CRONACA – Scoperta truffa da 1 milione di Euro

Una truffa ai danni dello stato e’ stata scoperta dalla Guardia di Finanza a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Le fiamme gialle della compagnia di Lamezia Terme, guidata dal Capitano Michele Cusato, hanno infatti individuato ”un sodalizio criminale costituto per ottenere indebiti finanziamenti agevolati previsti dalla legge 488/92”. E nell’ambito della inchiesta gli uomini delle fiamme gialle hanno notificato quattro avvisi di garanzia nei confronti di quattro imprenditori, di cui due si sono resi al momento irreperibili, emessi dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Cristina Tettamanti.
I quattro sono accusati, in associazione tra loro, di truffa ai danni dello stato, false certificazioni, emissione di fatture per operazioni inesistenti. In pratica gli investigatori della Guardia di Finanza, hanno accertato che un imprenditore, attraverso la certificazione di false fatture, aveva ottenuto un contributo di circa un milione di euro per la costruzione di uno stabilimento di imbottigliamento di acque minerali nel comune di Carlopoli, in provincia di Catanzaro, mai realizzato. Gli uomini della Guardia di Finanza, su ordine del gip di Catanzaro hanno posto sottosequestro preventivo un’arra di circa 11mila metri quadrati e due fabbricati del valore di circa un milione di euro. Il finanziamento, gia’ erogato, e’ stato ottenuto, grazie alla emissione di fatture per operazioni inesistenti, da parte di una compiacente societa’ francese e di una ditta individuale con sede in provincia di Palermo.
In pratica il ”sodalizio criminale”, secondo le risultanze investigative della Guardia di Finanza avrebbe presentato, la fine di ottenere il finanziamento al ministero della attivita’ produttive, false certificazioni attraverso le quali si attestavano costi, in realta’ mai sostenuti, per la costruzione dello stabilimento, per un importo superiore a due milioni di euro. Nell’ambito dell’inchiesta gli uomini della fiamme gialle hanno inoltre accertato l’omessa dichiarazione di redditi per un importo superiore a 1.100.000 euro ed una evasione di imposta pari a circa 500.000 euro. L’inchiesta ha premesso agli uomini della Guardai di Finanza di bloccare l’erogazione di una ulteriore tranche del finanziamento di circa 500mila euro.

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Redazione

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