Intervistiamo

Bova: «Ho denunciato la degenerazione della politica»

Scritto da Redazione

amaroni videoHanno danneggiato il sistema di videosorveglianza comunale per agire indisturbati gli ignoti che la notte scorsa, ad Amaroni, nell’entroterra catanzarese, hanno dato alle fiamme l’auto del consigliere regionale Arturo Bova (Democratici progressisti) e quella di sua moglie.

Uno dei due mezzi, una Fiat Punto – si tratta di una Fiat 500 e di una Punto, andate entrambe completamente distrutte –, si trovava parcheggiata fuori dal cortile dell’abitazione del consigliere regionale. Il fatto è avvenuto tra le 2 e le 2,30.

Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Girifalco che stanno cercando di accertare se nella notte ci siano stati movimenti sospetti che possano far risalire agli autori. Nessuna ipotesi viene esclusa circa il movente, dall’attività politica a quella professionale di Bova.
Bova, infatti, esercita anche la professione di avvocato penalista ed è stato sindaco di Amaroni per due mandati, fino all’elezione a Palazzo Campanella avvenuta nel novembre scorso.

«Escludo categoricamente – dichiara Bova – che l’atto intimidatorio sia in qualche modo riconducibile alla mia attività professionale. Così come mi sento di escludere che possa riguardare ambiti della mia vita privata. In questi mesi ho più volte denunciato la degenerazione della politica calabrese, ma ovviamente non so stabilire se l’atto possa essere ricondotto alla mia attività istituzionale».

Numerosi gli attestati di stima e di solidarietà,  ricevuti dal consigliere dopo l’episodio

 

 

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