Rassegna stampa

Rassegna stampa di martedì 26 novembre

A Barcellona un pareggio con tante recriminazioni

IL DOMANI

Infortuni, pali, salvataggi in extremis, arbitri: la jella non molla
la presa
«Compagna sfortuna»
Dellisanti: «Voglio dire addio a questo tribolato girone d’andata»

CATANZARO – Un pareggio con tante recriminazioni, per Catanzaro, che a nBarcellona
Pozzo di Gotto ha buttato al vento una vittoria che, prima del pareggio di Caserta,
sembrava essere messa in cassaforte. Nonostante le numerose assenze (Ascoli,
Ambrosino, Ferrigno, Bertuccelli ed Ingenito), la compagine giallorossa ha offerto
una prestazione tutta cuore e muscoli, tanto da mettere in affanno l’Igea Virtus,
squadra che tra le mura amiche è sempre poco propensa a concedere spazio
all’avversario. Dellisanti ha dovuto, giocoforza, rimodulare lo schieramento
tattico standard, inserendo Basile al posto dello squalificato Ascoli, Folino
sulla fascia destra, nel ruolo di Ambrosino, e Rodrigo Machado come seconda
punta, anche se la perla nera, autore di una prestazione superlativa insieme
a Moscelli, non è certo un attaccante. I sostituti, in ogni modo, sono
stati all’altezza dei titolari, con il pregio, tra l’altro, di essersi fatti
trovare pronti alla chiamata. Da rimarcare, comunque, la buona prova complessiva
della squadra (il sempreverde Lo Giudice e Alfieri si sono rivelati autentici
punti diriferimento), che pure nella trasferta siciliana non è stata
aiutata dalla dea bendata: il palo di Machado, che avrebbe, di fatto, chiuso
la partita, si va a sommare a quelli colpiti da Folino, a Brindisi, e da Ingenito,
a Giugliano. Dellisanti ha manifestato il suo gradimento per la prova offerta
dai suoi ragazzi, anche se il rammarico per non aver portato a casa i tre punti
utili per migliorare la classifica, c’è: «Alla squadra – ha evidenziato
il tecnico giallorosso – non posso rimproverare nulla, anche alla luce delle
numerose indisponibilità che certamente ci hanno penalizzato. Abbiamo
giocato molto bene, dominando per larghi tratti l’avversario. Ho avuto delle
conferme da parte di chi la domenica è costretto a stare in panchina.
Questo è importante, perché ora so che posso contare anch esu
di loro. Certo, la vittoria sembrava ormai alla nostra portata; ma la beffa
arriva sempre quando non si riesce, per vari motivi, alcuni dei quali ben noti,
ad impinguare la rete di vantaggio. Odio fare del vittimismo, però tra
pali, salvataggi sulla linea e portieri che contro di noi puntualmente trovano
la giornata di gloria, continuiamo a non usufruire di quelle situazioni favorevoli
che nel calcio sono importanti, perché utili a farti vincere una partita.
Pazienza, ora dobbiamo continuare su questa strada, sperando nell’apporto della
nostra tifoseria sin da domenica prossima quando affronteremo la vicecapolista.
Ho sempre detto che dobbiamo cercare di chiudere nei migliori dei modi questo
tribolato, per noi, girone d’andata, perché da gennaio partirà
un nuovo campionato, che vedrà un Catanzaro rinforzato e pronto a rilanciare
la sua sfida». La squadra ricomincerà oggi pomeriggio gli allenamenti,
al “Ceravolo”. All’appello mancherà proprio Dellisanti, rimasto
a Taranto perché colpito da un lutto in famiglia: è morto il suocero.
Per questo motivo, l’allenamento sarà diretto dal preparatore atletico,
Sergio Musa. Oggi dovrebbe fare la sua ricomparsa allo stadio Fabrizio Ferrigno,
che insieme al preparatore degli infortunati, Tullio Nocera, dovrebbe incominciare
la tabella di recupero, che prevede corsa ed esercizi di allungamento muscolare.
Se il recupero procederà senza intoppi, il forte cursore potrebbe ritornare
in campo a Tivoli, per l’ultima gara del girone d’andata.

Vittorio Giummo

LA GIORNATA / Alla 13.a in evidenza la prova di forza sfoderata dai
pugliesi ad Acireale
Si rivede il super Brindisi
Contestazioni a Pozzuoli. Si dimette il presidente del Gladiator?

La tredicesima d’andata ha restituito al campionato un Brindisi in formato-super.
Grande prova di forza quella fornita dalla compagine pugliese che ha violato
il terreno di gioco del “Tupparello”, contro un’Acireale che era in
in serie positiva da undici partite. Con un gol per tempo, i biancazzurri hanno,
quindi, conquistato l’intera posta in palio grazie alle marcature di Sardelli
e Corona. Due giocatori che hanno fatto, ancora una volta, la differenza. Per
la squadra etnea una giornata storta che può sempre capitare.
C’è voluto un grande Tivoli per rallentare la corsa della capolista Nocerina
che è tornata dal Lazio con un solo punto e con l’ala destra, Nocera,
in meno. Il giocatore si è infortunato dopo mezz’ora dal suo ingresso
in campo. A questo punto è probabile che i rossoneri tornino sul mercato
per tappare la falla apertasi sulla corsia di destra. Il sogno è l’ex
catanzarese Umberto Brutto, ora al Paternò. L’undici tiburtino, dal canto
suo, letteralmente rigenerato dalla cura-Crialesi, ha portato in porto un pareggio
che fa morale e classifica. Nel clan molosso, voci di corridoio hanno riferito
che il tecnico Ezio Capuano ha mal digerito la non brillante prestazione dei
suoi ragazzi, “rei” di aver sottovalutato l’avversario. Di certo,
è che in questo genere di partite la formazione sulla carta più
debole dà fondo a tutte le proprie energie, fornendo, alla fine, grosse
prestazioni. Onore e merito al Tivoli, comunque.
Ma onore e merito anche al Foggia che, pur non brillando, ha archiviato senza
grossi problemi la pratica-Gladiator. Allo “Zaccheria” in gol per
i satanelli rossoneri De Zerbi e Greco. Una sconfitta che non è andata
giù al presidente campano, Mario Natale, che, contestato dai suoi tifosi,
ha annunciato la volontà di dimettersi. Prima lo stano esonero di Ussia
e poi quest’altro colpo di teatro. A Santa Maria Capua Vetere, forse, qualcuno
sta perdendo la bussola, anche perché Romano e soci sono pur sempre una
matricola che si sta ben comportando in campionato!
Torna prepotentemente e a modo suo in zona play off il Ragusa, vale a dire vincendo
in trasferta. Anche la Sardegna è stata terra di conquista per la truppa
di Cassia che, con un gol di Ferrara e con la solita condotta di gara attenta
e cinica, ha portato in Sicilia i tre punti, condannando l’Olbia ad una sconfitta
immeritata. E con questo, sono sei i successi esterni degli Iblei. Siamo alle
solite: Bonarrigo e compagni si comportano da fenomeni lontani dalle mura amiche,
ma in casa… diciamo che lasciano a desiderare.
Un Catanzaro decimato dalle assenze è tornato da Barcellona Pozzo di
Gotto con un pari che, per l’ennesima volta in questo campionato, lascia con
l’amaro in bocca i giallorossi. Moscelli (tornato al gol) e compagni avrebbero,
sicuramente, meritato di più, ma un pizzico di sfortuna (leggi palo del
colored Rodrigo Machado, grande prestazione la sua) e un’invenzione dell’igeano
Caserta hanno stroncato il sogno di conquistare una vittoria in trasferta che
manca, ormai, da tredici mesi.
E’ durata dieci minuti l’illusione del Gela di tornare da Giugliano con i tre
punti. Al gol del “gioiellino” Docente (conteso da mezza serie B,
con il Palermo in vantaggio), sempre più golden boy, ha risposto l’esperto
Nunzio Falco.
E’ andato al Frosinone il derby laziale della tredicesima giornata. La Lodigiani,
andata in vantaggio con il portiere Gregori (in gol direttamente su clacio di
punzione), si è dovuta inchinare dinanzi ai ciociari andati a segno per
ben quattro volte con Masciantonio, Karassavidis, Musacco e Aruta. Sempre più
in bilico la panchina del “gaucho” Morrone, ma è la società
capitolina che sta perdendo la scommessa della linea verde! La sconfitta, comunque,
non cancella la prodezza del numero uno romano, Attilio Gregori.
Infine la crisi, quasi irreversibile, della Puteolana. I flegrei hanno perso
in casa (e questa non è più una novità!) con la Fidelis
Andria. I pugliesi (che visti all’opera a Catanzaro la scorsa settimana non
avevano fatto un figurone) hanno colto tre punti col minino sforzo, grazie al
reti di Turone, La Rosa e La Cava. A fine partita, la rabbia di una tifoseria
sempre più esasperata e poco propensa a rassegnarsi ad una retrocessione
senza onore è sfociata nell’irruzione negli spogliatoi granata. Contestati
vivacemente i giocatori, ma stando a quanto riportato su un sito campano (www.calciocampano.com):
“negli spogliatoi del “Conte” non è accaduto quanto affermato
dai principali quotidiani sportivi e non. I tifosi entrati nell’ androne degli
spogliatoi non erano armati di mazze, eccezion fatta per uno dei sostenitori
granata per altro immediatamente bloccato da un giocatore (Fonseca). Non c’è
stato e né c’era, per quanto abbiamo potuto vedere, l’intenzione di arrivare
allo scontro fisico con calciatori e dirigenti. Per cui l’intervento delle forze
dell’ ordine non si è affatto reso necessario: questo per chiarezza di
informazione”.

Vittorio Ranieri

LE INTERVISTE / Machado recrimina per l’occasione che avrebbe
cambiato il match
Quel maledetto palo

CATANZARO – Una grande prova del “colored” del Catanzaro, Machado
che ha preso un palo e servito la palla gol di Moscelli del purtroppo momentaneo
1-0. L’episodio del legno che ha impedito la gioia del gol al centrocampista
di colore ce la facciamo descrivere direttamente dal protagonista. «Sono
stato molto sfortunato. E da tanto tempo che sto cercando il gol e anche questa
volta non ci sono riuscito. Sarebbe stata una bella gioia e unagrande soddisfazione
realizzare una marcatura con la maglia giallorossa». Machado analizza
tutti i novanta minuti: «Purtroppo è da tanto tempo che inseguiamo
al vittoria fuori casa, impegnandoci al massimo delle nostre forze e poi non
va per il verso giusto. Domenica, peresempio, potevamo già nel primo
tempo chiudere la partita ma il palo mi ha negato la gioia del gol. Sicuramente
sarebbestato più facile gestire la partita».
Oltre al palo comunque sei stato uno trai protagonisti della gara perché
hai offerto ai tuoi compagni diversi palloni interessanti e hai seminato più
volte il panico nella difesa dell’Igea Virtus.
«Preferirei non parlare della mia prestazione personale perché
penso che il merito vada diviso tra tutti i miei compagni».
Siamo stati sfortunati?
«Sì, penso proprio di sì. A volte ci manca un pizzico di
fortuna per riuscire a mettere la palla in rete, ma penso che l’importante
è aver dimostrato che dopo la partita con l’Andria le cose sono cambiate
e siamo riusciti nell’obiettivo».
Hai anche pennellato un assist per il gol di Moscelli che non era facile….

«Sì, mi è arrivato un pallone che ho subito stoppato e ho
provato a tirare. Ne è venuto fuori un tiro-cross che Moscelli ha insaccato
sul secondo palo».
Potremmo allora dire che il periodo nero del Catanzaro sta per finire?
«Penso di sì, perché non possiamo essere sempre così
sfortunati da non riuscire a fare gol».
Vista la tua prestazione speri che il mister anche per domenica prossima l’allenatore
ti scelga per entrare in campo sin dal primo minuto?
«Ancora è presto per dirlo. Prima bisogna lavorare durante questa
settimana così come sto facendo».

G. Mercurio

LE INTERVISTE / Moscelli, autore del gol, non si considera una prima
punta
Manca un attaccante

Moscelli, autore del gol, non si considera una prima punta
«Manca un attaccante»
CATANZARO -«Senza dubbio Machado ha fatto una buona partita ma non sempre
possiamo pretendere queste prestazioni perché, secondo il mio punto di
vista, è fondamentale l’arrivo di una punta a Catanzaro».
È esplicito Fabio Moscelli che, nonostante il gol, lamenta la mancanza
nel reparto offensivo di un centravanti all’altezza della situazione.
«Sinceramente non so fino a che punto posso fare sempre la prima punta.
Le miecaratteristiche sono altre. E’ un momento di difficoltà e
mi sto mettendo a disposizione, adattandomi ad un ruolo non mio. Per me questo
non è un problema però, facendo anche un’ottima partita, non sempre
può andare bene come domenica. Spero che in queste quattro partite riusciamo
ad accorciare ancora di più la classifica e poi agennaio che arrivino
questi due o tre giocatori necessari perdarci una mano per raggiungere i play-off».
Ma sei contento della prestazione della squadra con l’Igea?
«Abbiamo fatto una buona prestazione a livello collettivo. Potevamo tornare
a casa col bottino pieno però siamo stati sfortunati sul palo di Machado
e abbiamo anche trovato un portiere in giornata che ha fatto due miracoli il
primo su un mio tiro e il secondo su quello di Logiudice. Potevano essere due
occasioni buone per il raddoppio e chiudere la partita e invece non è
stato così».
Bisognava anche, dopo la prova con l’Andria, dimostrare di continuare a fare
bene…
«Certo. Siamo contenti di questo però siamo anche amareggiati perché
potevamo ottenere i tre punti. Pazienza».
Ma l’Igea Virtus è stata una compagine pericolosa come si dice? «E
una buona squadra che ha trovato un Catanzaro, nonostante le assenze, in giornata.
Quando il Catanzaro fa una gara ai suoi livelli, può mettere in difficoltà
chiunque chiunque. Chi ha sostituito gli infortunati domenica ha giocato bene
e la squadra ne ha giovato tanto.
Specifico la gara di domenica perchè in altri momenti forse si è
sentita di più la mancanza dei titolari. Chi è subentrato, in
altre partite, ai compagni assenti ha fatto sentire la mancanza dei titolari.
Domenica scorsa invece non è andata così e la dimostrazione è
la prova dello stesso Machado e di Basile».

Giu. Me.

Chi sale e chi scende di Vittorio Ranieri

(++) Rodrigo Machado
Al “D’Alcontres” è, finalmente, giunto il suo momento e lui
ha ricambiato la fiducia accordatagli da mister Dellisanti nel migliore dei
modi. Al suo attivo un assist (a Moscelli per il gol dell’uno a zero), un palo
e diverse giocate. Bravo, umile, simpatico e… brasiliano sotto tutti i punti
di vista. Inutile dire che Sebastian Rodrigo Machado si propone già da
ora per un posto da titolare contro il Foggia. La “perla nera” (come
è stato affettuosamente soprannominato) potrebbe essere l’arma in più
per far breccia nel pacchetto arretrato pugliese, magari facendo “ballare”
la difesa avversaria, naturalmente, a ritmo di samba…
e col “Ceravolo” pronto a diventare un sambodromo!

(==) La squadra
Nonostante le molte assenze, Gentili e compagni hanno disputato una gran bella
partita in terra sicula. Segno che il gruppo è unito e compatto, voglioso
di essere più forte delle avversità. Chi è sceso in campo
ha dato il massimo, ma per vincere non è bastato. Con un pizzico di fortuna
in più si poteva tornare dal “D’Alcontres” con i tre punti
in tasca. Bisogna continuare su questa strada, perché alla lunga il lavoro,
lo spirito di abnegazione e, perché no, il bel gioco pagano sempre.

(==) Attilio Gregori
Anche il girone di C di serie C2 domenica ha avuto il suo Chilavert, il noto
portiere paraguaiano famoso per le sue attitudini realizzatrici ma anche per
il “caratteraccio”. Ebbene, in Frosinone-Lodigiani il portiere capitolino,
Attilio Gregari, ha stupito tutti realizzando un gol su punizione da 22 metri.
L’ex portiere di Verona e Bari, però, ha rovinato la sua giornata di
gloria riuscendo nell’impresa di farsi espellere per via di un battibecco col
collega avversario proprio al rientro negli spogliatoi, al termine del primo
tempo, e innescando così una maxi rissa. Per la cronaca, alla fine, la
Lodigiani ha perso 4-1.

(–) Pareggite
Se in tutta Italia si è in attesa del classico virus influenza, a Catanzaro
ne è stato isolato un ceppo dal nome “pareggiate”. Dopo il
settimo nulla di fatto stagionale su tredici incontri, la diagnosi è
presto fatta. Ma, nel mondo della serie C, le Aquile non solo le sole a detenere
questo primato in fatto di “x”, condividendolo con Reggiana, S.Alto
Adige e Vis Pesaro. C’è chi, tuttavia, sembra aver trovato un vaccino.
In serie B c’è, infatti, una squadra (il Livorno) che non riesce a pareggiare,
invece, da ben ventidue partite…


Dalla Gazzetta del Mezzogiorno contributo di Giuseppe
Mangialavori

Pasquale Marino sfida il Catanzaro
L’allenatore foggiano e le sue “motivazioni”, in un ambiente esaltato

Ecco come risponde Marino alle domande poste dal giornalista della Gazzetta
del Mezzogiorno Davide Grittani – “Non guardiamo alla classifica – esordisce
il mister rossonero – certo fa piacere essere lì, ma la strada è
ancora lunga. Per cui non ci facciamo illusioni, il gruppo tiene i piedi per
terra. A Catanzaro ci andiamo eccome – ironizza Marino – magari in autobus”.
Ad un attacco in forma, il più prolifico del girone, si contrappone una
difesa non proprio perfetta – “Allora devo credere che stiamo abituando
male il nostro pubblico Рreplica Marino Рperch̩ non credo sia il caso
di drammatizzare per un gol preso quasi allo scadere, e per giunta dopo una
gara dominata in lungo ed in largo. Tra l’altro, dopo avere preso il gol per
una prodezza di Romano, va detto per onestà che il Foggia s’è
trovato almeno altre due volte con un uomo (Costanzo, ndr) davanti al portiere
avversario. Sintomo che la fisionomia della squadra mi sembra ben delineata,
votata all’attacco ed al possesso palla. Poi considerate che non è semplicissimo
tenere quei ritmi per novanta minuti.” A chi gli paventa un caso De Zerbi,
il tecnico risponde:” De Zerbi ha perso qualche pallone perché ne
giocava tanti e si nota di più perché è sempre al centro
dell’azione. Per cui se va via qualche palla è perché ne ha giocate
o smistate almeno altre dieci”.- Come si può notare il morale del
tecnico insieme a quello dauno è caricato a mille. Dalla “stampa
pugliese” si evince chiara la sensazione di una sorta di presunzione di
invulnearabilità e di compattezza tra ambiente, squadra e società
con il Presidente Franco Patano che mostra gli artigli e con i suoi “stipendiati”
che gonfiano il petto con interviste rilasciate a più quotidiani, inneggianti
il ruolo da leader recitato dal Foggia. Dopo l’importante vittoria contro in
Brindisi di Boccolini, i satanelli sono convinti delle proprie possibilità.
Forse un po’ troppo a nostro avviso. Per il Catanzaro 2002/2003 domenica prossima
sarà un’ottima occasione per rinascere e ricucire così lo strappo
con i propri tifosi. Dellisanti ha già avuto modo di apprezzare il comportamento
dei propri “giovani” (Machado su tutti) e di esternare ai giornalisti
una forte voglia di …riprovarci. A domenica prossima la risposta. Convinti
che sarà una risposta all’altezza dell’avversario di turno, convinti
che l’apporto vitale del caldo pubblico giallorosso non mancherà, per
una rinascita ancora possibile e alla quale in molti ancora credono fortemente.

Autore

God

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