Rassegna stampa

Su Raisat l’assalto …

Domenica Catanzaro-Teramo in diretta tv. Archiviata Martina, ora si contano le ore

Capitan Ferrigno: «Ci aspettano 180 minuti d’inferno»

da Il Quotidiano

CATANZARO-Teramo sarà trasmessa in diretta tv, domenica, a partire dalle quattro di pomeriggio. Lo ha fatto sapere ieri pomeriggio la Rai, che ha già in palinsesto la gara sul canale satellitare sportivo. Dopo la trasferta di Giulianova e la gara casalinga con il Martina, tutte e due vittoriose, ecco dunque un’altra occasione importante per brillare davanti a centinaia di migliaia di telespettatori. Intuibile, anche a prestare orecchio in giro, lo share televisivo. Basti ricordare che Giulianova-Catanzaro, trasmessa da Raisport lo scorso novembre, è stata vista da mezzo milione di persone. In società la notizia è stata accolta con logica soddisfazione, anche perché si è ben certi che la diretta non pregiudicherà affatto l’afflusso dei tifosi al Nicola Ceravolo, previsti più numerosi di quelli che hanno gremito i vecchi spalti dell’ex impianto militare. Anzi, dalla società fanno sapere che «c’è orgoglio e soddisfazione nel dare la possibilità ai tantissimi tifosi giallorossi sparsi nel mondo, di poter “toccare” da vicino questo momento della nostra sportiva così bello e importante». Altrettanto intuibile il clima che si respira in città, appena scalfito dalla sconfitta beccata a Martina Franca. A due partite dalla fine il popolo giallorosso tira il fiato, e raccoglie energie per tuffarsi col cuore in mano negli ultimi giorni di un campionato che sembra non finire più.
LA CARICA DEL “CAP”. Niente è compromesso, anzi guai a pensare che qualcuno in squadra possa aver subito il contraccolpo. «è stato solo un passo falso. E dopo un giorno di relax, oggi ci rimbocchiamo le maniche e ci prepariamo a 180 minuti d’inferno, senza chiacchiere, come abbiamo sempre fatto fino a Martina. Ci sono due partite da vincere, dobbiamo scendere in campo e dare il massimo. Meritiamo di vincere questo campionato, abbiamo dimostrato di essere i più forti».
Semplice e solare, come solo un napoletano sa fare per spiegare quello che ha dell’inspiegabile. Fabrizio Ferrigno suona la carica. Il capitano non accampa scuse, a Martina il Catanzaro ha perso male e senza troppi alibi. «Ma se giochiamo male la colpa è solo nostra – lo ripete più volte -, perché se riesci a giocare bene e vincere in casa non vedo perché poi non devi riuscirci in trasferta. Del resto è dall’inizio del campionato che fuori abbiamo qualche problema, non so bene per quale motivo, ma credo sia un limite di natura caratteriale». Già, nel caso specifico farcito anche da un pizzico di rilassatezza mentale che ha circondato l’ambiente dopo la vittoria con l’Acireale. Adesso però non c’è più spazio per rilassarsi. «Anche perché faremmo la figura del polli», aggiunge ridendo Ferrigno, sicuro che domenica la “legge del Ceravolo” tornerà a farsi rispettare. «Noi stiamo bene, e se giochiamo a modo nostro non ci sono problemi. Lo ha capito anche la gente, che a Martina non ha mai smesso di urlare e incoraggiarci durante la partita e dopo. Alla fine li abbiamo ringraziati lo stesso, anche se avevamo perso, e loro lì a cantare ancora e a sostenerci». Un atto di fiducioso affetto che spinge le Aquile a non mollare, ed a sentir Ferrigno ogni relativo dubbio, seppur presente, svanisce all’istante.

Ivan Montesano

Autore

God

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