MARTINO E IL “PROGETTO PARENTE”: VIA ALLA RICOSTRUZIONE

Tanti i punti interrogativi chiariti dalla conferenza stampa di presentazione. Nessuna smentita da parte del DG sui nomi di Colomba e Maifredi per il toto-allenatore. Appare scontato anche l’addio di Giorgio Corona

CATANZARO – E’ iniziata ufficialmente oggi,
con la presentazione del direttore generale, Gabriele Martino, la nuova stagione
dell’Us Catanzaro. Il campionato 2005/2006 dovrà essere quello del riscatto
per una società che esce da un brutto tunnel che l’ha vista protagonista
in negativo del campionato di serie B appena concluso. In tal senso, l’ingaggio
di un dirigente esperto come il reggino è un solido punto di partenza
per intraprendere una ricostruzione basata su un progetto quinquennale che punterebbe
alla promozione nella massima serie. E proprio questo programma di rilancio
è stato il fattore determinante per convincere Martino a trasferirsi
sui Tre Colli. Nella Sala Consiliare del Comune di Catanzaro ad accogliere il
DG giallorosso c’erano il presidente Claudio Parente, i dirigenti Pino Mirante
e Saverio Procopio e gran parte dei componenti del Consiglio e della Giunta
Comunale, guidati come sempre da Tony Sgromo.
Claudio Parente, nell’esordire subito dopo l’introduzione dell’addetto
stampa Mario Mirabello, ha tenuto a sottolineare la grande forza di volontà
del team di Via Lombardi nel recuperare il terreno perso nel corso degli ultimi
10 mesi, partendo da una battuta sulle condizioni metereologiche del momento
sulla città di Catanzaro: «Il temporale che sta abbattendosi
sulla città
– ha incalzato – non so come interpretarlo. Potrebbe
essere un segnale positivo, un messaggio di benvenuto, o negativo come a significare
che il futuro sarà burrascoso. Battute a parte
– ha continuato il
patron giallorosso – sento il bisogno di far presente una cosa in particolare:
due anni e mezzo fa, proprio in questa sala del Consiglio Comunale, iniziò
l’avventura mia e di Massimo Poggi in seno a questa società. Quell’incontro
portò fortuna. Ora speriamo di bissare auspicando un futuro più
roseo per questa squadra».
Se il presidente ha impiegato poco tempo per illustrare il suo pensiero,
più lento e stuzzicante è stato il discorso di Gabriele
Martino
. Personaggio posato, sempre impeccabile stilisticamente nel
vestire e nello scandire con calma e lucidità le proprie impressioni
su questo Catanzaro e quello del futuro. «Già nell’entrare
in questa sala
– ha dichiarato dopo essersi “intascato” un bell’applauso
dai giornalisti e dai tifosi presenti – ho provato una forte emozione. Non
mi aspettavo tutte queste lusinghe e il grande entusiasmo che invece ho trovato
in questa città. In questi giorni ho ricevute tantissime telefonate e
altrettanti sms. La cosa strana è che nessuno ha voluto fare i complimenti
al Catanzaro per la scelta, ma ha fatto a me i complimenti per aver scelto una
piazza come Catanzaro»
. Inevitabilmente Martino ha percorso le tappe
del suo avvicinamento al giallorosso: «Quando il presidente Parente
ha saputo della mia intenzione di non rinnovare il contratto con la Lazio, da
grande stopper quale è stato, ha iniziato a marcarmi stretto, quasi in
modo asfissiante, riuscendo a convincermi sulla base di un progetto che io ho
ribattezzato “progetto-Parente” proprio perchè da lui stesso
redatto e a cui il presidente tiene in modo particolare»
. Poi, stuzzicato
dalle domande della stampa, Martino ha chiarito vari punti interrogativi, qualcuno
in modo assoluto, qualcun’altro con la tattica del “chi tace acconsente”.

CAPITOLO ALLENATORE
Due nomi in particolare sono emersi dalla conferenza stampa: quello
di Franco Colomba (che ora appare sempre più vicino
a Via Lombardi), con cui Martino ha lavorato a lungo, e quello di Gigi
Maifredi
, che il Dg avrebbe voluto portare con sè sia alla Reggina
sia alla Lazio. Non è arrivata nessuna smentita riferita ai due nomi
e anzi Martino ha aggiunto qualcosina: «Non so chi sarà l’allenatore.
Di sicuro posso assicurarvi che il tecnico del Catanzaro farà parte di
un gruppo di lavoro al quale spetteranno i compiti di rilanciare la squadra».
L’annuncio del nuovo tecnico potrebbe arrivare a fine mese, quando si concluderanno
play out, play off e spareggi salvezza.

CAPITOLO GIOVANI
Martino ha lasciato intendere di apprezzare qualche giovane lanciato
nella mischia da Bruno Bolchi nel corso delle ultime partite. Non è escluso
che qualcuno di quelli possa rimanere in giallorosso. Di sicuro il settore giovanile
che si andrà a creare sarà il cavallo di battaglia della società
giallorossa. «Io credo molto nei giovani – ha spiegato il DG
. Su di loro punterò tanto ed è per questo che il nuovo Catanzaro
sarà formato per lo più da giovani con la voglia di fare bene.
In passato il vivaio del Catanzaro ha tirato fuori validi campioni. Questo sarà
il nostro obiettivo».

CAPITOLO GIORGIO CORONA
Negli ultimi giorni, in seguito all’addio di Nicola Ascoli, si è
parlato tanto del futuro del bomber giallorosso. Da oggi, in seguito alle dichiarazioni
di Martino, pare scontato che l’avventura di Re Giorgio sui Tre Colli sia giunta
al capolinea. «Io apprezzo tantissimo le qualità di Giorgio
Corona
– ha detto Martino – ma per far parte del nuovo Catanzaro non
basteranno le sole caratteristiche tecniche. Dovremo valutare tante cose. Poi
decideremo sul futuro degli attuali 7-8 contrattualizzati».

CAPITOLO STAFF
L’obiettivo di Martino è quello di creare un gruppo
di lavoro
nuovo e basato su figure che avranno compiti ben precisi.
L’arrivo del nuovo allenatore, dunque, andrà ad influenzare le scelte
che completeranno il quadro.

CAPITOLO RITIRO
Quest’anno si rimane in Calabria. E’ stato lo stesso Claudio Parente a confermarlo
al termine della conferenza stampa. L’indirizzo è quello di far rimanere
il quartiere generale il più vicino possibile alla sede di Via Lombardi
e allo stadio “Ceravolo”. Difficilmente, comunque, si opterà
nuovamente per Chiaravalle.

Massimiliano Raffaele

Autore

Massimiliano Raffaele

Scrivi un commento