PROVINCIA – Ripresi i lavori della “strada che non c’è”

La strada del medio Savuto, meglio nota come la ‘’strada che non c’è’’ diventa realtà.

Oggi, infatti, iniziano i lavori dell’opera che è stata inserita nel piano delle opere pubbliche dell’Amministrazione Provinciale e che prevede un investimento complessivo di circa 60 milioni di euro. Sono state rimosse infatti le cause che ne avevano bloccato i lavori. Oggi la Provincia di Catanzaro e la Società Costruzione Strade Moderne, aggiudicataria dei lavori, hanno aperto i cantieri con una breve cerimonia alla quale hanno preso parte numerosi amministratori della zona, il presidente della Comunità Montana, Giacomo Muraca, Erasmo Cinque, presidente della Socostramo, l’ingegnere Umberto Crivelloni, la senatrice Ida D’Ippolito, l’ingegnere Giovani Angotti direttore dei lavori, il vice presidente della giunta provinciale, Mario Magno, il presidente del consiglio provinciale Giovanni Paolo e numerosi consiglieri provinciali. L’intervento complessivo riguarda la strda di collegamento fra le superstrade dei “Due Mari e del Medio Savuto attraverso la Comunità Montana del Reventino. Il primo lotto funzionale si colloca nel’ambito del piano programmatico della viabilità provinciale. I lavori interessano il tratto compreso fra la SS 616 del Medio Savuto e la strada provinciale per Decollatura e tramite questa fino alla SS 19 in corrispondenza della stazione delle Ferrovia della Calabria di Serrastretta. In questa fase dell’intervento i lavori riguardano il collegamento fra il comune di Pedivigliano, in provincia di Cosenza, ed il Comune di Serrastretta, in provincia di Catanzaro, attraverso il territorio del Comune di Soveria Mannelli e Decollatura e costituirà un tronco stradale perfettamente funzionale con un proprio bacino di utenza ed una propria specifica domanda riguardante all’intervento stesso, a servizio di un’area della provincia di Catanzaro centrale, nel contesto della Calabria, i cui nodi sono costituiti essenzialmente dalla povertà delle infrastrutture. Riprenderanno quindi i lavori di costruzione sulla base del fatto che ‘’il raggruppamento temporaneo di imprese, come ora costituito, si è dichiarato disponibile a riprendere i lavori da tempo sospesi alle condizioni’’ dettate dallo ‘’schema di atto aggiuntivo al contratto di appalto”. “L’a ripresa dei lavori – commenta il presidente – è un risultato di grande significato che conferma l’efficienza amministrativa dell’esecutivo e degli uffici dell’ente. Un risultato straordinario che ci eravamo proposti di raggiungere da tempo, anche attraverso la riattivazione del finanziamento di oltre 60 milioni di euro precedentemente revocato dal Cipe. Finanziamento che ci ha permesso di riavviare le procedure, superando tutte le difficoltà e di procedere ad un nuovo protocollo con la ditta appaltatrice dell’opera. La costruzione della strada Medio Savuto rappresenta il fiore all’occhiello tra gli interventi dall’amministrazione Provinciale nel territorio latino ed il suo completamento è per noi un motivo di orgoglio”. “Si tratta – ha commentato giustamente soddisfatto il presidente Traversa – di un risultato importante, raggiunto grazie al responsabile impegno degli amministratori, dell’intero consiglio provinciale, maggioranza e opposizione, degli uffici provinciali e alla buona volontà dell’impresa. Il superamento delle difficoltà collegate all’incagliamento della pratica, alla revoca del finanziamento e al contenzioso in atto con la ditta ha preteso un grande sforzo da parte di tutti, ma ne valeva la pena. Con l’attesa realizzazione della Due Mari-Medio Savuto si potrà infatti dare soddisfazione alle attese e alle esigenze di una collettività molto vasta e di tanti piccoli centri”.
“Un altro tassello – ha concluso Traversa – che si aggiunge al grande mosaico che la Provincia di Catanzaro è riuscita in pochi anni a comporre, realizzando un sistema viario più capillare e funzionale e un altro motivo di orgoglio per amministratori e dipendenti. Una soddisfazione che vogliamo dividere con la Comunità Montana e con sindaci e amministratori dei paesi interessati”.

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Redazione

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