Rassegna stampa

Rassegna stampa di giovedì 10 aprile

Catanzaro, vietato fare tabelle di marcia e pronostici

GAZZETTA DEL SUD

Il presidente Parente ricorda che ci sono ancora cinque gare prima di essere
sicuri d’aver conquistato i play off

CATANZARO – Ottimismo imperante nell’ambiente sportivo locale sulla riuscita
dell’impresa (tale da considerare ricordando la difficoltà incontrate dalla
squadra giallorossa nella prima frazione della stagione) della partecipazione
del Catanzaro ai playoff. Certo c’è da superare l’ultimo ostacolo rappresentato
dallo scontro diretto di domenica contro l’Igea Virtus, ma giocando in casa
si spera che la squadra giallorossa sia in grado di svolgere al meglio il pur
difficile compito. Comunque le residue riserve, appunto sulle possibilità che
il Catanzaro si qualifichi per gli spareggi promozione, vengono esternate soltanto
dai responsabili della squadra e della società. Comprensibilmente, c’è da aggiungere,
visto che effettivamente ancora non ci sono certezze. E c’è chi esagera nell’atteggiamento,
come il presidente del sodalizio giallorosso, Claudio Parente: «Ricordo per
prima cosa che ancora ci sono cinque partite da giocare con quindici punti in
palio. Ecco che, al limite, non si può sentire sicuro della promozione neppure
il Foggia, dopo che domenica ha fallito l’opportunità del salto… matematico
di categoria. E allora meglio andare cauti e anche perché, direi, i numeri sono
numeri; quelli, cioè, che ancora il Catanzaro deve conquistare per acquisire
il diritto agli spareggi». Ovvio che lui, da primo tifoso giallorosso, non soltanto
ci spera, ma intimamente ci crede, la qual cosa si evince quando il discorso
cade sulle capacità della squadra giallorossa: «Se gioca con disciplina tattica
e con la massima concentrazione può vincere contro qualsiasi avversario. Lo
ha dimostrato ultimamente, ma anche in precedenza quando nonostante le difficoltà
di assetto ha quantomeno sostenuto il duello ad armi pari. L’esempio più emblematico
è la partita contro il Foggia che con fortuna si è portato via i tre punti dal
“Ceravolo”». Domenica l’altra, abbiamo azzardato, il Catanzaro potrebbe riscattare
quel kappaò. Il presidente Parente non si è lasciato trascinare dall’entusiasmo
di tifoso, rispondendo: «Sognare nel calcio è esercizio inutile; anzi deleterio;
nel contempo si può dire che sempre nel calcio tutto può succedere, ma è preferibile
stare con i piedi per terra, anche perché, nel caso specifico, domenica l’altra
il Catanzaro si potrebbe trovare di fronte a un Foggia che ha bisogno di punti.
Ciò nel mentre è il caso di concentrare le attenzioni all’incontro di domenica
che definirlo delicato e difficile è superfluo». Da quanto si è potuto capire
il responsabile del «Medical sport center», la società che si è assunto l’onere
del cambio di gestione societario, non è preoccupato per le due assenze (Alfieri
e Toledo) per domenica nella formazione standard delle ultime partite. E a proposito
due sono le soluzioni; quella, per così dire, più semplice con l’inserimento
di Basile a centrocampo e Ambrosino, sempre nel reparto centrale, ma sull’esterno
destro e, l’altra, con l’impiego di Ambrosino nel compito di centrale sempre
a centrocampo e Machado sulla destra. Ma questa seconda variante sarebbe più
complicata in quanto Machado si adatta meglio a sinistra, la qual cosa comporterebbe
l’ibrido dello spostamento di Ferrigno a destra. Ma in merito se ne dovrebbe
sapere qualcosa di più oggi nel corso del collaudo sulla palla che, tempo atmosferico
(atmosferico) permettendo, si svolgerà al «Ceravolo»; in caso contrario sul
campo privato nei pressi di Santa Maria. Sempre ieri nel tardo pomeriggio l’amministratore
delegato del Catanzaro, dott. Massimo Poggi, il diesse Improta e una rappresentanza
di giocatori giallorossi hanno assistito nella Chiesa dell’Arcivescovado a una
messa in occasione della celebrazione della Pasqua dell’atleta. Intanto è stata
fissata per sabato l’inaugurazione della nuova sede della società giallorossa,
già trasferita in via Lombardi. Per il taglio del nastro era stato invitato
Massimo Palanca, il giocatore più rappresentativo della storia del Catanzaro,
ma «piedino di fata» ha rifiutato per impegni già presi.

Autore

Giuseppe Mangialavori

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