Caro Presidente le scrivo…

La lettera di Rosario Spatafora, sindaco di Morcone, vicepresidente della Provincia di Benevento e tifosissimo giallorosso a Claudio Parente

Al Presidente dell’U.S. Catanzaro
Dott. Claudio Parente

Egregio Presidente,

sono un tifoso del Catanzaro, che, per una serie di vicissitudini della vita vive e lavora lontano dalla città dei tre colli. Non ho “interessi” legati a chicchessia, ho solo l’interesse a che la domenica (oggi il sabato), il Catanzaro possa centrare sempre la vittoria.

Da tifoso, a cui arrivano gli echi di una situazione difficile, sono preoccupato per il futuro della nostra squadra. Le sono grato per quello che ha fatto per la società prendendola per mano e conducendola al trionfo della promozione in serie B. Ci ha ridato orgoglio, passione e voglia di partecipare. Qualcuno la cominciava a paragonare al mitico presidente Ceravolo. A distanza di due anni la situazione è radicalmente cambiata. Archiviato il primo anno di B, dove per una serie di ragioni siamo arrivati ultimi, è arrivata l’occasione del riscatto: il ripescaggio. Avete iniziato bene, con l’ingaggio di un DS, che a dire degli addetti ai lavori, era persona competente e valida. Avete immaginato di pensare non solo al presente, ma anche al futuro con un “progetto” che in qualche anno avrebbe potuto anche darci soddisfazioni “più grandi”.

In queste ore si accavallano le voci più diverse, i tifosi non sanno più a quale “santo” votarsi; e dire che la squadra rispetto a quella dello scorso anno dimostra più attaccamento alla maglia e più compattezza di gruppo. Ma possiamo dirlo francamente il livello qualitativo è abbastanza basso e non bastevole per restare in serie B. Martino è sul punto di andarsene, Buso anche, Improta è pronto con Guerini.

Signor Presidente, qualsiasi allenatore con questi giocatori non potrà fare di meglio. Ma con questo gruppo e con gli acquisti giusti (di categoria), che comunque dovrà fare, la salvezza potrà essere centrata. Prenda in mano la situazione, parli direttamente con i tifosi che sono pronti a scendere al suo fianco per un rilancio della loro amata squadra. Dica chiaramente qual è la situazione e se per qualche motivo non dovessero esserci le risorse finanziarie, abbia il coraggio di traghettare la società in mani più danarose in quanto il calcio non è più solo questione di cuore. Molte delle cose dette saranno anche ripetitive, ma questo è il piccolo contributo che un tifoso che vive lontano può dare.

Mi restituisca la speranza di rivedere mio padre di settant’anni piangere di gioia, come in una giornata piovigginosa di maggio 2004.

Distinti saluti

Rosario Spatafora

Morcone 30/10/05

Autore

Massimiliano Raffaele

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