Catanzaro-Melfi 1-0: le pagelle

Il Catanzaro dei tifosi conquista la salvezza
 

I GIOCATORI: Alla fine sono arrivati stremati, privi di energie, logorati da un campionato pieno di difficoltà, ma hanno conquistato la salvezza. I giocatori con tutte le loro lacune hanno provato a mettere impegno e sacrificio, a costruire per quanto possibile un gruppo che potesse sopperire alle immani sofferenze, a raggiungere un obiettivo minimo.

Sono loro che hanno indossato la maglia giallorossa e per molti è stato un autentico peso per l’inesperienza e la mancanza di validi sostegni tecnici e societari. I limiti si sono visti in tutte le gare disputate, contro avversari più o meno forti, a tutti i livelli finanche all’ultima partita contro il Melfi. Per molti sarà la loro prima ed unica stagione, ci si ricorderà forse del loro passaggio sbagliato, dell’intervento errato o del gol fallito davanti la porta, ma noi riteniamo che, comunque, un doveroso ringraziamento vada comunque speso per questi ragazzi. Non si poteva pretendere di più da un organico costruito malissimo con evidenti carenze sia sulle qualità individuali sia sulla struttura collettiva. La salvezza con questa squadra è un risultato assolutamente impensabile, qualcosa di incredibile specie se si ripensa a tutte le prestazioni che hanno fornito. VOTO 7

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MISTER ERRA: Il mister ha inciso più della squadra nell’obiettivo della salvezza. Arrivato a campionato in corso, tardivamente chiamato al capezzale di un Catanzaro allo sbando, Erra ha subito riequilibrato assetto e classifica. La serie di risultati utili ha permesso al Catanzaro di respirare dopo un inizio disastroso. Ma a gennaio, in coincidenza con il rinnovo del contratto, si è ritrovato da solo, senza rinforzi, con una situazione di classifica precaria ed un organico alle prese con infortuni, squalifiche di vario genere, e soprattutto un lento ed inesorabile declino fisico. A primavera, proprio nel periodo in cui i campionati si vincono, o purtroppo si perdono, il Catanzaro è scoppiato. Senza gioco, senza condizione, senza stimoli, destinato all’oblio più totale. Erra è rimasto in piedi, a metterci la faccia in ogni situazione, da persona seria e preparata, ad aiutare per quanto possibile quel manipolo di ragazzi che era destinato ad arrivare alla fine del campionato con un grande punto interrogativo. Ha dominato la paura, ha infuso tranquillità nel momenti di disperazione, ha mantenuto la calma quando tutti abbandonavano la nave. Bravo mister, nella storia del Catanzaro la stagione trascorsa non sarà certo ricordata ma il tuo nome resterà certamente come colui il quale ha salvato la categoria da una retrocessione che era quasi scontata. VOTO 8

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I TIFOSI: Il campionato lo hanno giocato solo loro. A settembre, quando si sono accorti subito che l’organico era assolutamente insufficiente per la categoria, e con esso la guida tecnica ed il direttore generale-sportivo. A dicembre, quando hanno registrato il cambio di allenatore che, invano, avevano chiesto molto tempo prima. A gennaio, quando hanno subito una campagna di rafforzamento della squadra assolutamente modesta, pur avendo avanzato specifiche indicazioni. In primavera, quando hanno capito che il Catanzaro sarebbe retrocesso perché ormai spento, privo di qualsiasi aspetto tecnico e fisico. In ultimo ad Ischia, quando hanno letteralmente resuscitato un cadavere ormai destinato alla sepoltura, rimettendolo in piedi, facendogli capire che ancora si poteva,  e soprattutto accompagnandolo fino alla fine del campionato. Con il Melfi, quando l’orgoglio giallorosso dei settemila ha fermato il declino inesorabile e portato la squadra alla salvezza. Ora per cortesia che nessuno salga sul carro di coloro i quali hanno salvato la stagione. Che nessuno parli, o avanzi meriti postumi, mettendo chiacchiere o recriminazioni. Il Catanzaro è stato salvato dai suoi tifosi. Da quelli che hanno fatto l’abbonamento, per la fede dei loro padri o per il credito alla società; da quelli che hanno pagato il biglietto, ingoiando ogni domenica prestazioni invereconde; dai meravigliosi trecento che fieri hanno solcato il mare per la trasferta di Ischia; da quelli “di un euro del Melfi” che comunque hanno sentito pulsare il loro cuore per sostenere i colori nella partita più difficile; da quelli dalla immensa e gloriosa provincia che hanno rispolverato sciarpe, cappelli e bandiere, per immergersi nell’unica fede calcistica calabrese; da quelli che si sono rivisti sulle terrazze e sui balconi difronte lo stadio, a soffrire a maledire tutto e tutti per questa stagione infernale; infine a tutti quelli che sono rimasti a casa ma che nel loro cuore non vedono l’ora di ritornare al Ceravolo a sostenere le aquile chiedendo rispetto e dignità dalla società. E’ stato il campionato dei tifosi anche quelli che, giustamente, hanno contestato il presidente Cosentino. Nel calcio i presidenti si contestano quando sbagliano e Cosentino ormai sono troppi anni che sta sbagliando. Questa è la stagione 2015/2016 del Catanzaro, una pagina di sofferenza con un finale degno di essere scritto ancora una volta nella storia del calcio per l’assoluta maestosità della sua tifoseria. VOTO 10

 

SOCIETA’ E PRESIDENTE COSENTINO: Non si può fallire la stagione calcistica precedente, non fare tesoro degli errori, e fallire la stagione successiva. Non è pensabile che nel calcio moderno non ci si possa rendere conto di quali sono stati gli sbagli e non correggersi. Non è possibile che proprio a Catanzaro non si ascolti una piazza che, per la sua storia calcistica, ha competenza e può dare una mano di aiuto nell’esclusivo obiettivo del bene della sua squadra. Cosentino ha sbagliato, e continua a sbagliare su tutti i fronti. Con i suoi errori di gestione tecnica ha terminato il credito di aver salvato la società dal fallimento. Il problema non è più quello di ringraziarlo perché senza di lui non esiste calcio a Catanzaro, o perché la città, le istituzioni o gli imprenditori, sono completamente apatici ed indifferenti alla passione più grande della squadra di calcio. Il punto è, pur ammettendo che quanto detto appena sopra è la pura e sacrosanta verità, anzi lo ribadiamo a scanso di equivoci- “grazie Cosentino perché sei solo tu che ci hai fatto rinascere in un contesto attuale e persistente di indifferenza”-, la gestione tecnica assolutamente incompetente. Sono cambiati un mucchio di allenatori, e così direttori tecnici e sportivi, un nugolo di calciatori e figure più o meno autorevoli in società. Il tutto senza un progetto, senza competenza, fallendo sistematicamente ogni scelta su questo o quell’obiettivo. Aggravando le cose con proclami, giri di campo, e promesse non mantenute. Il calcio di oggi ha bisogno di capacità imprenditoriale, di competenza e di passione. Ed i presidenti si contestano, si sono sempre contestati e si contesteranno a tutti i livelli quando le cose non vanno. I settemila del Melfi e gli altrettanti centoventitremila abitanti di Catanzaro stanno aspettando ormai da troppo tempo. Non è possibile andare avanti ripetendo gli errori. Non si può più fallire. VOTO 4

Paolo Carnuccio

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Redazione

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24 Commenti

  • Bravo, analisi perfetta. Sono contento per il commento su Erra, secondo me vero artefice della salvezza di una squadra ASSOLUTAMENTE INFERIORE A TUTTE QUELLE CHE GIOCHERANNO I PLAY AUT.

  • Straniero facci vedere un po’ di colonna vertebrale. Sei daccordo o non con il 4 al presidente? Se non lo sei di come la pensi a Paolo, magari anche von i soliti termini che usi: Gelati, chiavi etc etc. Colonna ragazzi ci vuole la colonna vertebrale

  • La lega pro non è la serie A, servono giocatori che danno l’anima, molti di questi giocatori li terrei volentieri, a parte il fuoriclasse grandi, terrei agnello, maita, razziti, squillace, moi, patti ma anche altri, magari come riserva di lusso ,

  • Giampà 9 Ho condotto la squadra fino alla squalifica regalandoci i punti salvezza e facendoci sognare di fare i playout. dopo la sua squalifica il buio. Non dimentichiamo!

  • Faccio una proposta. Anzi due. La prima: La societa’ anticipi la campagna abbonamenti. La campagna acquisti sara’ proporzionale al numero degli abbonati e quindi al grado di partecipazione popolare al progetto della squadra. La seconda: I numeri degli abbonamenti vengono inviati a us.net che esclude e nanna i traditori alla stranieronellanotte. Chiamerei questa operazione:" Via i pilorci alla straniero dalla vita del Catanzaro calcio". Che ne dite?

    • Io il primo che caccerei fuori dalle balle sei tu perchè sei un rompic…. ed a seguire il tuo amato straniero…….., entrambi non valete niente, così come tanti altri "PIGULI" al pari di te e forse anche di più. Fareste meglio a sparire da questa rubrica.<br />

  • Io invece non concordo, cosentino ha mantenuto ciò che ha promesso, molti dimenticano che se ne voleva andare e che lo scorso anno ha speso un sacco di soldi, continuano a non vedersi sponsor e lo stadio è vuoto, gli errori ci sono stati come insistere con il primo allenatore oppure non acquistare una punta a gennaio, però la realtà è questa è inutile sperare che il glorioso passato basti a salvarci, quindi cosentino 5,5

  • AL PRESIDENTE COSENTINO LE DAREI 6,PERCHÉ GRAZIE A LUI ANCORA PARLIAMO DI CALCIO. <br />
    GLI ERRORI LI HA COMMESSI, MA CHI NON LI COMMETTE? <br />
    MA DOVE SONO I PRENDITORI E I POLITICANTI FALSI DI CATANZARO CHE NON VERSANO UN EURO PER LA SQUADRA DELLA PROPRIA CITTÀ. VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA. <br />
    FORZA PRESIDENTE COSENTINO NON MOLLARE MAI.

  • Stranie’ questo commento di Paolo ti delegittima completamente. Evidenzia tutte le sronzate che continui a dire. Buttatelo fuori. Per la carita’

    • Vatti a guardare i marcatori e i punti che Razzitti ha fatto, poi sulla qualità complessiva del giocatore posso anche concordare con te, ma non è certamente lui il peggiore.

      • Maita e agnello sono dei grandi come il portiere, condivido su razziti ma salverei anche altri (squillace, noi, patti ) e altri li terrei come panchinari di lusso (Bernardo, mancuso, agodirin)

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