Rassegna stampa

Ascoli spinge lontano il Catanzaro

Il mediano giallorosso:«Sono fumante di rabbia!»

CATANZARO — Dalle 16.30 di ieri, dopo che la Commissione sull’agibilità
del Ceravolo ha confermato la capienza di 15 mila posti, è partita la
prevendita dei biglietti per l’andata dei playoff in programma domenica
tra Catanzaro e Nocerina. I tagliandi a disposizionedei tifosi campani sono
passati dalle iniziali 850 alle 1.500 unità. Bisognerà vedere
se da Nocera Inferiore ne giungeranno così tanti, anche per le perduranti
difficoltà frapposte dai concessionari delle autolinee. In ogni caso,
la disponibilità è decisamente congrua, come recita il relativo
regolamento, per i tifosi da ospitare, a differenza dei 500 biglietti messi
a disposizione dalla società campana per la gara di Nocera.
A questo proposito, è sempre più concreta la possibilità
del ritorno su un campo neutro, come si teme nello stesso centro campano, dove
la Commissione di vigilanza non si è riunita nemmeno per dare l’autorizzazione
per i 6 mila posti concordati con la Lega.
Il Catanzaro, da parte sua, s’accinge ad affrontare i playoff senza ricorrere
a ritiri anticipati e cerca di estraniarsi dai preparativi dei tifosi, curando
la rifinitura della preparazione. Ieri, il tecnico Dellisanti ha effettuato
le prove generali, per uno schieramento che non dovrebbe distaccarsi da quello
standard, impostato sul quadrilatero difensivo costituito da Milone, Ciardiello,
Pastore e Corazzini, a protezione di Gentili; con Toledo, Alfieri, Ascoli e
Ferrigno a centrocampo; in avanti, Moscelli e Falco. Tutti i giallorossi sono
determinati a vincere i playoff, ma tre reduci di quelli precedenti ( Milone,
Ascoli e Gentili) lo sono molto di più.
« Se Milone e Gentili sono caricati al massimo — esordisce Nicola
Ascoli — io sono addirittura fumante di rabbia. Il solo pensiero di quella
finale col Sora di due anni fa, mi fa andare in bestia e mi provoca un’indescrivibile
voglia di rivincita » . Poi, il centrocampista, utilizzato in quella stagione
centrale di difesa da Cuttone, si spiega meglio: « All’epoca sono
stato individuato come la principale causadi quel maledetto pari del Sora. C’eravamo
io e Salvatore Alfieri ed aspettavamo che Di Dio ci avvertisse della sua uscita.
Invece, il portiere rimase bloccato e noi facemmo fatalmente rimbalzare in area
una palla che andava spazzata. Ma non finì lì, perché quella
maledetta incertezza, sia pur compiuta con la compartecipazione dei compagni
e che ci costò la partita, non mi fu perdonata per diverso tempo dai
tifosi inferociti. Li capii, perché la loro rabbia era anche la mia,
ma non ci potevo far niente. Ormai, quanto era successo non poteva essere restituito.
Però, quell’episodio mi ha avvelenato ed ora ho l’occasione di sanare
una ferita che ancora brucia. Solo superando questi playoff, potrò cancellare
il passato » .
Nicola Ascoli, comunque, ha ampiamente riscattato quell’infortunio con
un comportamento sin qui ineccepibile. Indipendentemente da quell’episodio,
già due anni fa s’era fatto apprezzare nel delicato ruolo di difensore,
svolto con incredibile perizia, nonostante la giovanissima età. L’anno
scorso è stato un perno inamovibile e, quest’anno, è risultato,
insieme a Gentili e Corazzini, il titolare con più presenze ed anche
con maggiore continuità di rendimento.
L’arrivo della Nocerina non significa quasi nulla per l’ex Ciardiello, mentre
comporta brutti ricordi perl’allenatore FrancoDellisanti. « A Nocera —
esordisce il tecnico giallorosso — ho trascorso i giorni peggiori della
mia carriera. Mi trovai coinvolto (era la stagione 2001- 2002, ndr), senza colpe,
in una spirale di polemiche. Mi son piovute tante accuse, quand’ero invece la
prima vittima. Quando arrivai, concordai un piano di rafforzamento e mi assicurarono
che mi avrebbero accontentato.
Invece, non rispettarono nemmeno una mezza promessa, abbandonandomi alla contestazione.
A fronte di tutto questo, non sono uomo che cerca rivincite. Nei confronti di
quell’ambiente, nutro solo tanta indifferenza » .

Salvatore Blasco – Gazzetta dello Sport


LA VIGILIA / Dellisanti spegne il telefonino

CATANZARO — (f. b.) Franco Dellisanti si scusa ma, per la prima volta,
spegne il telefonino: « Ho bisogno di isolarmi. Voglio anch’io dare il
meglio e per farlo mi serve la migliore concentrazione » .
I giallorossi, da parte loro, non stanno ricorrendo ad alcuna misura per isolarsi
dalla grande, seppure misurata, pressione dei tifosi. « Non vedo perché
dovremmo comportarci diversamente dal solito — riferisce il capitano Marco
Ciardiello — : Catanzaro, infatti, è una piazza calda ma non asfissiante.
La storia e la tradizione s’avvertono proprio nei momenti importanti come questi,
in cui tutti s’impegnano a rispettare i ruoli. Poi, penso che la concentrazione
è del tutto personale. Se qualcuno di noi avesse particolarmente bisogno
d’isolarsi, lo potrebbe fare senza problema » .
Per quanto riguarda la prevendita dei biglietti, tutto tranquillo. I tifosi,
entro questa sera, hanno il diritto di esercitare la prelazione all’acquisto,
esibendo il tagliando dell’ultima gara di campionato e, inoltre, la possibilità
di prenotare con 3 euro un biglietto per la gara di ritorno.

Autore

God

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