COLUMBUS DAY: La Regione Calabria alla parata di New York

Una delegazione del consiglio regionale della Calabria guidata dal vicepresidente Francesco Fortugno parteciperà, su invito della Columbus Citiziens Foundation, alla settimana di eventi dedicati alla cultura italiana ed italo-americana e alla sfilata dei 30 milioni di italo americani sulla Quinta Strada a Manhattan che si terrà il 10 ottobre nel nome di Cristoforo Colombo. New York ha, secondo dati ufficiali, la più alta concentrazione di americani di origine italiana e per un giorno (festa nazionale dal 1984) diventa la più grande città italiana fuori dell’Italia. Quest’anno il Grand Marshall della parata sarà il giudice italico della Corte Suprema degli Stati Uniti Antonin Scalia, il primo americano di origine italiana diventato membro dell’alto organismo della giustizia americana. A New York ”il carro del made in Calabria – ha affermato Fortugno – ricorderà una delle regioni più belle del profondo Sud dell’Italia come la Calabria”. Tra le iniziative della delegazione del consiglio regionale, particolarmente rilevante sarà, il 6 ottobre con inizio alle ore 18.30 nella sala Rainbow Room Cipriani al Rockefeller plaza, la premiazione (verrà assegnato il premio calabresi illustri giunto alla seconda edizione) del Governatore del West Virginia Joe Manchin III. Il premio calabresi illustri quest’anno ha per tema ”il dovere della memoria” mentre i temi della sessantunesima edizione del Columbus Day sono giustizia e diritti umani. E’ previsto il riconoscimento ”per avere con il loro impegno valorizzato l’immagine positiva della nostra regione negli States” per altre tre personalità di successo che si sono distinte nel mondo della cultura e dell’economia. E’ in programma per sabato 8 ottobre un incontro ufficiale tra la delegazione del Consiglio e il Governatore del West Virginia per organizzare la visita di Manchin in Calabria – invitato dal presidente Giuseppe Bova – e promuovere iniziative culturali fra le due realtà. Manchin III è nipote di calabresi originari di San Giovanni in Fiore, ma soprattutto profondo conoscitore della tragedia mineraria più grave (circa mille morti) per l’emigrazione italiana verificatasi a Monongah (villaggio minerario del West Virginia dove lavorò anche il nonno di Manchin) il 6 dicembre del 1907 e tornata agli onori della cronaca, dopo un secolo di silenzio, anche grazie al contributo di Manchin ed i morti commemorati dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a New York, il 14 novembre 2003, presso la sede del Consolato italiano. In quella tragedia persero la vita tantissimi meridionali, campani, molisani ed abruzzesi, e molti calabresi provenienti da San Giovanni in Fiore, Carifizzi, Falerna, Guardia Piemontese, Strangoli, Castrovillari, Caccuri, Gioiosa Ionica e San Nicola dell’Alto. La delegazione del Consiglio regionale prendera’ parte, venerdì 7, presso la Grand Central Station, alla cerimonia d’inaugurazione della mostra che mette a confronto le comuni radici fra l’Italia e gli Stati Uniti e dell’esposizione sulla storia della Corte Suprema alla presenza del giudice Scalia.
Emanuele Amoruso

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