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Il calcio quello vero. I ”presidenti” ed i loro progetti sbugiardati

Al diavolo i dirigenti, al diavolo le ipocrisie dei sorrisi facili e dei proclami. Al diavolo i lecchini, al diavolo gli avvoltoi costretti ad annichilire il proprio amore sincero dinanzi la forza degli interessi economici. Al diavolo i “sistemisti di Moggi” e quei calciatori e dirigenti che violano le regole della sportività.
Al diavolo coloro che utilizzano i tifosi, i Clubs, gli ULTRAS, come effimero velo per nascondere i propri errori e la propria cupidigia

Signori ecco la vera anima del calcio:
I TIFOSI

Abbiamo parlato diverse volte dei ragazzi in giallorosso (ULTRAS, CLUBS, Semplici tifosi), che anche da retrocessi hanno seguito il Catanzaro in casa e fuori.
Hanno macinato chilometri pur sapendo di dover assistere all’ennesime figure da perdenti, quelle cui ci hanno purtroppo abituato i “signori sinergici”, proprietari della maggioranza delle azioni giallorosse.

Sono i tifosi del Catanzaro gli unici vincitori di questo campionato sportivo di B.
I tifosi che anche a Cesena ed a Bologna, dopo chilometri e chilometri, abbandonano gli spalti per protestare civilmente.
Sono quelli che a Dicembre e poco tempo addietro hanno inscenato una civile protesta sotto la sede. Sono coloro che credono nel loro amore per il Catanzaro malgrado ci sia qualche individuo che usa questi sentimenti sinceri per il raggiungimento dei propri fini personali legati a poltrone di comando.

In questo mondo di falsità e di negazione dell’evidente, in cui si riesce a giustificare un’atto antisportivo, solo perché sono trascorsi i termini per giudicarlo (e grazie a chi sono trascorsi questi termini?), c’e’ anche gente che compie atti di immenso amore sportivo. Parliamo di un pugno di tifosi per esempio quelli del Savona (CND girone A).

Un esempio di amore per i propri colori:
–Fine 2005: Il campionato di CND per il Savona inizia con mille problemi.
Scoppia la grana dello stadio; il Sindaco reggente non firma la liberatoria e lo stadio rimarrà chiuso tutto l’anno I tifosi migrano nei campi della provincia.
Il Presidente liquida alcuni calciatori perché non può onorare i rispettivi salari, ma poi si scopre che lo stessa società è intestata ad un pensionato nullatenente, e come tale i dirigenti fanno presto a lavarsi le mani dai costi gestionali.
–Marzo 2006: la società va avanti e riesce a trattenere i giocatori solo grazie all’impegno di alcuni privati ed alle collette dei tifosi che pagano le trasferte della squadra con soldi sborsati di tasca loro, fornendo qualche rimborso ai giocatori che abitano fuori Savona. Alcuni sono ospitati personalmente da tifosi ed amici, sia nel vitto sia nell’alloggio. L’ambiente si compatta e la squadra da segni di risveglio, arriva una bella serie di risultati positivi inattesi. I tifosi in oltre 250 a Giaveno spingono la loro squadra ai play-out vincendo uno spareggio ai rigori.
Ai Play-out il Savona retrocede in Eccellenza perdendo fuori casa, tra gli applausi della tifoseria che invade pacificamente il campo ospite e consola i propri calciatori mortificati dall’inutile sequela di sacrifici compiuti.

Questi sono i sentimenti del calcio; e non hanno nulla a che spartire con le “lordure” dei potenti. Un plauso anche ai calciatori di queste categorie dimenticate dai media nazionali.

Torniamo brevemente a noi per delineare il sunto degli inattesi effetti del progetto Parente


54 punti condensati in tanti sorrisi ed apparizioni televisive beffardamente “tranquillizzanti”, anche dinanzi l’evidente fallimento

–Mancanza di chiarezza/programmazione: lo dicono i risultati e la quantità di persone che si sono susseguite in questa sarabanda di insuccessi e fallimenti. Ad oggi nessun programma per il 2006/2007, e debiti denunciati anche dall’ex Presidente Colao che da oltre 30.000 Euro di attivo si chiede come siano arrivati ad oltre tre milioni di Euro di passivo.

–Mancato rispetto delle promesse di Agosto fatte da questa attuale maggioranza proprietaria delle Aquile. Allora furono elargiti a pieni sorrisi, promesse di un campionato tranquillo ben migliore del precedente ed anche qualche piccola soddisfazione in più (forse si riferivano ai 2 punti in più conquistati, 28 invece di 26?)

–Ripetizione quasi diabolica degli errori avvenuti nella distruzione sistematica di quanto di buono si stava prospettando. Partendo dallo smantellamento della squadra vittoriosa in C1 compresi preparatore atletico, DS (Lo Giudice), massaggiatore ed allenatore delle giovanili; per finire alla disgregazione del solido e combattivo gruppo che si era formato dopo la vittoria sul Crotone in 8 contro 11 (unico barlume di luce in questi due anni di buio pesto). Quell’abbraccio collettivo a mister Buso dopo il gol di Corona mi aveva personalmente dato l’impressione di un manipolo pronto a tutto per salvare la categoria, seppur non tecnicamente di livello eccelso

Il resoconto amaro e triste dei numeri:

–Retrocessi da mesi; Ultimi sul campo per due anni di seguito; sembra che da due anni il campionato del Catanzaro sia “finito” già da Dicembre (Come riportato in tempi più propizi Il nostro campionato sembra purtroppo cominci da Marzo a Giugno, e tutto questo grazie a chi?…non certo ai tifosi !)

18 punti di distacco dai play-out salvezza, (con 21 di distacco dalla salvezza diretta). Quella zona tranquilla tanto spavaldamente venduta con sorrisi rabbonitoti da agosto 2005; e mai di fatto raggiunta. Quella zona promessa con tanto di tranquillità da Parente e Poggi in Estate.

–84 partite di B (24 mesi) senza dignità sportiva, se non per qualche singolo episodio accaduto proprio per dimostrare alla società che si stava sbagliando (Catanzaro-Crotone 1-0 terminata in 8 contro 11 e l’abbraccio dei calciatori a Buso)

5 differenti responsabili dell’area tecnica tra DG e Ds, un risultato che abominevolmente fotografa la programmazione deficitaria
–circa 80 calciatori tesserati fino ad ora
–54(26+28) punti raccolti in 84 (42+42) gare disputate in B, (media di 0,64 punti a gara )
— l’abominevole cifra di 145 (82+63) reti subite e 66 (40+26) reti realizzate. Nel 2005/2006 28 sconfitte di cui 11 in casa…

— 7 (sette) allenatori in 2 anni; il resoconto :

BRAGLIA 4 Punti in 5 partite con 3 in casa e 2 fuori, media 0,80
Da CZ-Bari 2-1 a CZ-Crotone 2-2. Presidente Claudio Parente
CAGNI 17 Punti in 20 partite con 10 in casa e 10 fuori, media 0,85.
Da Albinoleffe_CZ 1-1 a CZ-Ascoli 2-3. Presidente Claudio Parente
BOLCHI 5 Punti in 17 partite con 8 in casa e 9 fuori, media 0,294 .
Da Crotone-CZ 3-0 a Ternana-CZ 3-2. Presidente Claudio Parente
BUSO 8 Punti in 13 partite con 6 in casa e 7 fuori, media 0,615 .
Da CZ-Vicenza=1-1 ad AlbinoLeffe-CZ= 0-0. Presidente Claudio Parente
GUERINI 4 punti in 11 partite con 6 in casa e 5 fuori, media 0,3 . Da CZ-Ternana= 0-1 ad oggi con Avellino-CZ 2-0. Proprietari Parente e Poggi
GIORDANO
Il migliore di tutti, almeno al principio…
CITTADINO
Un Uomo di sport che tutti a Catanzaro rispettano, almeno ha fatto esordire in B qualche ragazzo che potra tornarci utile in futuro.
Per entrambi e’ inutile citare i numeri; sarebbe ingeneroso, entrambi sono incolpevoli dello scempio che ormai era in una fase di “politica” maturazione avanzata. Troppo pesante il fardello del fallimento gestionale societario per addossare a loro qualche colpa.

Nel rispetto delle opinioni di tutti i tifosi, chi e’ stato complice (seppure involontario) di questo scempio, oggi ci eviti paternali e scusanti che sanno di beffa oltre al danno subito.
Noi ci siamo mossi per tempo, abbiamo fatto civilmente tutto il possibile e purtroppo per tutti noi non e’ servito a nulla dinanzi la diabiolica perseveranza di chi ha il potere.
Comprendiamo i diversi modi di reagire ai 54 punti in 84 gare di B e non “ne vogliamo a nessuno”; auguriamo di cuore a tutti, un pronto riscatto societario prima che sportivo.

Forza sempre il nostro amato US Catanzaro 1929

D.P.

P.S:
–Un solidale ed affettuoso saluto va ai tifosi sportivi che oggi si sentono umiliti dai fatti che stanno maturando; in primis ai tifosi Juventini. Per finire ai tifosi Genoani, Napoletani, Anconetani, Veneziani, Cosentini e tutti coloro che hanno visto fallire il proprio vessillo soffrendo per esso; ora che paghino equamente anche le altre societa’ colpevoli laddove si accertino i fatti antisportivi. Che giustizia sia fatta senza guardare in faccia nessuno.
–Un grazie ai Crotonesi per il bel gesto nel ricordare Nicola.
–Per le news da SV grazie a Fabio Astengo

Autore

Davide Pane

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