TORINO-CATANZARO 2-0: LA CRONACA

I giallorossi si vedono prima negare un rigore, poi subiscono l’iniziativa del Toro e cercano di difendersi per portare a casa il prezioso punto. Ma un colpo di testa di Brevi costringe i giallorossi alla resa.

TORINO – Si ferma a tre la striscia di vittorie del Catanzaro di Bruno Giordano, uscito sconfitto dalla Torino olimpica con il risultato di 2-0.
Una sconfitta che (in attesa dei match, comunque difficili se non proibitivi, che attendono lunedì Avellino e Cesena) non pregiudica comunque le possibilità in chiave play-out dei giallorossi, tenuti in corsa dai flop esterni di Albinoleffe e Ternana.
Peccato, perché i giallorossi sarebbero potuti uscire dal glorioso “Delle Alpi” con un bel punto in saccoccia, ma purtroppo il gol su calcio piazzato di Brevi, ha rovinato i piani di Giordano, dando anche un grosso dispiacere ai circa 1500 tifosi giallorosssi giunti in Piemonte dal capoluogo calabrese, ma anche dalle vicine Genova, Milano, Sanremo e Zurigo e dalla stessa Torino, dove ricordiamolo, c’è anche un club giallorosso.

Il mister trasteverino ha imperniato la sua squadra con un ordinato 4-4-2, che ha avuto come primo obiettivo quello di non prenderle. Il baby Urbano è stato dirottato al centro della difesa a far coppia con Lekè (ancora maiuscola prestazione per il colored ghanese, che si sta sempre più dimostrando un acquisto azzeccato da parte del duo Improta-Pavarese) al posto dello squalificato Ceccarelli, mentre al centro del campo Gissi si è ripreso il suo posto di interditore a fianco di Giannone.

Neanche il tempo di prendere posto sugli spalti che già si registrava un episodio alquanto dubbio, che quasi certamente avrebbe incanalato su binari diversi il match: Greco sfuggiva a Brevi che lo atterrava in area di rigore granata: il contatto c’è stato, ma non è apparso nettissimo, anche se siamo convinti che altri arbitri avrebbero concesso il penalty senza esitazioni.
Dopo questo episodio il Torino cercava di riversarsi nella tre quarti avversaria alla ricerca del vantaggio ma si trovava davanti il bunker giallorosso, che lasciava alla squadra di De Biasi (che con la vittoria ai danni delle Aquile ha probabilmente salvato la sua panchina) davvero pochi spazi per affondare, grazie soprattutto al prezioso lavoro oscuro operato a centrocampo da un monumentale Gissi, sempre più indispensabile alla causa giallorossa. Al 2’ il tiro di Doudou faceva solo il solletico a Belardi, mentre pochi secondi dopo il tiro di Stellone si perdeva a lato.
La vera occasione del primo tempo per i granata giungeva al 31’, quando Abbruscato svettava più in alto di tutti su un cross di Music e concludeva di poco a lato.
Primo tempo quindi senza particolari sussulti, chiuso tra gli assordanti fischi dei tifosi del Toro verso la loro squadra e verso mister De Biasi e con l’ammonizione del capitano granata Brevi (quasi 39 anni, ma ancora perno della difesa granata).

Nella ripresa il Torino aumentava l’intensità del suo pressing e attaccava a pieno organico fino a chiudere nella propria metà campo un Catanzaro, che non riusciva ad arginare più con la stessa facilità del primo tempo, gli attacchi di Abbruscato e compagni che sulla sinistra, grazie alle scorribande di Balestri e Music, trovavano gli sbocchi giusti per le teste di Stellone e Abbruscato.
Giordano richiamava in panchina Giannone per Miceli e un generoso ma stremato Ferrigno per rafforzare la difesa con Venturelli. La pressione del Toro non accennava a placarsi e al 76’ si concretizzava con l’incornata di capitan Brevi su pennellata di Rosina. Il Catanzaro non ci stava e una manciata di secondi dopo faceva venire i brividi al pubblico del “Delle Alpi”: Corona liberava al tiro Vanin che, defilato sulla sinistra, lascia partire un rasoterra sul quale Taibi era costretto a sventare di piede.
Intimorito dal break giallorosso De Biasi gettava in trincea il centrale Melara al posto di Rosina, suscitando i mugugni del pubblico di casa. Le Aquile tentavano il tutto per tutto gettandosi a capofitto in avanti, lasciando inevitabilmente delle immense praterie verso la porta di Belardi. I granata sfruttavano al meglio la situazione e a pochi minuti dal termine chiudevano i conti con Abbruscato, lesto ad anticipare di testa Belardi in uscita, su preciso cross del nuovo entrato Ferrarese. Nel finale Taibi si guadagnava il 7 in pagella con uno dei suoi plastici interventi su una sventola dal limite di Del Grosso.
Ma il Catanzaro ha dimostrato in questa partita di essere vivo, mettendo in difficoltà una squadra forte e indicata come una delle possibili tre che conquisteranno la promozione nella massima serie, quindi non dobbiamo mollare, i play-out sono ancora possibili, insomma in poche parole: SABATO PROSSIMO CONTRO IL VERONA TUTTI AL “CERAVOLO”!!!

Pier Santo Gallo

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Pier Santo Gallo

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