Avversario di turno

Emergenza difesa per un Cesena col fiatone

I romagnoli, a caccia dei play-off, non vincono in casa da tre mesi

ROMA – Con l’arrivo della primavera il Cesena si
è sciolto come neve al sole. Una splendida stagione vissuta interamente
(a parte le primissime giornate) tra le prime 6 posizioni della classifica.
Quelle posizioni utili per giocare i play-off e per sognare. Adesso,
però, il rischio è che i romagnoli escano dal giro che conta
proprio davanti allo striscione del traguardo.

QUANTI PROBLEMI – Sarebbe il dazio da pagare alla sfortuna che ha
privato Castori nelle ultime settimane di tutti i suoi uomini in difesa. Ha
pesato anche l’assenza di Pestrin nelle ultime
due gare, dopo l’espulsione di Brescia. Senza la sua mente, il Cesena non
è riuscito a supplire con le idee ad un’evidente carenza di fiato.
I numeri sono implacabili. Il Cesena ha racimolato solo tre punti nelle ultime
sette partite. Non vince in casa da febbraio: uno stentato 2-1 alla Cremonese.
Ha subito 12 gol nelle ultime quattro gare, riuscendo in una doppia impresa
negativa: perdere contro il Brescia di Zeman (record
in comproprietà con il Catanzaro) e farsi rimontare, perdendo, 2 gol di
vantaggio dal Pescara, subendone altrettanti nei minuti di recupero.

SPERANZE PLAY-OFF – In queste ultime tre partite le speranza sono
comunque intatte. Con il Brescia in caduta libera, le avversarie più
quotate sembrano Modena e Arezzo. Proprio lo scontro diretto con i toscani
sarà decisivo, fermo restando che il Cesena dovrà vincere le due
residue partite casalinghe contro Catanzaro e Verona. Il lavoro di Castori non
è comunque in discussione visti gli splendidi risultati ottenuti. Tra un
mese, all’inizio dei play-off, il Cesena potrebbe ritrovare uomini ed
energie per dire la sua. Il problema è raggiungerli.

IL RIENTRO DEL FARO – Esaurita la squalifica, i romagnoli ritrovano il
perno del centrocampo. Rientra, infatti, Manolo Pestrin,
fondamentale nella costruzione delle geometrie bianco-nere come rampa di lancio
per i due attaccanti esterni Bracaletti e Ferreira Pinto. Contro il Catanzaro il giovane umbro, autore di un
gol contro il Pescara, sarà confermato in attacco al posto di Papa Waigo, con Bernacci punta
centrale. A centrocampo si ricompone il trio titolare Ciaramitaro-Pestrin-Salvetti.
In difesa, invece, ancora assente Ficagna e
squalificato Zaninelli, rientrerà Biserni a destra con Morabito a
sinistra. Al centro, al fianco di Rea, ballottaggio Bova-Mengoni
con il secondo favorito.

IL CAPPOTTO DELL’ANDATA –
Difficilmente il Catanzaro
riuscirà a vendicare la sonora batosta subita all’andata al
“Ceravolo”. Un primo tempo indecente
degli uomini di Guerini fu decisivo. Ficagna e Mengoni stesero i
giallo-rossi, aprendo praterie nella ripresa per i contropiede di Ferreira Pinto (doppietta). Inutili i gol di Russo e Corona. Il
centravanti giallo-rosso, peraltro, non ci sarà per squalifica e non
potrà guidare la squadra nella caccia ad un successo che, al “Manuzzi”, manca dalla stagione ’77-78: 0-1 gol
di Rossi. Nel computo complessivo degli undici precedenti, il Cesena ha perso
in un’altra occasione (gol di Aristei nel
campionato ’68-69), vincendo 6 volte e pareggiando 3.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) – Turci; Biserni, Rea, Mengoni (Bova), Morabito; Ciaramitaro, Pestrin, Salvetti; Bracaletti, Bernacci, Ferreira Pinto. All.: Castori.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

 

Autore

Redazione

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