Intervistiamo

Il 16 febbraio Twink al Museo del rock

Scritto da Redazione
Sarà un onore per il Museo del Rock, creatura di Piergiorgio Caruso, ospitare un testimone cosi importante di un epoca ricca di fermento culturale, innovativa, sperimentale e irripetibile
 

Autentico eroe della controcultura, mito dell’underground londinese John Charles Alder, detto Twink, sarà al Museo Del Rock di Catanzaro il 16 febbraio, laddove sono esposte molte delle sue rarità discografiche. Cantante, batterista polistrumentista, mimo, attore e protagonista assoluto del rock oscuro e trasversale dell’epoca d’oro della musica inglese.

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Imperversava la psichedelia e Twink assumeva un ruolo decisivo grazie al suo talento e alla sua poliedricità. Grande amico e collaboratore di Syd Barrett, il “pifferaio” chitarrista fondatore e anima dei Pink Floyd, cui fu molto vicino dopo la sua fuoriuscita dalla famosissima band.

Indimenticabile infatti il progetto da loro elaborato in quel di Cambridge nel ‘72 insieme a Jack Monck al basso: Stars, ultimo atto di quella che fu la carriera breve ma folgorante di Syd Barrett.

Non meno lusinghieri furono i suoi progetti precedenti. Oggi ogni disco a cui ha partecipato Twink è considerato da parte di critici e storici del rock un oggetto di culto a livello collezionistico e imprescindibile dal punto di vista prettamente artistico e musicale. Nel ‘68 Twink entra nei Tomorrow autori di uno splendido omonimo album che si avvaleva anche del talento del futuro chitarrista degli Yes, Steve Howe. Importante il suo contributo nell’album simbolo della seconda parte della carriera dei Pretty Things, quella più legata al credo psichedelico. S F Sorrow e’ considerato infatti un disco pionieristico essendo, probabilmente, la prima rock-opera in forma di concept album, precedendo di poco tempo l’uscita di Tommy dei Who e di Jesus Christ Superstar.

E non basta, agli albori degli anni settanta è il protagonista di un’ altra esaltante avventura con i Pink Fairies nel loro epocale I lp Never Never Land dopo essere approdato nel ‘70 al suo progetto solista Think Pink, un altro masterpiece prodotto da Mick Farren. Twink pubblica successivamente altri lavori , tra cui la prosecuzione del suo Think Pink rimanendo a tutt’oggi sempre attivo nel segno della psichedelia. E’ in uscita in questi giorni il solista Think Pink III e per il 50° anniversario dei Tomorrow “Live Recordings : 1967-1968“, una raccolta dei migliori live tra cui il famoso “Christmas on Earth Continued”, show che vede nomi del calibro di Hendrix, Pink Floyd, The Who e Soft Machine.

Sarà un onore per il Museo del Rock, creatura di Piergiorgio Caruso, ospitare un testimone cosi importante di un epoca ricca di fermento culturale, innovativa, sperimentale e irripetibile, per un momento musicale che si annuncia indimenticabile. Ad organizzare e coordinare la serata è Mary Cosco, appassionata di rock e cultrice del verbo Floyd-Barrett. Ad introdurre e produrre il concerto, e accompagnare poi l’artista, voluto dallo stesso Twink, sarà il cantante e chitarrista dalle radici blues-rock Emilio Sorridente, già collaboratore di Roberto Ciotti e altre personalità nell’ambito del blues e del rock (Will Tang & Patrick Murdoch, Sasha Torrisi, Black Seeds, Encelado).

La sua band è composta da Enzo De Masi e Michelangelo Nasso e il suo nuovo album “From The Shell”, di matrice psichedelica, è uscito in vinile per RNC Music/Self e ha vinto il Best Vinyl Award 2016 per la miglior copertina in vinile in Italia, opera di Carmelo Marturano e Doc Murdàka. Quasi interamente strumentale, l’album si chiude con ‘Love will find you’, canzone scritta a quattro mani con Michael Orzek e masterizzata da Andy Jackson, sound engineer dei Pink Floyd.

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