Rassegna stampa

Rassegna stampa di domenica 6 aprile

Dellisanti ha un solo dubbio: Ambrosino o Toledo?
Pagliuso torna in carcere

GAZZETTA DEL SUD

NELLA CORSA AI PLAY-OFF I CALABRESI IMPEGNATI AD ANDRIA MENTRE
I BARCELLONESI OSPITANO IL GELA E PROVANO A RAFFORZARE IL 3. POSTO

CATANZARO E IGEA VIRTUS VOGLIONO INSISTERE
DELLISANTI HA UN SOLO DUBBIO: AMBROSINO O TOLEDO

Vito Macrìna

CATANZARO – L’ostacolo Andria oggi sulla strada del Catanzaro. Ostacolo
serio, va precisato, e al contrario di qualche valutazione ammantata da superficialità.
Certo una squadra in difficoltà se è riuscita a racimolare sino
a domenica scorsa (pareggio in casa con il Gela) 33 punti e se a sei giornate
dalla fine del campionato si trova nella condizione di dover lottare per sfuggire
ai play out. Una squadra in difficoltà particolarmente nelle gare casalinghe
dalle quali su tredici partite ne ha vinte quattro. Ma questo non è rassicurante
per il Catanzaro prima di tutto perché i precedenti nel calcio hanno
spesso relativa importanza e, non proprio secondariamente, perché stringendo
i tempi la Fidelis è obbligata a sfruttare principalmente le gare sul
proprio rettangolo di gioco appunto per allontanare ogni rischio sulla permanenza
nella C2. E allora un impegno per il Catanzaro da affrontare con la massima
attenzione dovendo perseguire l’obiettivo di difendere il quinto posto conquistato
dopo una lunga corsa che ha richiesto non pochi sforzi sul presupposto della
ferma volontà degli addetti ai lavori di non chiudere la stagione l’undici
maggio, data in cui si finiranno per consumare le 34 giornate del campionato.
Ed a proposito di corsa da sottolineare che la sua maggiore velocità
è stata incentivata dalla nuova dirigenza con una vicinanza continua
alla squadra. E quanto al quinto posto, lo stesso minacciato proprio nel turno
odierno dall’Acireale che il Catanzaro ha soppiantato domenica scorsa nella
quinta posizione. La squadra siciliana potrebbe avvalersi del turno casalingo
contro il Gladiator che le accorda i favori del pronostico, tanto più
che gli acesi sono motivati dal desiderio di rimettersi in carreggiata e, quindi,
riprendersi quella posizione di privilegio. Il che, detto per inciso, è
temuto nel clan giallorosso. Utilmente, c’è da precisare, in quanto potrebbe
fungere da maggiore stimolo per la squadra giallorossa posto che ne abbia bisogno.
Già, perché, Gentili e compagni sono apparsi caricatissimi anche
nella settimana che terminerà oggi e sia per aver raggiunto il primo
traguardo dell’inserimento nell’area play off e sia per la ferma volontà
di difendere la posizione. «A questo punto vogliamo andare sino in fondo
in questa esaltante avventura», hanno ripetuto in particolare i giocatori
giallorossi. I presupposti sembrano esserci quasi tutti. In primo luogo appunto
i fermi propositi della squadra; propositi lievitati in un momento molto critico
della stagione e coincidente con la lunga crisi societaria e rafforzati man
mano che sono stati ottenuti i risultati. Certo, come hanno sostenuto gli addetti
ai lavori, «il difficile viene ora» quando si tratta di confermare
la meta raggiunta e di fronte al diverso ruolo di squadra inseguita, ma è
anche diversa la condizione della stessa squadra più conscia delle proprie
possibilità. E allora anche oggi Gentili e compagni dovrebbero essere
in grado di confermarla. Il dubitativo è legato agli imprevisti del gioco
del calcio che, come si sa, sono sempre dietro l’angolo. Ma, naturalmente, è
augurabile che non compaiano. Per quanto riguarda le decisioni del tecnico giallorosso
per la formazione le stesse sembrano scontate, però nella conferma dei
dieci undicesimi della squadra di domenica scorsa con il dubbio legato alla
scelta dell’esterno destro di centrocampo tra Toledo e Ambrosino; scelta che
ha in premessa una staffetta tra i due. Quattro i pullman organizzati dagli
ultras, mentre altri tifosi raggiungeranno Andria con mezzi propri.


IL QUOTIDIANO

CATANZARO ­ «Ad Andria andremo sicuramente per vincere». Salvatore
Ambrosino fuga qualsiasi dubbio che, domani, il Catanzaro si accontenti del
pareggio. La Fidelis è una squadra che ha ceduto l’intera posta in palio,
tra le mura amiche, solo a Nocerina e Brindisi. Una compagine che, almeno nella
partite casalinghe, è parsa coriacea. La formazione guidata da Papagni
ha ottenuto un elevato numero di pareggi, dodici per la precisione, allo stesso
modo di quanto fatto dal team calabrese. Nonostante ciò, la classifica
di Siringo e compagni è deficitaria. L’Andria si trova ad una sola lunghezza
dai play out, sopra l’Olbia ferma a quota 33.
Il calendario delle “aquile” potrebbe, inoltre, tranquillamente suggerire
di accontentarsi anche di un solo punto in Puglia. Il Catanzaro dovrà,
infatti, sostenere, nel successivo turno di campionato, lo scontro diretto per
i play off al “Ceravolo” con l’Igea Virtus. Poi, si dovrà affrontare
il Foggia che, il prossimo 19 aprile, sarà quasi matematicamente in serie
C1. Finale di stagione in discesa con: Puteolana, Olbia e Tivoli. La squadra
campana è già rassegnata alla retrocessione tra i dilettanti.
I sardi sono stati battuti, all’andata, senza grossi problemi. I laziali, infine,
hanno il pensiero già rivolto ai play out, visto il distacco che li separa
dalla quint’ultima in graduatoria (la Fidelis Andria).
Un teorema che non convince Ambrosino: «Premetto che i nostri avversari
compongono una formazione di buon livello. Probabilmente, si trovano in quella
posizione di classifica perché Andria è un ambiente difficile.
Conosco uno dei giocatori, Spinelli, per averci giocato insieme al Giulianova.
E’ un buon elemento. Detto ciò, sarò sincero: un pareggio non
precluderebbe assolutamente il nostro cammino verso la promozione. Ma, ribadisco,
si va per vincere. Naturalmente, una sconfitta sarebbe il risultato peggiore.
Il ko potrebbe innescare un po’ di sfiducia. Io non firmerei per un pareggio
in Puglia, per nessun motivo. Nel caso in cui dovesse arrivare, non sarebbe
un dramma».
Franco Dellisanti non ha ancora rivelato chi schiererà sulla fascia destra.
In lizza, oltre al giocatore campano, c’è anche Toledo. Il brasiliano
mostra, durante gli allenamenti, una buona condizione atletica e ottime qualità
tecniche.
«Dovrà decidere il mister se giocherò fin dal primo minuto
­ afferma il centrocampista esterno – Se mi chiamerà, io sarò
ben felice di dare il mio contributo. Attualmente, sono al 70-80 % della mia
condizione ottimale. Colpa degli infortuni alla caviglia che mi hanno anche
costretto ad andare fuori città per curarmi».
Ambrosino ha già fatto vedere di che pasta è fatto nell’ultima
trasferta di campionato. A Latina ha siglato la doppietta che ha consentito
ai giallorossi di racimolare tre punti fondamentali per la corsa verso i play
off. Il giocatore conferma: «Io conosco bene me stesso, so quello che
posso dare. So di non essere al top della condizione, ma se vengo chiamato in
causa, non mi risparmio. Io non ho mai mollato, neanche quando ho subito il
secondo infortunio alla stessa caviglia».
Ambrosino conclude, parlando dei play off e dell’attuale posizione in classifica
della sua squadra: «Io sono ottimista per natura. Siamo quinti, questo,
però, non significa che dovremo semplicemente consolidare questa posizione
senza osare ulteriormente. Non bisogna accontentarsi mai, senza dimenticare,
inoltre, che affronteremo l’Igea in casa tra due turni».
Una battuta che ha tanto il sapore di una sfida alla compagine siciliana.

Pagliuso in carcere Niente ospedale
Nel nosocomio non c’erano posti liberi

COSENZA ­ Il presidente del Cosenza Calcio, Paolo Fabiano Pagliuso, resta
detenuto nel carcere di Vibo Valentia. In un primo tempo il giudice per le indagini
preliminari che sta conducendo l’inchiesta, Mariacarla Sacco, aveva accolto
le richieste degli avvocati difensori, Mazzotta e Gullo, di voler sottoporre
il massimo dirigente silano a perizia medica perchè le sue condizioni
di salute non sarebbero compatibili con il regime carcerario e Pagliuso era
stato inviato all’ospedale di Catanzaro per approfonditi accertamenti. Il tutto
dopo le visite pneumologiche cui era stato sottoposto. Si era parlato di arresti
ospedalieri, e invece niente: Pagliuso è tornato in carcere, perché,
a quanto sembra, all’ospedale di Catanzaro non c’erano posti liberi. Secondo
la difesa, che intanto ha inviato al gip ulteriori documenti attestanti le condizioni
di salute di Pagliuso, gli esami cui sarebbe stato sottoposto il presidente
rossoblù, sarebbero stati determinanti per la concessione degli arresti
domiciliari. Tutto è rinviato, a questo punto, col presidente rossoblù
che continuerà a rimanere in carcere. Fino a quando? Difficile dirlo.


IL DOMANI

Incursione hacker sul sito Uscatanzaro.net
Un gruppo di pacifisti ha portato per qualche minuto scompiglio tra i fedelissimi
del web

Un gruppo di hackers ha attaccato nella mattinata di sabato il sito internet
www.uscatanzaro.net.
I fedelissimi visitatori del sito dedicato al Catanzaro calcio, accedendo alla
homepage del sito, si sono trovati di fronte al seguente messaggio: «Ironic
Boys ownz you by Opium» e poi di seguito «We want peace — NO WAR
— USA sux»; pochi secondi dopo, gli ignari visitatori venivano reindirizzati
verso un sito internet di questi fantomatici “Ironic Boys”. Facile
dunque risalire agli autori del gesto: un gruppo di pirati informatici pacifisti
brasiliani che ha voluto in questo modo protestare contro la guerra americana
in Iraq. Negli ultimi giorni centinaia di siti internet in tutto il mondo sono
stati vittime delle azioni dimostrative dei pacifisti informatici.
Per il sito giallorosso, comunque, l’attacco non ha comportato gravi disagi,
ed in pochi minuti gli amministratori del sito sono stati in grado di riportare
la situazione alla normalità.
Tra i visitatori che frequentano il popoloso forum del sito, qualcuno ha azzardato
la simpatica ipotesi che in realtà i pirati brasiliani volessero fare
pressione sull’allenatore Dellisanti per un maggiore utilizzo dei loro
due connazionali, Toledo e Machado, ma alla fantasia dei catanzaresi, si sa,
non c’è mai limite.

 

 

Autore

God

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