Rassegna stampa

Catanzaro, evitare le polemiche

La sconfitta di Sora non intacca le possibilità dei giallorossi di giocarsi il tutto per tutto fino alla fine.
da Giornale di Calabria

CATANZARO. Su un campo al limite della praticabilità ed in una giornata obiettivamente sfortunata il Catanzaro è tornato senza nulla in tasca dalla trasferta di Sora. Una partita che nei giorni che hanno preceduto il match non avevamo esitato a definire insidiosa, e così è stato. Avevamo anche detto giovedì scorso, quando le previsioni meteorologiche informavano di cattivo tempo sul Lazio, che proprio la pioggia avrebbe potuto penalizzare il Catanzaro che avrebbe dovuto, così come è stato, giocare su un vero e proprio acquitrino dove certamente la tecnica ed i fraseggi sarebbero stati banditi e dove avrebbe vinto solo chi, tra una pozzanghera e l’altra, si sarebbe trovato il pallone buono da buttare dentro. Insomma tutto questo è successo e se si aggiunge la sfortuna che ha accompagnato le “aquile” per quasi tutto il match, allora è naturale che la partita alla fine si può perde. Comunque sia, e nonostante le altre non siano state a guardare, con il Crotone che oramai sta volando dritto verso la serie B e l’Acireale che è tornato alla vittoria sul campo del Paternò, appaiono obiettivamente sproporzionati e senza dubbio fuori luogo, alcuni commenti che cominciano a serpeggiare nell’ambiente del tifo. Un ambiente che, probabilmente, mostra forti lacune se, addirittura, qualcuno ha potuto paventare l’ipotesi dell’esonero di Braglia. A questo punto, allora, bisogna dire che dodici anni di C2, dodici anni di pesanti umiliazioni, non hanno insegnato nulla a chi oggi contesta e ritiene che o si vince il campionato o si muore. E’ bene ricordare dove era il Catanzaro appena un anno fa, un Catanzaro che rischiava di giocare i play-out in quarta serie e che, soprattutto, rischiava di scomparire per sempre dalla mappa del calcio nostrano e quanto è accaduto e sta accadendo a Cosenza dovrebbe farci capire che il rischio è stato davvero grosso. Il Catanzaro è a cinque punti dalla prima, ma soprattutto e pienamente in corsa per i play-off. Ed allora bisogna decidersi: si vuole bene a questa squadra o si vuole distruggere questo “giocattolo” magistralmente costruito dai vertici di una società che ha lavorato come non si ricordava da tempo a Catanzaro?. Ora arriva la pausa che servirà per ritemprarsi da questa sconfitta. Sarà anche l’occasione per tutto l’ambiente di dimostrare maturità e competenza facendo sentire, adesso, il calore, la vicinanza ed il sostegno a Braglia ed alla squadra che certamente continueranno a stupirci da qui alla fine del torneo.

A.N.

Autore

Paolo Spinoso

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