ai compagni

  • L’attacco va completamente rivisto. Serve gente che giochi di concerto col la squadra. Serve gente che giochi per il Catanzaro e con il Catanzaro nel cuore e non gente che gioca per se stessa. Cosentino fa tesoro dei propri errori. Lasciate lavorare Cosentino e fate sentire la vostra voce a chi ha tanto promesso per poi sparire. Solo così potete aiutare la società. Occhio ai seggiolini…

  • non c’entra nulla con l articolo ma se ancora qualcuno non l avesse visto ,guardatevi il momentaneo 2-2 del grosseto a piacenza ,,,se l’avesse fatto a aprilia barraco sarebbe stato da capogiro ,,identica mezza forbice ma con goal spettacolare

  • prima in calabri esisteva solo il Catanzaro, adesso esiste il crotone, la vigor Lamezia, la reggina, il cosenza. E’ evidente che il bacino di tifosi si è inevitabilmente ridotto (anche a causa dei troppi anni passati in C), pensando a questo ho riconsiderato le presenze allo stadio, considerato che Catanzaro ha 100.000 abitanti, 1000 tifosi al Ceravolo equivalgono a 20.000 tifosi di San Siro a Milano.<br />
    La vicenda di Cosentino (che ringrazio) mi sembra purtroppo evidente, se non vende smobilita, vendere Vacca e Russotto (senza considerare la tempistica allucinante) significa ritirarsi, mi sembra strano che non sia stato dato via anche kamara, Bindi e Rigione.<br />
    Spero di sbagliarmi e che prevalga il presidente tifoso.<br />
    ORA E SEMPRE MAGICO CZ!!!!!!!!!!

    • caro fratello purtroppo il malessere stadio condiziona tutta italia ,,gli spettatori sono in calo dappertutto senza citare i club di a e b ,,,guardiamo la lega pro ,,,non c’e’ uno e dico uno stadio con una cornice di pubblico da dire cazzo che bello stadio pieno ,,,,salerno 2 classifica solo la gradinata sotto sempre piena bel colpo d’occhio ma niente di che ,,,benevento 1 classifica l anello superiore mai pieno ,,lecce deserto reggina deserto cosenza solo parte centrale della curva catanzaro mezza curva di cui un quarto vuota e parte superiore a sx seduti ,,,ascoli 1 classifica bel colpo d’occhio ma solo anello superiore di curva ,,reggiana 2 classifica mezza curva come messina che ho dimenticato spal deserto pisa vedi catanzaro nel girone A non ne voglio citare nemmeno una perche curve quasi tutte vuote ,,,,,,il calcio e’ malato non ci sono altre spiegazioni …noi a mio avviso dopo le continue delusioni forse siamo ancora una delle poche tifoserie attaccate ma non chiediamo di piu ,,al momento piu di cosi non riusciamo a fare e ti diro’di piu se anche ci fossero i distinti il numero sarebbe lo stesso ,,,solo che ne vedresti un a parte in tribuna e gli altri nei distinti ,,,ho paura che per rivedere 5000/7000 spettatori dobbiamo essere primi sempre o le prime partite di serie B…..

  • caro fratello purtroppo il malessere stadio condiziona tutta italia ,,gli spettatori sono in calo dappertutto senza citare i club di a e b ,,,guardiamo la lega pro ,,,non c’e’ uno e dico uno stadio con una cornice di pubblico da dire cazzo che bello stadio pieno ,,,,salerno 2 classifica solo la gradinata sotto sempre piena bel colpo d’occhio ma niente di che ,,,benevento 1 classifica l anello superiore mai pieno ,,lecce deserto reggina deserto cosenza solo parte centrale della curva catanzaro mezza curva di cui un quarto vuota e parte superiore a sx seduti ,,,ascoli 1 classifica bel colpo d’occhio ma solo anello superiore di curva ,,reggiana 2 classifica mezza curva come messina che ho dimenticato spal deserto pisa vedi catanzaro nel girone A non ne voglio citare nemmeno una perche curve quasi tutte vuote ,,,,,,il calcio e’ malato non ci sono altre spiegazioni …noi a mio avviso dopo le continue delusioni forse siamo ancora una delle poche tifoserie attaccate ma non chiediamo di piu ,,al momento piu di cosi non riusciamo a fare e ti diro’di piu se anche ci fossero i distinti il numero sarebbe lo stesso ,,,solo che ne vedresti un a parte in tribuna e gli altri nei distinti ,,,ho paura che per rivedere 5000/7000 spettatori dobbiamo essere primi sempre o le prime partite di serie B….

    • E magari anche prezzi minori che ne dici?? L’anno di poggi e parente in c1, oltre allo squadrone, quell’anno credo di averlo pagato 50€ l’abbonamento, ora con 50€ ti vedi 4 partite

      • certo concordo in pieno ,,,ma stiamo parlando di 10 anni fa e sappiamo tutti come ando’ a finire ,,,,ma concordo che prezzo del biglietto e abbonamento sono fuori ogni logica …..ma ripeto il calo e’ fisiologico anche negli stadi dove il prezzo e’ piu onesto …….

    • carissimo Concordo con te ed è per questo che anche i dirigenti devono capire che 4000 spettatori non sono pochi, bisogna guardare il contesto, purtroppo ormai i soldi vengono da altre parti e questo si che manca al Catanzaro, gli sponsor latitano.

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