Ventiseiesima puntata di RadioForum

Nuova puntata del talk radio dedicato alle Aquile, che ha avuto come ospiti principali Ivano Pastore, giocatore giallorosso e l’intervista al comico Paolo Cevoli da Zelig

Ernesto Tronca, dopo aver confermato il reintegro di Ivano Pastore nella rosa giallorossa, tiene il suo consueto editoriale “ un pugno di atleti legati tra loro da un rapporto sincero e collaudato, anche dal punto di vista agonistico, ha ieri sferrato l’ennesimo montante che ha annichilito Catanzaro sportiva, in una serie B che in generale non ha quest’anno lo spessore tecnico dello scorso campionato. Morale della favola: il Catanzaro scivola in ultima posizione, raggiunto dal Venezia. Ma non è il momento di infierire, ma anzi di proporre un pizzico di ottimismo. Il Catanzaro da domani dovrà trovare morale, spirito di gruppo, psicologia vincente, amalgama e quant’altro; componenti che dopo attenta ricognizione di Bruno Bolchi dovranno, una volta assimilate, essere componenti vincenti e convincenti per andare a Salerno e battere senza mezzi termini il complesso di Bombardini e compagni. Ieri si comprende anche che la fortuna, componente importante nelle varie vicende della vita, non abita l’attico del Nicola Ceravolo ( quando mai l’ha fatto), le sacre zolle del quale tremano per la calorosa tifoseria, banca ideale dove il Catanzaro calcio dovrà chiedere anche credito per una permanenza sempre più difficile da conquistare. Intanto auguri di buon compleanno al tenace Bruno Bolchi, gigante di umanità e personalità, maciste tetragono di mille battaglie; la speranza è che il Catanzaro Calcio gli confezioni, con un po’ di ritardo, con i tre punti in terra partenopea domenica prossima. Animo intanto a Corona, che riconquista “l’animus pugnandi”, il sorriso e la carica convincente che è sempre dentro di te, anche se quest’anno stenta a ri-materializzarsi. Animo giocatori giallorossi, passate dai giardini delle meditazioni alle azioni vincenti, seguite i dettagli tecnici di Bruno Bolchi, uomo che rassicura tutti con il suo sguardo profondo, lucido vivo, pronto con tutto l’ambiente al primo possente vagillo agonistico, che vuole finalmente brindare anche con le lacrime, ma con il pieno diritto di mostrare nuda la propria nozione.”

Massimo Paladino, direttamente dallo stadio di Perugia per seguire in diretta il match tra il Perugina e la Salernitana, quest’ultima prossimo avversario del Catanzaro, da notizie sull’andamento della partita, conclusasi con la vittoria della Salernitana, su goal di Bombardini al 30’ del secondo tempo, afferma che “la Salernitana sembra una squadra che presta bene, che non ha corso tanti pericoli in difesa, una squadra veramente arciglia.”

Ivano Pastore, direttamente dagli studi di Soverato, viene accolto dai cori giallorossi ed afferma “ Ho ricevuto una telefonata stasera e domani mi aggregherò direttamente con la prima squadra. Per me è ritornare a vivere, ho fatto del calcio la mia ragione di vita e quindi ritornare con i miei compagni equivale a ritornare a vivere. Sono rimasto con i miei compagni fino a settembre, i nuovi di quest’anno non li conosco, anche se li ho incrociati qualche volta. Il mio rapporto era ed è sempre stato ottimo con tutti. Quella di domenica sarà la mia prima partita in serie B, ma sono già strafelice di esser stato reintegrato e sono grato alla società per questa opportunità. Giocare non è una mia pretesa, ma una mia voglia, volontà di potermi affermare e giocare anche in qualche categoria dove non ho mai giocato. Per quanto riguarda la mia forma, io mi sono sempre allenato per questi 5 mesi, anche se alcune volte da solo, ma l’ho fatto perché l’unica mia passione, oltre che lavoro, è giocare a calcio. E’ normale che mancano le partite, però conto di rifarmi presto. Quel che ho dimostrato in questi anni è quello di gestire il reparto, mi sono sempre assunto le responsabilità quando le cose sono andate male ma sempre con la consapevolezza di cercare di sbagliare sempre con una testa, quindi andando tutti verso la stessa direzione. Nei due anni trascorsi qui, pensavo di aver dato tanto al Catanzaro e a Catanzaro, sia come giocatore che come persona, ma durante gli ultimi tre mesi, con tutte le esternazioni delle persone, per farci sentire sempre i giocatori del Catanzaro, penso che non bastino neanche altri due anni per ripagarli, prima mi sentivo di aver dato qualcosa, ora mi sento di dover dare di più per come sono stato trattato. Atleticamente sto bene, non mi sono mai fermato, non mi sono mai staccato dalla squadra anche se mi allenavo da solo, ho tanta voglia di iniziare con il gruppo, ho voglia di lavorare, di confrontarmi con questa nuova categoria e cercare di portare la mia voglia di lavorare. Farò di tutto per conquistarmi un posto, per dare una mano all’interno dello spogliatoio, poi deciderà il Mister. Un saluto a tutti i giallorossi.”

Viene mandata in onda l’intervista realizzata da Gennaro Maria Amoruso con Paolo Cavoli, che da poco è diventato socio onorario di Sanguinis Effusione, durante la quale il comico afferma “io lo seguo qui dalla Romagna, però forza ragazzi, cercare di buttare la palla in rete.” Viene richiesta la differenza tra un portiere di calcio ed un comico “il portiere sta lì a cercare di prendere le palle, invece il comico deve dire delle pataccate, una specie di attaccante. Forza giallorossi, dai, anche Palanca, facciamo giocare lui e tornerà a tirare dal calcio d’angolo. Palanca incarnava la scelta del calcio come spettacolo, ora invece corrono avanti e indietro, su ragazzi!! La gente paga il biglietto, si vuole divertire. L’altezza con Palanca è la stessa, il numero di piede no. Un abbraccio a tutti i tifosi e soci di Sanguinis Effusione. Cercate di giocare coi maroni. Al più presto verrò in Calabria, chissà magari anche prima della fine del campionato. Incrociamo le dita, Forza Catanzaro.”

Nutrito anche l’intervento dei tifosi, tra cui Giuseppe da Argusto, che afferma “ non parliamo della partita di ieri, perché ormai è come se sono trasmissioni registrate. Oggi ho visto una trasmissione in cui Parente parlava del reintegro di Pastore: ora secondo me questo è un contro senso, si fa entrare Pastore e si nega a Ferrigno. Io lo farei rientrare per la cattiveria che ha in corpo ed il Catanzaro ha bisogno di grinta. Per quanto riguarda Tronca, io sono abituato a guardare avanti, ma ormai guardo alla serie C. Io mi disilludo di tutto, ora si parla già di ripescaggio, m bisogna essere realisti. Bisogna dire ai tifosi la verità, a quelli che hanno combattuto freddo e condizioni climatiche non favorevoli. Ormai è giusto che ci si metta l’anima in pace e si pensi al prossimo campionato.” Gennaro Maria Amoruso, conduttore del talk radio, commenta questo intervento così: “ Gli amici ascoltatori ormai hanno messo dentro la delusione per questo campionato. Sinceramente, dopo 14 anni di Serie C, ci aspettavamo qualcosa di diverso, non dover alzare bandiera bianca il 21 febbraio, anche se tante cose si erano capite a Novembre, probabilmente si è fatto finta di non capire nulla, si è andato avanti aspettando questo mercato di gennaio che si è rivelato un altro fallimento. Voglio chiedere una grande cortesia ai dirigenti del Catanzaro ed a tutti i giornalisti della carta stampata e televisione: Per favore, non raccontateci la favoletta del ripescaggio, non illudete questi tifosi, oggi il Catanzaro è ultimo in Serie B, pensiamo a lottare finchè la matematica non ci condannerà, ma non raccontateci favolette, perché sono davvero le cose più stupide e squallide che un tifoso possa sentire”; alle sue parole trova accordo anche Paolo Spinoso, che aggiunge “ in serie C1, qualora non salisse sul campo il Napoli, questo rappresenterebbe una bella gatta da pelare”. Nicola da Catanzaro, afferma “non stiamo dietro a queste cose del ripescaggio. Io guardo il campionato, poi alla fine se proprio dovessimo retrocedere, se ne parlerà. Seguiamo il campionato domenica dopo domenica perché questa storia dei ripescaggi distrae tutti, soprattutto la squadra. Io volevo, comunque, spezzare una lancia a favore dei nostri calciatori: io vedo ogni domenica questi poveretti uscire tra cori denigratori, secondo me non sono ne vagabondi ne mercenari, purtroppo è questo il loro valore, per cui il bronzo non può brindare come l’oro e l’acqua non si può trasformare in vino. Io ritengo che le colpe stanno in altra sede, cioè stanno laddove la squadra è stata costituita, e a questo proposito noi potremmo fare un catalogo autunno-inverno, che inizia dall’estate, con tutte le nefandezze di questa società.” Vittoria da Catanzaro afferma “torniamo a fare i tifosi, la società è stata chiara, ha riconosciuto di aver sbagliato, la società faccia la società e noi facciamo i tifosi. Stringiamoci intorno alla squadra e non rinvanghiamo il passato. Dobbiamo cercare di vincere il più possibile e dobbiamo giocarcela sul campo. Ci mettano tutti la grinta ed insieme al sostegno dei tifosi andiamo avanti.”

RadioForum, format radiofonico di UsCatanzaro.net, rinnova il suo appuntamento per lunedì 28 febbraio alle 21,30 sulle frequenze di RadioAmicaInBlu e via internet per gli utenti di UsCatanzaro.net, con Gennaro Maria Amoruso, Paolo Spinoso, Alessandra Staglianò con la regia di Antonio Mauro.

Sintesi a cura di Pamela Ruga.

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Redazione

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