Bar Mangialavori

Aspettando la Befana…

…il Catanzaro trova solo il… Carbone
Ennesimo, umiliante stop degli uomini di Cagni
di Giuseppe Mangialavori

…soltanto parole. Queste abbiamo finora ascoltato e nulla di più da mister Cagni. Essere presi in giro può essere anche una scelta legittima, ma far si che il mittente della “sola” sia convinto di aver fatto mangiare un chilo di foglie ai destinatari, questo no.

Andiamo per ordine perché l’amarezza del momento farebbe perdere il lume della ragione a chiunque.
Dopo un’estate incentrata più sulle varie perdite di tempo che per costruire una squadra in grado di evitare l’umiliazione che stiamo vivendo attualmente, all’allenatore Piero Braglia viene imposto un organico incicciottato da giocatori non chiesti dall’artefice della promozione in B e acquistati senza l’apporto di un Direttore Sportivo degno di questo nome, anzi, senza un DS ufficiale della società.

Se a Coverciano si è costituito addirittura un Master con tanto di tesi finale ed esame per diventare Direttore Sportivo un motivo ci sarà, o no?
Eppure la Società si è limitata a dare il benservito preventivo oltre che a Braglia, anche a Pasquale Logiudice che in maniera egregia aveva condotto la Società stessa nella costruzione di una squadra per la C2 che, ripescata in C1, aveva ottenuto la promozione in B. Parlano i risultati e non le chiacchere.

Tra le varie Mercedes, Audi e Ferrari arrivate a vestire la maglia giallorossa, solo Benito (Benny) Carbone ha mantenuto le promesse. Manitta è un portiere all’altezza? Andatelo a raccontare a Napoli e Pulcinella reagirà con un pianto così copioso da doversi privare della storica maschera per consentire alle lacrime di trovare una via di uscita.
Cellino, Presidente del Cagliari, su Italia 1, la settimana scorsa alla domanda su quale fosse stato il più grande errore della sua carriera, ha risposto :” i sedici miliardi spesi per Cammarata” (!!!!!!!!!!!!!!!) e quando l’intervistatore (del programma “Le Iene”) gli poneva un’altra domanda:” quale è stata la più grande fregatura della sua vita?” Cellino incorniciando le labbra di un amaro sorriso, rispondeva ancora una volta:”Cammarata”!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E poi: Vicari, Leon, Campolo, Bonomi, Dal Canto, Monaco (peraltro mai utilizzato da Cagni), tutta gente che ha decretato la fine di Braglia con il placet della Società che ha voluto Cagni (600 milioni della vecchia valuta a stagione), per vedere questa stessa gente arrivare al penultimo posto in classifica e dopo prestazioni umilianti come quella di Vicenza , di Empoli ecc. ecc. e per ultima quella di ieri.

Cagni ha promesso mari e monti, per poi nascondere sotto i sontuosi baffi qualche dubbio, ritrattare le parole rese e dire (scandalosa la sua dichiarazione rilasciata ieri) che la classifica dei giallorossi “non è preoccupante”.

Detto ciò mi risulta difficile continuare a proferir verbo. Le reazioni spontanee sarebbero di una scurrilità inaudita e lungi dal sottoscritto essere di cattivo esempio e specialmente verso una tifoseria che (dopo il doping farmaceutico e amministrativo che logora il calcio) sembra patire un doping mentale che non conosce precedenti. A proposito, benvenuti i fischi finali di ieri e questa volta senza neanche un applauso. Cagni si sente sicuro? Certo lo capiamo bene, anzi benissimo. Con il suo contratto si sentirebbe tranquillo chiunque, tranne il cassiere dell’Uesse. Morgia docet. La cosa che temiamo di più è che senza il supporto di un Direttore Sportivo all’altezza, il Catanzaro ripercorra le vie estive che lo hanno condotto in questa situazione.
Ho già fatto questa domanda la scorsa settimana , ma non mi stanco di riproporla: chi è il DS dell’U.S. Catanzaro S.p.A.? Gli acquisti di gennaio da chi saranno fatti? Sotto indicazione di chi? Di Cagni? Di Parente? Di Princi? Ma sono Direttori sportivi costoro? E Moratti, è anch’esso un DS? Si vede…

In un’Italia nella quale anche “Don Fabio” (mi riferisco all’allenatore Capello) si prende il lusso di alzare la voce e si permette di ricoprire nella sostanza ruoli che non gli appartengono (vedi Campana), anche Presidenti, dirigenti, ecc. ecc. possono improvvisarsi e ricoprire ruoli tecnici che sarebbe meglio riporre (insieme ai propri soldini) in mani più sicure. Ma, e questo è un concetto italianissimo, chi ha il potere, lo usa come meglio crede. L’importante è non fare karakiri.

Corre voce che a Catanzaro oggi i capitali da investire nell’Uesse non manchino e allora, perché gettare i soldi al vento? Per ritornare al buon (si fa per dire) Cagni, lo stesso ha dichiarato (senza un minimo di vergogna) :” Questa squadra non l’ho costruita io…”. Ma perché, l’ha costruita Braglia? E allora perché ha accettato di allenare questa squadra?

Tralasciando la marea di punti interrogativi, le celebrazioni, le inaugurazioni dei vari neonati clubs, la dirigenza dovrebbe recitare un doveroso e salutare “mea culpa”, rimboccarsi le maniche e cercare di salvare il Catanzaro dalla retrocessione in C1. Il tempo passa e i punti si lasciano per strada e nel girone di ritorno, tutte le squadre lotteranno con il coltello tra i denti.

Urgono correttivi e fare capire al “Gigi messia” che non si può venire a Catanzaro a fare la vacanza. La squadra vista ieri ha giocato (come al solito) senza un benché minimo schema in campo. Confusione totale, tanto che gli stessi cronisti imbarazzati, non sapevano come giustificare l’assoluta assenza di ratio in campo. Manitta si faceva per l’ennesima volta sorprendere in occasione del primo gol e usciva alla “volemose bene” in occasione del terzo. Ma Silvio Lafuenti è ancora in organico?

Signor (sempre si fa per dire) Cagni perché non gli si dà un’opportunità? Tanto, peggio di così…! Quasi, quasi ci verrebbe la tentazione di eleggere a veri allenatori “quelli dei distinti” che troppo frettolosamente e a volte con eccesso di sarcasmo sono stati apostrofati come “tecnici” dai “solone” di turno.

Il Perugia ha fatto quello che ha voluto e solo la perla di Carbone (di colpe non in campo, ma fuori ne ha anche lui), ha parzialmente salvato la faccia e l’immagine di un gruppo che non è mai stato e non è tale.

La fantastica coreografia della Curva, in ricordo di Massimo Capraro a illuminare un pomeriggio buio e una tifoseria definita “eccezionale” da tutti i cronisti presenti. La cronaca della gara, le papere di Manitta il Grava di turno centrale, le infruttuose scorribande Leoniane, le disavventure tecnico-tattiche di Baffos Cagni e gli applausi all’ex di turno (Del Vecchio), le lasciamo ai cronisti, anche perché rioccupandocene, non faremmo altro che mettere il classico dito nella piaga.

La verità fa male? No, Cagni ha detto che la classifica del Catanzaro “non è preoccupante”.
Lo dimostri con i fatti. Parole, teoremi, illazioni e tabelle di marcia ne abbiamo ascoltate fin troppo. Ora occorre passare ai fatti, altrimenti nella calza la Befana porterà solo … Carbone.
Forza Gloriose Aquile Giallorosse. Avanti Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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