Intervistiamo

Petrusino: “Crolli al Duomo: lo scorso anno segnalammo più volte il pericolo”

Scritto da Redazione
Nota dell’associazione culturale catanzarese
 
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“Fa davvero rabbia, anzi ci lascia un senso di profonda frustrazione, dover registrare il pericoloso crollo avvenuto all’interno della Cattedrale di Catanzaro.

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Un crollo annunciato nella colpevole indifferenza di tutti, soprattutto della politica. Infatti ricordiamo molto bene le varie richieste di aiuto avanzate dall’arcivescovo metropolita, mons. Vincenzo Bertolone, il quale più volte ha avuto rassicura zioni, anche da parte diretta del governatore Mario Oliverio. Rassicurazioni che evidentemente nascondevano qualche “intoppo” o qualche bugia poiché, dopo due anni, non solo non si è ancora visto un euro da parte della Regione Calabria ma purtroppo è accaduto quello che è automatico che accada in mancanza di manutenzione”.

È quanto si legge in una nota dell’associazione “Petrusino Ogni minestra“, associazione che sostiene, tra l’altro, ai ver prefigurato danni al Duomo se non si fosse intervenuti per tempo.

“Ricordiamo – affermano – almeno due vibrate sollecitazioni fatte a mezzo stampa nello scorso 2016: una il 16 gennaio e l’altra l’8 luglio. Sollecitazioni, anche queste, cadute nel vuoto e nell’ignavia dei decisori politici. Adesso ci sembra persino retorico e superfluo continuare a lanciare allarmi sulle criticità strutturali della Cattedrale catanzarese. Il crollo di pochi giorni fa è solo un avvertimento, un segno delle condizioni in cui versa la struttura; ed è davvero una fortuna che sia avvenuto di notte perché non è difficile ipotizzare un esito più nefasto e doloroso qualora fosse avvenuto in orari in cui la chiesa è frequentata”.

“Non sappiamo – proseguono dall’associazione – se tale segno abbia colpito la sensibilità di chi ha promesso i fondi per la ristrutturazione senza averli ancora elargiti. Ci auguriamo però che l’appello lanciato diversi anni fa dall’arcivescovo Bertolone e da noi ripreso più volte sia finalmente considerato nella sua urgenza, inderogabilità e improcrastinabilità.

Diversamente, e in assenza di azioni mirate ed immediate, il rischio di chiudere il principale luogo di culto non è affatto remoto visti i rischi per l’incolumità pubblica. Speriamo che le istituzioni, finora colpevoli, agiscano subito e concretamente per riqualificare il Duomo tanto (e soprattutto) sotto il profilo del rinforzo strutturale quanto sotto quello estetico-architettonico, in modo da restituire al capoluogo di regione una Cattedrale sicura ed anche più gradevole”.

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Redazione

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