Rassegna stampa

Buffoni: «Ci siamo preparati bene e non sfigureremo, ma guai a far calcoli»

«Lazzaro non è un caso, non l’ho convocato a Catanzaro soltanto per non rischiarlo»

NOCERA INFERIORE – A distanza di 25 anni (18 giugno 1978: spareggio col Catania per la promozione in serie B, finito nel migliore dei modi) la Nocerina cerca nello stesso stadio di Catanzaro un risultato utile (vittoria o pareggio) per poter guardare alla gara di ritorno della semifinale playoff con maggiore tranquillità. A differenza di quanto avvenne nel 1978, stavolta gli sportivi catanzaresi non potranno tifare Nocerina, nonostante l’amicizia esistente tuttora tra le due fazioni. Ma la squadra di Adriano Buffoni (subentrato a Ezio Capuano alla 26a giornata di campionato, dopo un interregno di una giornata di Tudisco, totalizzando 11 punti) al Ceravolo non sarà di certo priva del necessario incitamento dei propri tifosi. Si prevede che saranno oltre 1.500, anche se alle ore 18 di ieri sera i biglietti venduti superavano di poco il migliaio. La Lega, grazie all’aumento della capienza dello stadio calabrese decisa dalle autorità competenti locali, ha assegnato alla Nocerina appunto 1.500 tagliandi, al prezzo unico di 8 euro. Secondo uno dei capi tifosi rossoneri, Stefano Verticale, più che con i pullman (appena 5 o 6 quelli organizzati) la tifoseria nocerina si sposterà essenzialmente con le auto. Per non pochi di loro (quelli che hanno la casa al mare sulla costa calabra, e sono molti a Nocera, unitamente quelli ospitati da famiglie catanzaresi in cambio dell’ospitalità ricevuta nelle partite svoltesi nel tempo al San Francesco) l’esodo è iniziato già ieri sera.
In tutti questi giorni, l’ex allenatore nocerino Dellisanti non ha risparmiato bordate all’ambiente nocerino, come riferiamo a parte. Buffoni, però, ha saputo tenere la squadra serena. «Ognuno ha il suo modo di lavorare e preparare certe partite — ha detto a più riprese il tecnico veneto — . A me non piace fa polemiche. Forse Dellisanti, che non conosco, intende caricare così la propria squadra. A me, invece, piace tener tranquilla la squadra, in modo da badare solo a lavorare. Per questo ho imposto alla squadra il silenzio nella settimana che ha preceduto l’incontro di Catanzaro, mettendomi io a disposizione della stampa: i giocatori si ripresenteranno davanti ai taccuini dopo la partita di andata» . E sotto questo aspetto, sembra che sia riuscito nell’intento, anche grazie al ritiro in atto da giovedì. Ma, secondoBuffoni, questa Nocerina priva di Lazzaro può farcela contro il Catanzaro? «Come per Belmonte, anche per Lazzaro mi pare che si sia fatto un caso giornalistico: il primo sta benissimo ed il secondono non l’ho convocato solo per non rischiarlo in questo momento. Del resto i ragazzi che ho convocato mi danno tutti la massima garanziae vedrete che non sfigureranno in quanto stanno tutti bene fisicamente ed hanno portato avanti una preparazione adeguata» .
Sul piano psicologico, quanto inciderà l’avere dalla propria parte due risultati su tre? «Non molto e sarebbe un errore fare questi calcoli. Giocheremo comunque per fare risultato pieno: resta da vedere se il Catanzaro ce lo consentirà». E sull’inquadratura che scenderà in campo al Ceravolo può anticipare qualche orientamento, visto che ha convocato 22 elementi per questa trasferta? In difesa preferirà D’Angelo a Mengo? E, a centrocampo, Piemonte sarà preferito a Toscano e a Chietti? Con ironia, l’allenatore nocerino conclude: «Posso dire solo che affronteremo il Catanzaro in undici e con altri sette giocatori in panchina» . Più ermetico di così…

Biagio Franza – Gazzetta dello Sport (Campania)

Autore

God

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