Avversario di turno

Catania: la rivoluzione verde di gennaio

La società di Pulvirenti particolarmente attiva sul mercato: via Ferrante e Bruno, arrivano tanti giovani promettenti

Catania-Catanzaro, ventesimo atto. È una sfida classica
quella tra le due squadre meridionali, in scena in uno “strano”
mercoledì sera di un calcio sempre più televisivo. Un incrocio
pericoloso per un Catania in cerca di riscatto, dopo
le ultime deludenti prestazioni e la mezza rivoluzione di gennaio. Ancora
un’ultima spiaggia per il Catanzaro, risollevato dai
sospirati tre punti ottenuti con la Triestina, ma ancora lontano dalla zona
salvezza. Cagni contro Sonetti è uno dei temi
più interessanti della sfida: due allenatori esperti, arrivati come
messia nelle rispettive piazzate, ma già col credito esaurito presso le
tifoserie. Uno dei due è destinato a essere
ancor più in discussione fin dal fischio finale della partita. Una
divisione della posta, infatti, sarebbe salutata come una sconfitta nella
città etnea, già stufa della sindrome da pareggio di cui soffre il Catania negli ultimi tempi.

IL CAMPIONATO – La stagione era partita tra squilli di tromba e
velleità di primato. Sulla scia di Palermo e Messina, il
Catania
sembrava costruito per raggiungere subito le “cugine”
nella massima serie. L’approdo in città di Pulvirenti
(ex presidente dell’Acireale) aveva riportato entusiasmo, con un progetto di
breve periodo basato sul travaso del blocco-Acireale
(da Costantini, allo staff tecnico, a molti
giocatori) e sull’acquisto di giocatori di categoria superiore per fare il salto di qualità. Ma i vari
Ferrante, Vugrinec, Bruno, Walem
e via dicendo hanno sostanzialmente fallito, portando anche all’esonero di Costantini e all’arrivo di Nedo Sonetti. La barca sembrava
raddrizzarsi con il calore e il lavoro del nuovo tecnico. Ma dopo i primi
risultati positivi, il Catania ha ottenuto solo tre
punti nelle ultime cinque partite, pareggiando sette volte nelle ultime dieci
gare. Un ruolino di marcia decisamente deficitario per
puntare in alto. Anzi, le epurazioni all’interno della squadra hanno rischiato
di soffocare il progetto, facendo piombare il Catania
in zona rischio. Il Catania naviga ancora in acque
tranquille, ma una sconfitta col Catanzaro accorcerebbe ulteriormente la
classifica in coda. Intanto, l’organico è stato nuovamente rivoluzionato
nel mercato di gennaio. In difesa sono arrivati l’ex cosentino
Silvestri dal Lecce e il brasiliano Cesar dal Chievo (un gol quest’anno in sei
partite). A centrocampo, ceduti Miceli (il grande ex della partita), Danucci e l’argentino Messera, Pulvirenti e il d.s. Lo Monaco hanno effettuato alcuni innesti di
qualità: su tutti i due “senesi” Menegazzo
(brasiliano in evidenza l’anno scorso con due gol in 18 presenze) e Serafini, il
secondo ignorato da Simoni e ceduto da De Canio dopo
la splendida stagione con l’Arezzo (14 reti) in tandem con Abbruscato.
È “rientrato” nella scuderia Pulvirenti
anche Cardinale, motorino del centrocampo dell’Acireale, in questa prima parte
della stagione a Teramo. In attacco il ricambio è stato pressoché
totale, con la cessione di Baggio allo Spezia, di
Ferrante al Bologna e di Bruno al Torino e l’arrivo
del promettente centravanti della primavera del Lecce, Pellè,
e del brasiliano del Piacenza Jeda (tre gol in
bianco-rosso in questa stagione). In extremis, nell’ultimo giorno di mercato,
la società etnea ha preso il centrocampista offensivo brasiliano Mezavilla del Lanciano e il giovane centravanti della nazionale
macedone Naumoski, cedendo in prestito Mariniello al Pescara. A Sonetti adesso
la patata bollente di dover lavorare su un organico profondamente rinnovato e
appesantito da molti giocatori che il tecnico toscano ha messo da parte
nell’ultimo periodo
. Su tutti il belga Walem, il croato Vugrinec e Fabio
Firmani: nomi pesanti che potrebbero creare problemi
nello spogliatoio.

SUL CAMPO Praticamente impossibile
– a 24 ore dalla chiusura dello scoppiettante mercato etneo e con una partita
importante alle porte – ipotizzare il modulo e gli uomini che Sonetti
sceglierà per il rilancio del Catania. A Vicenza, decimati dalle
assenze, gli etnei hanno giocato con un 4-5-1
d’emergenza e con l’utilizzo di molti giovani del vivaio. Ora, con l’arrivo di
Serafini e di dei nuovi acquisti, Sonetti dovrebbe optare
per un 4-4-2, probabilmente con un suggeritore (Serafini) dietro due punte, o
con una linea a tre (Padalino-Serafini-Jeda) dietro a
Pellè. In porta il titolare inamovibile
è Pantanelli. Davanti a lui agiranno Silvestri
a destra (ma potrebbe anche giocare centrale con Lo
Monaco a destra), Suriano (o in alternativa Lombardi)
a sinistra e Paschetta-Bianco (ma occhio a Cesar) coppia centrale. Solo panchina
per Manfredini che pure ha realizzato già due
gol in questo campionato. A centrocampo il punto fermo è Fernando Menegazzo. Ai suoi lati, Sonetti sta utilizzando spesso il
22enne svizzero Padalino con Caserta sul
centro-sinistra. Nel ruolo di fantasista ci sarà Serafini, che potrebbe essere insidiato da Russo. La punta di peso
sarà il macedone Naumoski (o Pellè), affiancato da Jeda.
Ancor più difficile ipotizzare l’undici che
sfiderà il Catanzaro, visti gli infortuni di Paschetta
e Russo e la lieve distorsione che ha fermato Suriano,
i problemi di transfer dei nuovi arrivi e la fatica di giocare tre volte in
sette giorni
. Rientrano dalla squalifica Cardinale, Lo
Monaco e Paschetta, ma l’ex cosentino
dovrebbe ancora star fuori in favore di Cesar. Il
centrocampo sarà quello di Vicenza con Padalino,
Menegazzo e Caserta, con Serafini dietro alle due
punte che dovrebbero essere Jeda
e Pellè. Difficile il debutto di Naumoski. Pronti a subentrare anche Cardinale e Anastasi.

Probabile
formazione (4-2-3-1): Pantanelli; Silvestri, Cesar, Bianco, Suriano
(Lombardi); Menegazzo, Caserta; Padalino,
Serafini, Jeda; Pellè.

I PRECEDENTI – Diciannove i precedenti complessivi tra le
due squadre. Nei primi anni ’30, tre sfide con due
vittorie rosso-azzurre e un pari
. Poi, nella stagione ’36-37 un
altro successo del Catania nel primo precedente in B. In
tutto, tra i cadetti, 10 confronti con sei vittorie dei siciliani, due del
Catanzaro e due pareggi (10-7 il conto dei gol)
. L’ultima vittoria
giallo-rossa è della stagione ’73-74 con un gol di Petrini. In serie C la prima sfida è del dopoguerra,
le altre cinque risalgono invece agli anni ’90: il bilancio è
ancora favorevole al Catania con quattro vittorie e due pareggi (0-0
l’ultimo confronto nel ’98-99, dopo che nella stagione precedente
un gol a tempo scaduto di Costa aveva sancito un pareggio per 2-2, con i gol di
Libro e Marra per i giallo-rossi).

L’ANDATA
– Una partita pirotecnica,
con tanti errori, e l’inizio della fine della gestione-Braglia
. Alla vigilia della sentenza della CAF sulle
scommesse, il Catanzaro si addormenta e viene subito punito,
dopo un quarto d’ora, da un filtrante di Manfredini
che manda Bruno in porta. Immediata la reazione e il conseguente pareggio su
rigore di Corona, dopo un numero di Carbone che scherza Lo
Monaco e guadagna il penalty. Il finale di tempo porta un paio di occasioni per i giallo-rossi. A inizio
ripresa
un altro rigore per un tocco di mano della barriera catanese su una punizione di Carbone: penalty realizzato
dallo stesso folletto di Bagnara. Qui il Catanzaro
crolla, cedendo campo al Catania e subendo un rigore (realizzato da Baggio) per un fallo di Dei su
Bruno. Lo stesso attaccante, dopo pochi minuti, firma il gol
della vittoria liberandosi spalle a porta di Bonomi e
trafiggendo Lafuenti
. Sterili
i tentativi giallo-rossi
di giungere al pari. L’ultimo tiro di Alfieri viene accolto dalle braccia di Pantanelli. E sul Catanzaro
piovono i primi dubbi della stagione.

I TIFOSI – Sfida come sempre a rischio, quella tra
Catanzaro e Catania, per via di una rivalità cresciuta nel tempo. I catanesi, in questo momento, stanno contestando la squadra,
con una protesta sfociata nell’addio di Ferrante alla maglia
rosso-azzurra. Ma anche il credito per Sonetti si sta
esaurendo, nonostante le presenze medie allo stadio sfiorino le 10.000
unità (con 6250 abbonati). Ottima la presenza catanese
all’andata in un “Ceravolo”
quasi gremito: circa 400 sostenitori rosso-azzurri
, in un turno
infrasettimanale, festeggiarono il successo del Catania di Costantini, senza
incidenti rilevanti tra le due tifoserie.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento