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IL FUTURO DEL CATANZARO? PARENTE E POGGI

L’editoriale di Francesco Ceniti

Diciamo la nostra? Sì, a costo di passare per il “solito sito”. Il futuro del Catanzaro ha una certezza: la retrocessione in C1 che molto probabilmente sarà aritmetica già da sabato. Per il resto tutto è nebuloso. Nulla di nuovo. E’ da due anni che sulle vicende societarie si capisce davvero poco. Mentre la squadra continuava a perdere in campo, molti hanno perso la faccia. Adesso, mentre va in scena una silenzio stampa che ha dell’incredibile (è proprio vero: al peggio non c’è mai fine) e alcuni consiglieri si dimettono con un tempismo sospetto, scopriamo dalla stampa ben informata che la società giallorossa sarebbe zavorrata da debiti consistenti. Forse vicini ai 4 milioni di euro. Ora, siccome il bilancio approvato lo scorso giugno era addirittura in attivo, ci siamo sicuramente persi qualcosa nel corso di questa stagione. Forse abbiamo ingaggiato Ronaldinho per poi lasciarlo in prestito un anno al Barcellona? Oppure abbiamo a libro paga Totti e Kakà? Insomma, fateci capire perché di campioni il prato del Ceravolo avrebbe urgente bisogno. Se non fosse così c’è qualcosa che non quadra. Anche perché di fronte ai continui schiaffi in faccia subiti dal Catanzaro nelle ultime due stagioni (che bello essere la squadra materasso…) ci hanno sempre risposto “Sì, però i conto sono a posto…”.

Poveri illusi, noi che chiedevamo una società in grado di affrontare economicamente la serie B, di puntare a traguardi prestigiosi e regalare emozioni vere. Qualcuno in questi due anni ha cercato di comprare il Catanzaro, ma per qualche motivo la trattativa non è decollata. E anche lo scorso gennaio, l’avvento della montagna Colao ha partorito un topolino. Del resto è già un passo in avanti: siamo passati dal mister tre per cento a mister undici. Siamo più di prima nel tunnel, nonostante qualcuno continui a prospettarci cambi di proprietà. La verità è una sola: la maggioranza del Catanzaro è sempre la stessa da molti anni. C’è stato, a dire il vero, un restyling attuato senza molte spiegazioni: dalla Medical alla Sinergica. E adesso, tra silenzi imbarazzanti e imbarazzate parole, c’è chi continua a ciurlare nel manico proponendo candidati come se fosse in gioco il Colle nella città dei tre Colli.

Signori miei, c’è poco da scherzare. Ci sono oneri e onori. Parente e Poggi (i mister Sinergica) hanno una responsabilità precisa: devono iscrivere la squadra in C1, risanando (se ci sono) tutti i debiti ora in bilancio. Se volevano cedere dovevano farlo in tempi meno sospetti e quando si poteva (e si doveva) cercare di preservare la serie B. Tocca a P&P andare avanti e se non ne hanno più voglia gli spetta lo stesso l’ultimo compito prima di consegnare la società nelle mani del futuro sindaco: evitare un fallimento che potrebbe far male anche ai due imprenditori. Poi si può parlare di futuro. A settembre questi stessi signori hanno tirato dritto contro ogni logica. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Hanno sempre dichiarato di agire per il bene del Catanzaro. Lo dimostrino adesso. Ripetiamo: non ci sono altre soluzioni. A malincuore abbiamo capito che i vari Speziali, Noto e compagnia bella non vogliono regalare ai propri figli le emozioni che loro hanno provato da ragazzi (o non andavate allo stadio quando eravamo in A?). E allora non ci resta che Parente e Poggi. Gestite la C1. In fondo lo avete già fatto. Oppure c’è qualcosa che non va? Vuoi vedere che la colpa è nostra, del “solito sito” che anche questa volta strumentalizza sulla pelle del Catanzaro.

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Redazione

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