POLITICA: DS e PRC, no ai giochetti di Stagno e Lentini

DS E PRC, NO AI GIOCHETTI DI STAGNO E LENTINI IN COMUNITÀ MONTANA

Il Documento firmato dai due partiti della sinistra del basso ionio catanzarese

GRAVISSIMA SPACCATURA DEL CENTRO SINISTRA PRESSO LA COMUNITÀ MONTANA DI ISCA SULLO IONIO. LA SINISTRA DICE NO AI BASSI GIOCHETTI IN COMUNITÀ MONTANA

I Democratici di Sinistra ed il partito della Rifondazione Comunista condannano l’operazione vergognosa con la quale si è dato vita alla nuova maggioranza, presso la Comunità Montana di Isca sullo Ionio. Una maggioranza fondata sul trasversalismo e sul trasformismo e che ha promosso il Centrodestra come mostra il voto favorevole di Alleanza Nazionale e del suo leader in consiglio Natalino De Gori. An dopo aver osteggiato sino a ieri gli assetti in consiglio ha dato una bella prova di trasformismo operando un grandioso ribaltone ed entrando in una maggioranza basata sulla moltiplicazione delle cariche e priva di una minima base di serietà. Autori di questo mirabile capolavoro sono senz’altro il presidente uscente, Franco Lentini, ed il neo eletto presidente dell’ente, Gaetano Stagno, presunto (a questo punto) rappresentante politico dell’Udeur. Con una serie di azioni di natura puramente interpersonale, grazie a qualche scambio di carica in giunta, si è costruito una tela in cui i partiti (che restano il fulcro delle alleanze politiche anche con validi elementi della società civile) hanno finito col pesare male (e a destra) cedendo il passo ad accordi tra singoli in una maggioranza numericamente chiara ma politicamente di pastafrolla.

Il giochino con cui il neo presidente Stagno si è costruito la maggioranza, difatti, non appartiene alla politica, se non alla bassissima politica: la carica non è un fine, è un mezzo per fare il bene pubblico e, fino a prova contraria, i partiti sono il più importatnte ed utile strumento sia per garantire la partecipazione dei cittadini sia per governare le istituzioni pubbliche. Stagno questo un tempo lo sapeva bene, tanto è vero che pochi anni fa quando si discuteva di giunta (tutti i partiti erano presenti all’epoca e rappresentati) fece piombare ad Isca lo stato maggiore dell’Udeur, professore Torchia (recente candidato presidente alle provinciali per Centrosinistra) in testa. Oggi invece non lo ha fatto: forse se ne è scordato, forse non gli conveniva più, così ha tagliato fuori partiti importanti di una coalizione (quella di Centrosinistra) che Stagno stesso rappresenta addirittura in consiglio provinciale poichè eletto nelle file dell’Udeur.

Evidentemente il neo presidente della nostra Comunità Montana fa parte del centrosinistra solo ad intermittenza!

Vorremmo inoltre sapere cosa pensano di questa gravissima situazione ad una settimana dal voto regionale che vede impegnato ed unito tutto il centrosinistra calabrese contro le destre, le Federazioni dei partiti che con i loro singoli consiglieri hanno concluso questo strampalato accordo con la destra del comprensorio. Udeur, Margherita e SDI sono al corrente del ribaltone verificatosi presso la Comunità Montana di Isca o no?

Quello che sappiamo è che non ci saranno sconti verso il presidente Stagno che ha dimostrato una profonda slealtà politica ribaltando gli assetti politici dell’Ente dopo aver ricevuto per anni i nostri voti come vicepresidente. Il presidente Stagno, per quello che ci riguarda, è incompatibile con qualsivoglia coalizione di Centrosinistra ed è meglio chiarisca al più presto a quale fronte politico appartenga visto che al momento guida una coalizione inedita ed alquanto strabica di centro – destra – Margherita – SDI – Udeur – singoli vari, creata in pochi giorni ed in cui il collante pare essere solo ed esclusivamente la moltiplicazione della cariche!

In un Ente come questo, mal definito, privo di funzioni reali e debole politicamente si è arrivati a creare un numero assurdo di assessori (ben otto!!!) e siamo convinti che con l’arrivo dei nuovi rappresentanti di S.Andrea e Davoli si creerà anche il nono assessore e con il presidente del consiglio si arriverà addirittura a 11 cariche nella Comunità Montana di Isca, quando la maggioranza si raggiunge a quota 14 !!!

È nostro preciso dovere denunciare il gravissimo abuso e la campagna acquisti giocata su un ampliamento delle poltrone, artificioso, pericoloso economicamente e che fa della politica comprensoriale un mercato senza il minimo ritegno e pudore.

Si pensi che su 17 voti a favore di questa pseudo – giunta sei consiglieri decadranno fra 4 giorni col rinnovo dei consigli di S.Andrea e Davoli, uno fa il presidente, e sui rimanenti dieci ben otto fanno gli assessori. Frattanto, come detto, arrivati i nuovi rappresentanti da Davoli e S.Andrea si metterà in palio la nona carica assessorile e con il Presidente del consiglio (invenzione fatta con la modifica al regolamento del consiglio di pochi giorni fa) si offrirà pure la decima al miglior offerente: che bel mercato della politica! Fare giunta sarà una grande caciara in Comunità Montana da oggi in poi…

Complimenti poi ai ribaltonisti di Centrodestra che in questi anni hanno fatto morale sui sei assessori della scorsa legislatura per fare i protagonisti nelle giunte a nove!

Da non dimenticare il fatto che il neo presidente è uomo cresciuto all’ombra dell’ex leader della Comunità Montana, Franco Lentini. Da tempo non più diessino egli è stato uomo così capace di fare ombra da essersela fatta da solo, essendo stato il presidente più anonimo che la Comunità Montana di Isca abbia mai avuto, capace perfino di prestare il fianco ad operazioni di così bassa lega (si è appositamente dimesso) ad una settimana dal voto amministrativo che porterà sei nuovi consiglieri in questo Ente. Lentini era diventato presidente, quattro anni or sono, solo ed esclusivamente perché uomo del partito (Ds) che ha poi pacificamente tradito ed osteggiato sia nel suo Comune che in Comunità Montana: mai si era visto un partito esprimere la presidenza dell’ente e nell’arco di una seduta consiliare passare all’opposizione proprio a causa del suo stesso presidente! Forse non è un caso che si sia appositamente dimesso a dieci giorni dal voto regionale, magari anche per consolidare la sua inaspettata candidatura a consigliere regionale nelle file di un altro partito…

Emerge con chiarezza che ad Isca ex presidente ed ex vicepresidente hanno utilizzato a proprio fine i partiti sin quando è convenuto loro per poi sbarazzarsene sempre per le stesse personalissime (di politico fatichiamo a trovare qualcosa) ragioni. In più hanno creato maggioranze dannosissime basate su contrattazioni personali in cui la carica assessorile è divenuta merce di scambio per ottenere voti favorevoli ed in cui la politica sana è stata completamente squalificata ed infangata, sostituita dall’idea che chiunque possa fare l’assessore ottenendo un “premio” in cambio del voto favorevole ad una maggioranza senza né capo né coda.

Chiediamo serietà ed un pronunciamento chiaro di fronte a questa gravissima vicenda da parte di tutti i partiti del centrosinistra che a pochi giorni dalle elezioni regionali in un’area come la nostra sta vivendo un momento di assurda spaccatura politica, senza alcun preavviso o motivo particolare. La situazione creatasi è frutto di un lavorìo segreto e solo personalistico volto a tagliare fuori le associazioni politiche puntando tutto sugli scambi personalistici “voto – assessore” nei quali la politica sana viene squalificata riducendosi ad accordicchio privato.

Faremo opposizione, certi della pochezza politica di chi, ribaltonista – trasformista – moltiplicatore di cariche, abbiamo di fronte in Comunità Montana, ma ci dobbiamo preparare ad una forte azione tramite un nuovo gruppo consiliare che guardi a tutto il centro sinistra ed alle forze sane della società civile in tutto il nostro comprensorio recuperando i concettti di vera e buona politica.

I firmatari il documento

I Ds del Basso Jonio, sezioni di Guardavalle, S.Caterina, Badolato, Isca, S.Andrea, Davoli, Satriano, i consiglieri Ds e Rifondazione Comunista presso la Comunità Montana di Isca, la Federazione provinciale di Catanzaro dei Democratici di Sinistra e di Rifondazione Comunista

Autore

Tony Marchese

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