Dalla Redazione

Se Carlo vive

Scritto da Redazione
Abbiamo un solo modo per sconfiggere la morte: scavalcarla, lasciare un segno tangibile di chi eravamo, che cosa amavamo
 
 

Due anni fa ci lasciava Carlo La Forza. La sua storia ha scosso migliaia di cuori, uniti dall’esempio di un ragazzo semplice, un eroe normale che ci ricorda quotidianamente il valore dei gesti e delle parole. “Voglio abbonarmi, voglio l’ombrello, voglio che mio figlio sappia per quale squadra tifavo”. Questa è la sua testimonianza. Una passione genuina per il Catanzaro, lui che catanzarese non era, divenuta simbolo trasversale di un mondo che ha maledettamente bisogno di persone semplici, nel senso più nobile del termine.  

Carlo ci rimanda all’idea di comunità, alla necessità di abbandonare gli individualismi, all’amarezza dei giorni successivi alla sua scomparsa, al Catanzaro che col lutto al braccio gioca e vince a Lecce, ad Alberto e ai ragazzi di Torino che macinano chilometri ed esultano con le lacrime agli occhi, a tutti coloro che pensando alla storia di un ragazzo che ha lottato fino alla fine, si fermano, riflettono, e scelgono di condurre un’esistenza con la schiena dritta.

Ciao Carlo.  

 

 

 Red

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

9 Commenti

Scrivi un commento