Intervistiamo

Padre Fedele: “Grande sarebbe la gioia se la mia accusatrice si pentisse”

Scritto da Redazione

“Sono felice perché mi hanno chiamato diversi miei confratelli per congratularsi con me”. Lo dice Padre Fedele Bisceglia, assolto per insussistenza del fatto, nel nuovo processo d’appello, dall’accusa di aver abusato di una suora. “Mi hanno chiamato Padre Egidio e Padre Matteo, ma soprattutto sono contento di aver sentito il padre provinciale, Padre Giovanbattista Urso, che si è congratulato con me e mi ha fatto gli auguri – dice Padre Fedele – e io gli ho detto che mi sentirò cappuccino per sempre nello spirito”.

L’ex frate, non ancora riammesso nell’ordine francescano, riceve lettere e telegrammi ogni giorno. Oggi è andato all’ospedale di Cosenza, a fare visita ad un suo amico ricoverato. “Ora, ancora più di prima, mi fermano per strada per abbracciarmi – dice il “monaco”, come lo chiamano a Cosenza – e si blocca il traffico quando passo.

Mi hanno invitato alla loro festa anche i tifosi dell’Atalanta – dice ancora Padre Fedele – e per questo sono loro grato, e anche gli ultrà del Cosenza stanno organizzando una manifestazione per me.

È proprio un momento di gioia, ma lo sarebbe ancora di più – conclude il religioso – se la mia grande accusatrice, che io ho già perdonato, si pentisse”.

 

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Redazione

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