TERNANA-CATANZARO 3-2: LA CRONACA

Una doppietta di Frick e il gol di Jimenez affondano le Aquile che negli ultimi minuti rendono meno pesante il passivo grazie alle reti di Arcadio e Corona. Ottima prestazione di Ottonello, esordio per Davide Corapi e Nicodemo Caroleo

TERNI – Il fischio finale del signor De Marco, pone fine al calvario del Catanzaro che, dopo soli nove mesi, saluta la serie B e ritorna nell’inferno della C. E anche in un “Liberati semideserto”, animato soltanto dai cori dei tifosi calabresi, è maturata l’ennesima sconfitta in questo campionato per i giallorossi. 3-2 il risultato in favore degli umbri che, trascinati dal solito “Super Mario” Frick autore di una doppietta, hanno saputo approfittare degli svarioni difensivi delle Aquile e, quando si è presentata l’occasione, hanno punito.
Il Catanzaro invece, non ha offerto la stessa bella prestazione di sei giorni fa contro il Verona, soprattutto nella ripresa, ma questa trasferta ha permesso ai molti giovani giallorossi di mettersi in mostra e a due di loro (Davide Corapi classe ’85 e Nicodemo Caroleo classe ‘87) di provare l’ebbrezza dell’esordio in cadetteria. Tra le fila dei catanzaresi da registrare la grande partita disputata da Andrea Ottonello, giovane di sicuro affidamento per il futuro.
E’ stata anche la partita di addio di “Maciste” Bolchi, ma soprattutto del grande Masino Amato che, dopo 44 anni di fedeltà e dedizione ai colori giallorossi ha deciso di appendere le “classiche” scarpette al chiodo. Altro addio, come riportato dai quotidiani locali, è quello del Segretario Generale Francesco Iacopino.
Tornando alla partita le due squadre scendono in campo viste anche le numerose assenze, piene zeppe di giovani. Il primo sussulto è del Catanzaro, con Francesco Corapi che al 6’ serve Arcadio, che di prima gira bene, ma il suo tiro si perde a pochi centimetri dalla traversa, con Berni immobile. Fino al 21’ (tiro fuori del giovane Di Francesco da posizione angolata) il match assume i connotati di un semplice allenamento per le due squadre, ma al 23’ Frick con un preciso rasoterra dal limite trafigge D’Urso e così la partita si accende. Già perché il Catanzaro non ci sta e almeno per cinque minuti chiude la Ternana nella propria metà campo, con Berni che deve fare gli straordinari per respingere le conclusioni da fuori di uno scatenato Ottonello. Ma proprio nei minuti nei quali le Aquile diminuiscono la pressione arriva il raddoppio umbro: cross di Jimenez con Pierotti a vuoto e Frick ne approfitta, con un colpo di testa angolato che trafigge l’incolpevole D’Urso.
Nella seconda frazione subito un cambio con Talarico che fa spazio a Salomone. Al 47’ bomba di Frara con D’Urso che si rifugia in corner. Al 58’ lo svarione della difesa giallorossa è un invito a nozze per Jimenez, che infila il portiere calabrese con un diagonale. Il Catanzaro non risponde e allora sono gli umbri a mantenere il controllo del gioco e al 68’ a sforare addirittura il quarto gol ancora con Frick, che su azione di contropiede (con Andrisani infortunato a terra) costringe D’Urso al grande intervento. Al 77’ si vedono le Aquile con una violenta botta di Salomone che viene sventata dal giovane Cunzi (portiere umbro che ha sostituito l’infortunato Berni). Negli ultimi minuti poi arrivano i due gol delle Aquile con Arcadio che all’84’ sfrutta al meglio un controllo completamente errato di Fattori e con Corona, che non fallisce un penalty concesso abbastanza generosamente dall’arbitro De Marco (il fallo di Montero su Arcadio è avvenuto nettamente al di fuori dell’area di rigore). Questi gol servono soprattutto per le statistiche, con Corona che raggiunge quota 13 gol in questa stagione e con le Aquile sempre a segno nelle ultime dieci partite.
Ma sinceramente le statistiche non servono un granché nella situazione del Catanzaro. Ora serve solo pensare al futuro, la riorganizzazione societaria di cui tanto si pala, l’arrivo ormai imminente di Martino in veste di Direttore Generale (a cui seguito dovrebbero aggiungersi i vari Gagliardi nella veste di supervisore e i fratelli Mondilla, di cui si dice un gran bene, per curare la parte atletica) e di Costantini come allenatore (voce che circola insistentemente in questi ultimi giorni in città) sembrano prevedere un futuro più roseo per l’ambiente catanzarese. I tifosi, dopo un anno di umiliazioni, nel quale però hanno dimostrato sempre la loro passione e la loro fede nei colori giallorossi ma soprattutto la loro grande correttezza sportiva in giro per l’Italia , meritano sicuramente uno scenario ben diverso dalla serie C.

Pier Santo Gallo

Autore

Pier Santo Gallo

Scrivi un commento