La ricetta di Gratteri per la giustizia

La relazione conclusiva della Commissione presieduta dal magistrato calabrese. Pene più severe per il voto di scambio. Novità anche sulle intercettazioni, la prescrizione, gli infiltrati e le confische
Il magistrato Nicola Gratteri

Il nuovo reato di voto di scambio va cambiato. Così come la legge sulla prescrizione. Sono solo alcune delle novità contenute nella relazione conclusiva della Commissione istituita dal governo per l’elaborazione di proposte contro la criminalità organizzata, presieduta da Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria. Tra le misure più significative introdotte ci sono anche le nuove norme sulle intercettazioni, gli infiltrati e le confische. Una sintesi della relazione è stata pubblicata nell’edizione cartacea de “Il Fatto quotidiano“.

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VOTO DI SCAMBIO Si inasprisce la pena per il voto di scambio politico-mafioso: si passa a una pena non «inferiore ai dieci anni». Per la Commissione «la risposta punitiva dello Stato è necessaria non solo nel caso in cui l’accordo riguardi l’impegno del gruppo malavitoso a procurare voti con le modalità del metodo mafioso, come è previsto dalla legge del 2014, ma anche nel caso in cui l’accordo avvenga con un singolo appartenente a un’associazione mafioso».

REATI AMBIENTALI Pene più severe anche per i reati ambientali: da cinque a quindici anni per i promotori e da quattro a nove anni per gli aderenti.

NUOVE REGOLE PER LA PRESCRIZIONE Dopo la sentenza di primo grado la prescrizione cesserà il suo decorso e il reato non potrà più estinguersi. L’imputato condannato avrà diritto a uno sconto di pena che stabilirà un giudice.

PROCESSI PIU’ VELOCI Per accelerare i processi il rilascio delle copie degli avvocati delle parti avverrà solo per via digitale, ad eccezione dei casi in cui ciò non sia possibile. In questo modo si potrà alleggerire il carico di lavoro del personale amministrativo e della polizia giudiziaria.

GIUDICE ASSENTE, MA NON SI RICOMINCIA Fino a questo momento se un giudice (sia monocratico che collegiale) viene trasferito o non può più partecipare a un processo il procedimento deve ricominciare dall’inizio. La proposta della Commissione è quella dell’utilizzabilità delle prove dichiarative, salvo eccezioni dettate da «esigenze difensive e di accertamento».

CIMICI AMBIENTALI Per disporre intercettazioni ambientali in luoghi privati il pubblico ministero non dovrà più sostenere che sta commettendo un crimine. Sarà sufficiente ribadire che ci sono necessità di indagine. Le intercettazioni dovranno adeguarsi alle nuove tecnologie.

LA PUBBLICAZIONE DELLE INTERCETTAZIONI Ecco che cosa propone la Commissione sulla pubblicazione delle intercettazioni: «Chiunque, fuori dai casi consentiti, pubblica o diffonde il testo delle intercettazioni o altri documenti di indagine, il cui contenuto sia diffamatorio e che risulti irrilevanti ai fini della prova, è punito con la reclusione da due a sei anni e con una multa da 2mila a 10mila euro».

CONFISCA DEI BENI E AGENTI COPERTI L’organismo, guidato da Gratteri, propone la confisca dei beni anche per i condannati per il reato di autoriciclaggio. La Commissione, infine, vuole agenti “sottocopertura” per le inchieste sulla corruzione.

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Redazione

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