Dalla Redazione

Catanzaro-Melfi 2-1: le pagelle

Voti alti per tutti ma Giampà merita di più


BINDI
 – Il Melfi tira pochissimo in porta e pertanto non deve compiere interventi particolari, è attento nelle prese aree e a terra e con un terreno viscido non sempre è facile, sul goal subito non può fare nulla. VOTO 6

DAFFARA – Presidia la sua zona di competenza e cerca di appoggiare la manovra, proponendosi sulla fascia destra. Nella ripresa quando c’è da serrare le fila, Sanderra lo sposta sulla linea dei centrocampisti per coprire le avanzate dei lucani e si comporta degnamente.VOTO 6,5

SQUILLACE – Sembra essere tornato il calciatore apprezzato nella sua prima stagione a Catanzaro. Il mister gli aveva già dato fiducia e nelle gerarchie dei ruoli aveva già scavalcato il partente Di Chiara. Ha svolto benissimo sia la fase difensiva che quella offensiva proponendosi con continuità. VOTO 7

GIANDONATO – Non ha ancora il ritmo partita ma dimostra padronanza e sicurezza nell’impostare la manovra. Gioca semplice e cerca sempre l’imbeccata di prima intenzione. Il terreno di ieri, non in perfette condizioni l’ha condizionato e qualche lancio non è stato preciso, stessa cosa per il tiro da fuori che è una delle sue qualità. Dai suoi piedi a palla inattiva sono nati i due goal del Catanzaro. Sfiora il goal con un bel calcio di punizione. Esce fra gli applausi quando il mister lo sostituisce. VOTO 6,5

ORCHI – Una bella soddisfazione per l’ex capitano della Roma Primavera che ha avuto poco spazio nei due anni di permanenza a Catanzaro. Il giovane difensore si è fatto trovare pronto, il compito era sostituire Rigione e non è semplice per nessuno. Ha ben ripagato la fiducia di Sanderra, dimostrando tenacia e impegno, realizzando il goal del vantaggio giallorosso. Bravo sul finale a pressare e non commettere fallo su Caturano, lanciato a rete nell’azione più pericolosa dei lucani nella ripresa. VOTO 7

GHOSHEH – Era all’esordio e sembrava che giocasse con il Catanzaro da tempo. Difensore tecnico e arcigno, bravo sull’anticipo e valido tecnicamente. Perfette alcune sue chiusure con rapide diagonali a chiudere gli avversari. Partecipa a tutte e due le azioni che il Catanzaro ha trasformato in rete. VOTO 7

GIAMPA’ – Un esempio per tutti quei calciatori, giovani, grandi e giovanissimi. Copre la fascia, si mette a disposizione dei compagni con umiltà e chiede scusa al pubblico per un passaggio errato. Nella ripresa quando esce Giandonato, Sanderra, lo piazza nel mezzo della zona nevralgica per tamponare gli attacchi del Melfi. Rincorre tutti e quando è in possesso di palla rallenta il gioco prendendosi il fallo o dialoga con Russotto, per abbassare i ritmi. Il 15 Febbraio compirà 38 anni, si giocherà il derby, in campo sicuramente avremo uno guerriero. VOTO 8

ZAPPACOSTA – Il centrocampista pur non essendo ancora al top della forma fisica, conferma la buona impressione vista a Martina. Riesce ad unire alla quantità anche la qualità, sfiora il goal con un bel tiro da fuori nella ripresa, prova spesso a far ripartire l’azione saltando l’uomo dettando il passaggio per i compagni. VOTO 7

RAZZITTI – Centravanti stile inglese che nell’area di rigore sa farsi sentire, lotta, sgomita, fa salire la squadra e copre la palla scaricandola ai compagni per dare respiro alla manovra. Sotto porta dimostra di saperci fare e di avere il fiuto del goal; si catapulta su entrambe le azioni dei due goal e realizza la sua prima rete a Catanzaro, che vale tre punti importantissimi. Era arrivato in città solo il giorno prima e per l’impegno profuso merita la nostre lode. L’augurio è che gli arbitri capiscano che il calcio non è un gioco per signorine, perché alcuni falli fischiatigli contro, rasentano l’assurdo. VOTO 7,5

MANCUSO – Svaria su tutto il fronte offensivo avversario, dimostra di saperci fare perché tecnicamente è bravo e sa giocare non solo di fioretto, perché quando c’è da lottare non si tira indietro. Bellissimo un duetto d’alta scuola con Russotto nella ripresa. VOTO 7

ILARI – E’ un calciatore del Catanzaro e deve essere incoraggiato. Non attraversa sicuramente un buon momento, anche se mantiene diligentemente la posizione e i compiti assegnatigli da Sanderra, è impreciso negli appoggi e ritarda l’azione. L’impegno non manca e per questo gli diamo una tirata sufficienza, sperando che il ragazzo possa migliorare acquistando autostima. VOTO 6

CALVARESE – Appena entra in campo si catapulta su un pallone entrando in scivolata, dimostrando di che pasta è fatto. Si piazza sulla fascia destra nel ruolo di terzino e si rende utile appoggiando la manovra. Bella una sua iniziativa personale conclusa con un rasoterra che impegna l’estremo difensore avversario.

 VOTO 6,5


RUSSOTTO –
Quando entra al 23esimo della ripresa il pubblico gli riserva un’ovazione. Non si allena bene da tempo per via di un infortunio muscolare e nei primi minuti a qualche difficoltà intestardendosi in azioni personali. Pian piano si riprende e inizia ha dialogare con i nuovi compagni. L’azione architettata con Mancuso fa ben sperare per il prossimo futuro. Bravissimo quando con Giampà congela il pallone per spezzare il ritmo agli avversari. L’abbraccio finale con i compagni e con il Presidente (vedi foto in testa all’articolo) forse ci fa capire tante cose. VOTO 6

MOUNARD – Gioca solo il recupero, fra l’altro nella nebbia. S.V 

MISTER SANDERRA – Non era affatto facile dare un’impronta a una squadra rifatta e rivoluzionata in tutti i suoi ruoli. Già nelle tre partite precedentemente perse, un Catanzaro rimaneggiato, perché carente di uomini in tutti e tre i reparti, non meritava le sconfitte subite. Ieri, con una squadra formatasi poche ore prima della partita, oltre che mandare in campo dei ragazzi caricati a dovere, ha dato un gioco impostato sulla circolazione della palla e sovrapposizioni sulle fasce.  

Nella ripresa, quando il Melfi attacca alla ricerca del pareggio si copre, senza rinunciare alla manovra offensiva, fatta da ripartenze. Dimostra di saper leggere la partita.

Peccato che alcuni suoi uomini non sono al top, altrimenti per come era impostata la squadra, il risultato poteva essere messo al sicuro. Il calciomercato sta per terminare e altri uomini arriveranno, il nostro augurio è che da ieri è partito il progetto Sanderra, perché a Catanzaro sta dimostrando di essere un tecnico serio e preparato e aver lavorato nell’ultimo mese nelle condizioni in cui sappiamo, non era semplice per nessuno.VOTO 7

 

 

 

 

 

Autore

Salvatore Ferragina

10 Commenti

    • Certo, 8 punti non sono così lontani se le altre stanno a guardare. Dai, facciamo i seri. pensiamo ad una salvezza tranquilla senza pretendere niente di più. SI coerente.

    • Io la penso come te, nulla è impossibile, finché c’è vita c’è speranza… e poi in fondo, che male c’è nella speranza quando la speranza si poggia su un cuore forte e pulsante come quello dimostrato in campo ieri? E ad essere concreti poi, nel tentativo di inseguire la chimera dei play-off, contestualmente ci si assicura una salvezza tranquilla… quindi non mi sembra incoerente… e poi smettiamola con questi luoghi comuni…. parole come "incoerenza" e simili, lasciamole ai burocrati, sono incompatibili col cuore e col sudore buttati in campo per inseguire un sogno… Quasi come un film, ed i protagonisti di ieri, ci hanno dimostrato che anche le cose più assurde possono stravolgere ogni "calcolato" rischio… hanno recitato da oscar avendo potuto ripassare il copione per non più di un giorno di prove generali… quindi forza aquile! fateci vivere questo sogno…!

      • TU AMI IL CATANZARO! GRAZIE DI ESISTERE ORGOGLIONORMANNO! TUTTO PUÖ SUCCEDERE IO CONTINUO A CREDERCI E TI DIRÖ DI PIÜ,QUESTI SONO I TIFOSI CHE VUOLA IL PRESIDENTE, PAROLE SUE. CIAO E COMPLIMENTI! FORZA MAGICO CATANZAROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

  • Quando entra russotto il pubblico gli riserva una ovazione. Grande andrea. Ma per straniero non e’ una piazza competente. Continua a scrivere che piazza, offendendo la piazxa in cui abito. La stessa che applaude il simbolo del ciclo cosentino. Cacciatelo, ivan, cacciatelo.

  • Giampà un gigante!! per l’abnegazione la semplicità di gioco ed il cuore. E’ l’unico ad aver giocato in serie A, si vede per la qualità non certo per la presunzione.

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