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Seguendo le orme del Catanzaro: cronaca di una trasferta sfortunata

Da Messina a Sora per sostenere i giallorossi

Abitando da diversi anni più a sud della Calabria sono stati certamente
maggiori i sacrifici, le ore di macchina e i km percorsi rispetto ad altri
per vedere giocare le aquile. Ma per il Catanzaro, come molti direbbero, si
fa questo e ben altro. Cose che possono succedere solo a Catanzaro, cose che
possono fare solo i catanzaresi, gente estremamente (almeno la maggior
parte) genuina che per vedere la propria squadra risorgere dalle sabbie
mobili della serie C andrebbe anche in capo al mondo. E’ successo ieri, 22
febbraio 2004, una domenica in Italia come tutte le altre, ma per molti di
noi un po’ diversa dal solito. Sicuramente per me in modo particolare
considerando che è stata la mia seconda trasferta lontano dalla Sicilia,
dopo la famosa gara di Nocera Inferiore del 1 giugno 2003, per vedere
giocare la squadra che rappresenta la mia città.
Una trasferta un po’ insolita anche perché solitamente si parte la domenica
mattina per una trasferta e si ritorna subito dopo la partita. Ma
considerando che siamo sotto le feste di Carnevale, perché non farsi un
intero week-end fuori porta? Dopo un continuo tira e molla con mio padre
(come capita sempre) per convincerlo a partire ho avuto la meglio io. E
allora, sabato mattina alle 8.30 è iniziata la mia “gita fuori porta” se
così si può chiamare. Alle 11.30 mi trovavo già a Catanzaro dove giorni
prima avevo prenotato i 4 biglietti (di cui uno per mio fratello che sarebbe
dovuto venire da Siena) del settore distinti ospite. Alle 18 ci trovavamo
già a Frosinone, ma per meglio agevolare mio fratello per la sua trasferta,
al momento, abbiamo deciso di dormire a Siena.
Alle 7 della domenica mattina
(in realtà non avevo chiuso occhio durante la notte) mi alzo e incomincio a
svegliare tutti 2 ore e 1/2 prima della partenza! Alle 9.20 eravamo già in
macchina (tranne mio fratello che alla fine non è potuto partire per un
impegno irrimandabile) in direzione Sora. Arrivati alle 11.30 nella
cittadina ciociara, sosta nel primo bar della città per rifocillarsi, subito
dopo cominciava un’odissea per trovare lo stadio. Non si riusciva a trovare
il campo di calcio! Alla fine, dopo un’ora e mezzo di ricerche, grazie
all’aiuto di alcuni passanti sorani siamo entrati nel parcheggio ospite dove
abbiamo lasciato la macchina e dove vi erano già 8 auto provenienti
da Catanzaro. Pioggia battente sin dalle prime ore del mattino che
continuava senza soste, ma non sarà di certo una “pioggerellina” a fermare
gli scatenati e numerosissimi appassionati del Catanzaro provenienti da ogni
parte d’Italia! Poco prima della partita riuscivo a vendere il biglietto in
più che mi ritrovavo, spuntino al “Bar Stadio” di Sora dove invece di
mangiare conversavo pacificamente con altri tifosi bianconeri che
avvertivano che oggi sarebbe stata dura.
Dopo aver salutato fabriziouccc, FabiUC e sfegatato provenienti dal
capoluogo calabrese e dintorni, si sale allo stadio. Esisteva il rischio di
impraticabilità di campo, ma poi il sig. Mazzoleni decideva di far disputare
la gara (sarebbe stata una beffa dopo migliaia di km) . Inizio alle 14:33,
eravamo nel settore ospiti distinti, dove vi erano anche magicocz,
CalabriaGR, aretrius, akkaelle, babi, PaoloGirotti, Pocahontas, GIALLO_rosso
e cicciofi.
La partita è stata accompagnata per tutto il suo tempo da una pioggia
battente che però non ha per nulla intimorito gli oltre 1000 tifosi
giallorossi che cantavamo con quanta forza avevano ancora in corpo per
sostenere le aquile. Con un campo ridotto a un pantano, ai limiti della
praticabilità, si era immaginati una partita nella quale sarebbe stata
determinante la forza fisica. Inizio subito vivace con occasioni di rete da
ambo le parti, poi, intorno al 20′, il gol dell’ex Massimo Campo che
addirittura, dopo, si scusava per aver segnato alla sua ex squadra. Un gesto
di grande sportività da parte del giocatore. Ma passavano
pochissimi minuti che si ristabilivano le sorti dell’incontro con un
delizioso pallonetto di Morello che beffava Ripa, l’estremo difensore
laziale. Da quel momento in poi è stato solo Catanzaro, con un paio di
occasioni non finalizzate nel primo tempo (tra cui il palo di Alfieri) e
altrettante nella ripresa, dove il timoniere dei giallorossi
Piero Braglia ha fatto entrare l’attaccante Luiso al posto del
centrocampista Pierotti. Molto coraggio da parte del c.t. giallorosso, che
però alla fine, come spesso capita nel calcio, non è stata
premiata. Netto dominio del Catanzaro sia sul campo che sugli spalti,
sembrava di giocare in casa, mancava solo il gol che secondo molti non
avrebbe tardato ad arrivare, ma purtroppo all’80’ arrivava la doccia fredda
con un rapido contropiede dei ciociari che metteva per la seconda volta in
ginocchio la retroguardia giallorossa. Vantaggio del Sora e partita
decisamente compromessa. A nulla, poi, sono serviti gli ulteriori innesti di
Biancone e Toledo. Un po’ di delusione alla fine della partita da parte dei
tifosi giallorossi, che ha comunque applaudito i loro beniamini per
la grande prova offerta al “Claudio Tomei”. E gli applausi sono stati
certamente graditi da parte dei giocatori.
Tirando le somme, è vero che le aquile sono uscite a testa bassa da Sora, e
forse stanno attraversando un periodo di leggero appannamento, ma c’è
comunque da ricordare che senza la pioggia, come tutti sappiamo, le cose
sarebbero andate diversamente. Il Catanzaro resta comunque a 5 punti dalla
vetta e, continuando a giocare questo bel calcio e sostenendo la squadra
per tutti i 90 minuti si potrà senz’altro passare dalla porta principale.

Valerio Cacciola (alias Aquilotto rapace)

AVANTI PER LA TUA STRADA CATANZARO, TI SOSTERREMO SEMPRE PIU’.

p.s. un saluto particolare a chi ho avuto modo di salutare ieri in Ciociaria:
fabriziouccc, FabiUC, sfegatato, Oltre, GiuseppeVV Mangialavori e consorte,
magicocz, CalabriaGiallorossa, aretrius, babi, PaoloGirotti, GIALLO_rosso,
cicciofi, Akkaelle, Pocahontas.

Autore

Francesco Ceniti

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