Il giorno della festa rimandata

Tornano carichi di delusione gli oltre 2000 tifosi che hanno seguito il Catanzaro a Martina Franca

Parente: «Restano da vivere ancora 180 minuti con il fiato sospeso»
da Il Quotidiano

Niente di compromesso al momento nonostante la sconfitta di ieri del Catanzaro in terra pugliese.
I giallorossi restano saldamente al primo posto, in compagnia dell’altra calabrese, sulla quale, in virtù dei risultati negli scontri diretti, le Aquile mantengono un punto di vantaggio.
Martina Franca comunque, almeno dal punto di vista del tifo, ieri è stata terra di conquista giallorossa.
Anche se non c’erano tutte le cinquemila persone annunciate, sono stati più di duemila i tifosi al seguito dei giallorossi.
Venti pullman si erano messi in marcia ieri mattina dal campo scuola, venti pullman, tra cui quello dell’Avis, diretti alla volta dell’ultima trasferta dell’anno in terra pugliese, venti pullman ed un numero imprecisato di automobili e altri mezzi, al seguito di un sogno che per il momento resta in stand-by.
L’arrivo a Martina è stato tranquillo così come la situazione sugli spalti, qualcuno prima dell’inizio della partita ha detto “Sembra di giocare in casa, anche in tribuna la maggioranza di tifosi è di Catanzaro”.
Ma questa volta, neanche l’ultimo fiato dei supporters giallorossi che quindici giorni fa aveva spinto in rete il pallone durante l’incontro contro il Taranto, ieri è riuscito a regalare ai tifosi la soddisfazione del settimo risultato utile consecutivo.
Il primo caldo, la legge dei grandi numeri, un Corona forse non in grande forma e altri dieci giocatori sotto tono, oppure la stanchezza e la pressione psicologica di un campionato ancora tutto da giocare, possono essere stati i fattori che hanno compromesso la partita di ieri.
Tanti fattori che possono aver contribuito ad alimentare una sconfitta che lo stesso Poggi giudica meritata, tante cose su cui magari in settimana sarà possibile recriminare, tante cose tranne una, il calore di una tifoseria che fino al triplice fischio dell’arbitro ha continuato ad incitare la propria squadra “Erano i tifosi a meritare di più oggi ­ ha detto il vicepresidente Poggi ­ oggi sono mancati gli undici leoni in campo, ma sugli spalti si è sentito alto il ruggito della tifoseria”.
“Significa che staremo ancora cento ottanta minuti con il fiato sospeso ­ così commenta la sconfitta Claudio Parente, presidente dell’Us Catanzaro ­ ma l’entusiasmo non deve scemare. Da subito lavoreremo per la partita di domenica contro il Teramo e a Chieti scriveremo l’ultima puntata di questo campionato”.
E mentre in città i caroselli dei clacson ieri erano tutti per il Milan campione d’Italia, i tifosi giallorossi di ritorno da Martina Franca, senza soccombere alla stanchezza, hanno giurato di essere già pronti ad invadere il Ceravolo per l’ultima partita in casa.

Giulia Zampina

Autore

God

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