Dalla Curva

”Trasferta al limone”. I tifosi raccontano la loro trasferta in treno

Ore 19:30, dopo esserci riempiti gli zaini di leccornie produzione propria (pane e frittata, cotolette, sopressata provola e capicollo), ed esserci addobbati a festa con tanto di scarpette e cappellini giallorossi, ci
ritroviamo a Lamezia per il ritrovo di rito.

Diamo spazio come sempre ai tifosi e diamo loro voce con i coloriti racconti giallorossi.

L’arrivo e’ tutto un programma,il primo saluto viene gia’ bagnato con un sorso di vino rigorosamente rosso e custodito nella pratica bottiglia da 2 litri dell’acqua minerale.

Con me viaggiano il nipotone Saverio e Mauriziudru.
L’attesa passa piacevolmente,tra un saluto e un goccio di vino e senza che
il tempo ci porti la noia arriva il treno. La solita corsa verso le carrozze per accaparrarci i posti ed eccoci sul treno.
Che bello,ci aspettano 14 ore di cori e di canti,ma anche 14 ore lunghe e stancanti.

La stanchezza non si impadronisce della mia comitiva, almeno per il momento… con molta fortuna (qualcuno direbbe a culo) troviamo dei scomparti cuccette. Il viaggio scorre tranquillo tra uno sfottò ed un canto ad ogni stazione, specie all’inizio quando il treno passa da “Paola”.
Per ingannare l’attesa si fanno le solite passeggiatine nei corridoi per salutare gli amici e vedere come si sono sistemati. Ed e’ in questi frangenti che vorresti avere la cosiddetta spugna al posto del fegato, altrimenti dovresti avere meno amici.
La visita più piacevole e’ naturalmente nello scomparto occupato dalle
tifose più famose del Catanzaro, Monica, Alaskina ed Ilenia, accompagnate da
un pimpante Salvatore. Poverine tutte sedute in dei comuni sedili, con nemmeno la possibilità di stendere le gambe e naturalmente saputa la notizia del mio alloggio con
cuccette non vi dico i commenti.

Il viaggio continua, nella notte si cerca di risparmiare le energie ed il sonno si impadronisce della maggior parte dei trecento e più giallorossi, anche se nessuno riuscirà a dormire per più di due ore consecutive.

Si arriva a Torino e lo stupore generale sale alla vista del mastodontico palazzetto per le olimpiadi. Al nostro arrivo intorno le 11 ci attendono tre autobus di linea e
naturalmente la polizia.
Ci scortano a tutta velocità verso il Delle Alpi (forse un pò troppa velocità, i torpedoni non frenavano neanche alle curve e le dolci raccomandazioni nei confronti degli autisti si sprecavano).

Arriviamo al Delle Alpi, la domanda che tutti si chiedono e’… “e mo chi facimu…..?”


All’inizio della partita manca ancora tantissimo e i molti decidono di
allontanarsi verso la vicina area con tanto di bar negozi ed un centro commerciale.
Troviamo anche il tempo per fare compere e per corteggiare le torinesi.
Molto composto e civile e’ il nostro comportamento, ed i locali ci osservavano con curiosità, anche per capire a quale fede appartenessero i colori giallorossi che noi orgogliosamente sfoggiavamo.

Naturalmente non poteva mancare l’acquisto di un pallone che ci e’ servito per mostrare le nostre doti atletiche d’avanti ad un tempio del calcio come il Delle Alpi.

Intorno le 13.00 arrivano i primi giallorossi emigranti. Assisto a scene molto belle, con gente quasi in lacrime alla vista di noi provenienti da Catanzaro. Si aprono i cancelli si prende posto nel settore e si attende l’inizio della gara.

…finisce la partita.. Un po’ di delusione ed i soliti commenti,ma tutto quasi sembra passare in secondo piano, si inneggia al Catanzaro ed ai nostri colori allo stesso modo di sempre e con orgoglio e fierezza da dentro i bus che ci riportano in stazione si sventolano sciarpe e bandiere.
Arriviamo in stazione e non possono mancare i roboanti cori amplificati dalle cupole della struttura ferroviaria.
Si fanno un po’ di provviste, acqua, caffè, panini e sigarette.
Si riparte, i posti sono quelli di prima per non creare confusione, quindi, con molta fortuna mi ritrovo nella medesima cuccetta.

Il viaggio di ritorno risulta molto più tranquillo, la stanchezza si impadronisce della quasi totalità della carovana giallorossa…

Sono le tre in punto.. Il mio sonno viene turbato dal gran caldo, ma la cosa
di maggior disagio era il mal’odore che ormai si era impadronito del piccolo
scomparto. I nostri piedi stanchi avevano bisogno di liberarsi della prigione delle calzature, ma inevitabilmente una nube quasi tossica e irrespirabile aveva invaso l’intero ambiente.
L’unica scappatoia il corridoio e dopo una breve attesa arriva la salvezza… Un limone che stava per essere gustato da un tifoso nottambulo.
Le bucce del prelibato agrume sono state sparse e spremute in ogni angolo della cuccetta.. Rendendo l’ambiente profumato.
Non finiro’mai di ringraziare Giuseppe, il tifoso del limone !
Giungiamo a Lamezia, stanchi, (figuriamoci chi non era nelle cuccette) ma
contenti… e convinti che il nostro amore verso questi colori rimarrà sempre
più forte di qualsiasi sconfitta.

Stefano_Tipsy Sostenitore giallorosso che scrive sul Forum di US Catanzaro.net

Autore

Davide Pane

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