Rassegna stampa

Catanzaro, l’avvocato Ferrigno

da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – Fabrizio Ferrigno, 30 anni, capitano, oltre 300 presenze in campionato (56 in B) e 40 nel Catanzaro, autentico trascinatore della prodigiosa scalata della passata stagione, confessa la sua solitudine di questi ultimi giorni: “Senza fare alcun dramma, m’è dispiaciuto ascoltare una serie di critiche, indirizzate verso di me, la squadra ed il mister. M’ero illuso che qui, fossimo un tutt’uno con l’ambiente, che camminassimo e remassimo insieme. Non me ne meraviglio più di tanto, perchè ho vissuto momenti di tensione, come a Padova, dov’era stata costruita una squadra per la promozione e, invece, ci si trovava a centro classifica. Così a Reggio Calabria, le sconfitte non erano molto digerite, mentre in altre piazze ho assistito anche ad episodi gravi. Però, c’erano sempre delle motivazioni. I malumori di Catanzaro non li capisco, perchè siamo a 2 punti dalla vetta. Nessuno di noi avrebbe voluto domenica pareggiare. Le abbiamo tentate tutte per vincere, accumulato una serie di buone occasioni, ma non è stato possibile. Personalmente, sono stato veramente sfigato a non centrare la porta. Talvolta, è anche importante non perdere. Invito i tifosi a stare calmi e vicini.”
– D’accordo con tutto, però un certa involuzione di gioco c’è stata…
“Può accadere d’essere, in determinati momenti della stagione, poco brillanti. Non bisognerebbe nemmeno sbandierarlo, per non richiamare l’attenzione. Le soste ci hanno fatto male. Non farei dipendere la cosa dagli acciacchi di Alfieri, perchè si tratta di un solo giocatore, che non sarebbe giusto caricare di tante responsabilità.”
– Cosa sta facendo, dietro le quinte, da capitano?
“Sono impegnato a tenere tutti compatti e vicini all’allenatore. La cosa non m’è difficile, perchè il gruppo è eccezionale. Tutti vogliamo questa promozione, perchè tutti abbiamo interesse a raggiungerla.”
– Allo stato la corsa al primo posto è ristretta a 4 squadre…
“L’Acireale pare star male, ma attenti perchè, come i gatti, ha 7 vite. E’ un dato di fatto che è in calo. Domenica, gli mancavano uomini importanti, però la squadra di 3 o 4 domenica prima, non avrebbe perso. La Viterbese l’ho ritrovata 10 mila volte meglio dell’andata, quando ha subito il nostro gioco e, però, ha vinto. Questa volta, ha giocato sensibilmente meglio e s’è portato un solo punto. Il Crotone, infine, è un’altra cosa. S’è rinforzato in avanti, anche se Corallo a me piaceva tanto. Ho sempre detto ch’era la più forte. Secondo me, il campionato si decide nella sfida che avremo da loro. Magari la logica suggerirebbe prudenza, ma sento che chi vince quella partita andrà diritto verso il primo posto. Non vedo l’ora di giocarla, perchè è una quelle occasioni in cui capisci se sei carne o pesce, se sei un professionista o un dilettante.”
– Domenica, intanto, arriva la trasferta di Sora…
“E più che mai, c’impegneremo a vincerla, anche perchè siamo arrabbiati.”
S’è allenato compatto ieri il gruppo, compresi Caterino e Dei.

Fabio Blasco

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Redazione

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