Rassegna stampa

Catanzaro, che festa dal Papa

L’EVENTO / La squadra giallorossa al completo ha partecipato all’udienza del Santo Padre
I seminaristi in coro: «Siamo sempre con voi». Subito mercato: due rinforzi per reparto
da Gazzetta dello Sport

ROMA Dalla gioia viva alla commozione. Dalla festa del Ceravolo alle emozioni in Piazza San Pietro. Il presidente Parente, il vice Poggi, mister Braglia e Gianni Improta, con la squadra al completo e mogli al seguito, hanno avuto il piacere di porgere gli auguri al Santo Padre, nell’udienza generale del mercoledì, proprio il giorno dopo il suo 84esimo compleanno. Ma anche il giorno successivo alla riunione, tenutasi in sede martedì, tra Parente, Braglia e altri dirigenti, per abbozzare le strategie di mercato.
Ieri, il Catanzaro ha dovuto vincere un’altra difficile sfida, quella col traffico di Roma, visto che la squadra è arrivata giusto 15’ dall’inizio. Sfiorando l’Arezzo, anch’esso presente all’udienza, e che sfiderà nella doppia gara di domenica, e del 27, per la Supercoppa di serie C.
Somma e Braglia si sono incrociati velocemente, anche perché nel saluto finale al Santo Padre, Arezzo e Catanzaro hanno praticamente imboccato, quasi insieme, la passerella che porta all’altare.
Con le valigie pronte il tecnico degli aretini; ben saldo sul suo scranno Braglia, ancor più sereno e tranquillo dopo la riunione in sede di martedì pomeriggio, dove le strategie di mercato, e di potenziamento della rosa, sono state quasi varate.
Quanti innesti? Due uomini per reparto ( ma col centrocampo oggetto solo di lievissimi aggiustamenti), visto il torneo lungo e la voglia matta di non smontare la spina dorsale della squadra per puntare alla A in tre anni.
Due i colpi veri, anche costosi se servisse, per una difesa blindata ma che vedrà la conferma dei cardini che sono stati essenziali per la promozione. Poi giovani promesse, non esclusi prestiti da Primavere di A da svezzare, come han fatto la Triestina, con Aquilani, e il Livorno, con Chiellini. O come la stessa operazione Toledo insegna, punta dell’Udinese con grosse probabilità di rimanere al fianco di Corona se la squadra di Spalletti preferisse lasciarlo in Calabria consapevole di non potergli dare spazio da titolare in A.
Anche se, i piani di Parente, porterebbero a puntare anche all’acquisto d’un altro peperino che ben s’incastonerebbe al fianco di Corona.
Ringiovanire, potenziare, non smantellare. Questi gli imperativi sbucati, come spifferi, dalla riunione. Il progetto è stato « percepito » , con soddisfazione, dai giocatori. Già con la testa alla sfida contro l’Arezzo che, sebbene in B da tempo, vive malumori fortissimi. Sia per la sicura partenza del tecnico Somma, sia per ingenuità grossolane dei dirigenti. Come, per esempio, avere già presentato Spinesi, attaccante che guadagnerà 600 milioni l’anno, facendo giustamente imbestialire Abbruscato che ha tirato la carretta a suon di gol pesantissimi. Per Abbruscato non sono previsti ritocchi di ingaggio, continuerà a guadagnare meno d’un terzo dell’attaccante arrivato, in Toscana, dal Bari che, inoltre, è una prima punta come lui.
Stati d’animo diversi, umori contrastanti, cosa che si percepiva anche ieri, in Piazza San Pietro, dove la simpatica e rumorosa comitiva giallorossa ha preso posto tra seminaristi di Santiago Compostela e un Coro giovanile di Marostica. Coro che, invano, ha cercato di intonare, prima dell’udienza, una canzone ideata per il compleanno del Papa, sopraffatti dai « Siamo sempre con voiiii … » che gli studenti del Seminario liceale di Catanzaro, al seguito, hanno cantato a squarciagola in divisa blu, cappellini e foulard gialli.
Sole che picchiava come un martello, e Dei costretto a prestare il cappellino ad un dirigente in chiara sofferenza ( « Io i capelli ce li ho, lui no… » commentava ridendo).
Qualcuno che telefonava a casa ( « . .. ecco, ascolta, è il Papa che recita il salmo… » ) col vice presidente Poggi che impostava la claque ( « Quando ci chiamano battete le mani così…. » ) . Infine le mogli, ripescate in extremis per il saluto finale e foto con Carol Wojtila, mentre il presidente Parente gli regalava il logo della squadra stampato su pregiatissima ceramica.
Giusto il tempo per uno scatto, rigorosamente dal fotografo ufficiale della Santa Sede.
Appena sono spuntate le macchinette personali, e si tentava il primo piano col Papa, la security del Santo Padre e scattata creando un cordone invalicabile.
Pranzo a Roma, dopo un giro in torpedone per la città. Nel tardo pomeriggio partenza da Fiumicino alla volta di Lamezia. Il calciomercato sta per scattare. E, sebbene non si siano fatti ancora nomi da pedinare, le idee sono univoche e concordanti.

Gaetano Imparato

Autore

God

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