Rassegna stampa

Il ritorno ad Avellino?

Il presidente del Catanzaro ha chiesto alla Lega di non giocare a Nocera

Il presidente del Catanzaro ha chiesto alla Lega di non giocare a Nocera

Il ritorno ad Avellino?
Macalli rimanda la decisione a polizia e prefetture

CATANZARO ­ Si potrebbe giocare ad Avellino. Con tutta probabilità,
lo stadio che ospiterà la gara di ritorno della semifinale play off non
sarà il “San Francesco”. Le condizioni dell’impianto sportivo
di Nocera non sembrano assicurare un’ideale salvaguardia dell’ordine pubblico.
Seri sono i dubbi in merito alla reale capienza ed agibilità della struttura.
Lo stadio molosso dovrebbe poter contenere circa 6000 spettatori, con 500 tagliandi
che sarebbero riservati ai tifosi ospiti. Un numero eccessivamente esiguo per
quelle che sono le richieste che arrivano dal capoluogo calabrese. Sembra, inoltre,
che alcuni settori dello stadio non soddisfino tutte le norme di sicurezza in
materia. L’ipotesi più accreditata è quella che prevede la disputa
dell’incontro, valevole per l’accesso alla finale promozione, al “Partenio”
di Avellino. La società campana giocherà, com’è nelle previsioni,
tutte le carte a disposizione per fare in modo che il match si disputi al “San
Francesco d’Assisi”.
Il Catanzaro è pronto ad approfittare della situazione. Dopo il deludente
pareggio di due giorni fa, giocare la gara di ritorno su un campo neutro darebbe
a Ciardiello e compagni una marcia in più per strappare la vittoria ai
rossoneri. I campani non potranno, quindi, usufruire del vantaggio dato dal
fattore campo. La società precisa in un comunicato stampa: “A margine
di una riunione tenutasi a Coverciano sulle normative per l’ammissione al campionato
della stagione 2003-04, il presidente Parente ha incontrato il presidente della
Lega di serie C Mario Macalli al quale ha riferito delle numerosissime richieste
di sostenitori giallorossi per assistere al ritorno di Nocera”. Nella nota
si sottolinea anche come, “il presidente Macalli, al corrente della situazione
di agibilità in cui si trova l’impianto di Nocera Inferiore, ha rimandato
ogni decisione a quelle che saranno le determinazioni degli organi di vigilanza,
soprattutto in termini di sicurezza e di ordine pubblico. Pertanto, per un eventuale
spostamento della sede di Nocerina-Catanzaro, molto dipenderà da quelle
che saranno le valutazioni degli organi di polizia e delle prefetture di Catanzaro
e Salerno”.
Dopo il successo della spedizione del sodalizio giallorosso nella sede della
Lega, adesso i tifosi dovranno dimostrare quanto sia importante il loro apporto
alla squadra. Gli oltre 12.000 spettatori, che hanno assiepato gli spalti del
“Ceravolo” domenica scorsa, sono rimasti pressoché ammutoliti
al termine della partita d’andata. Una reazione forse dettata dai tanti fallimenti
succedutisi nell’ultimo decennio. Arrivati a questo punto, però, bisogna
crederci. La C1 rimane, nonostante tutto, a portata di mano. Gli stessi tifosi,
che non hanno abbandonato i giocatori mentre questi si trovavano vicino al baratro
dei play out, non possono ora che sperare in una promozione distante solamente
tre partite. Gli uomini di Dellisanti riprenderanno gli allenamenti in vista
della gara con la Nocerina nella giornata di oggi.
GIUDICE SPORTIVO. In merito alle gare d’andata dei play off di C2, il giudice
non ha squalificato alcun giocatore, ma ha comminato l’ammenda di 1.000 euro
all’Acireale, 250 al Brindisi, al Catanzaro e alla Nocerina.

Enrico Foresta – Il Quotidiano


Buffoni: «La mia squadra non fa il catenaccio»
Solo 600 biglietti per i tifosi giallorossi?

NOCERA INFERIORE ­ Ha letto di tutto, Adriano Buffoni, dopo il pari colto
con la sua Nocerina a Catanzaro. Un pari che apre ai rossoneri le porte alla
doppia finale, una soddisfazione che però non cancella le critiche che
il tecnico di Vittorio Veneto si è attirato per il modo con cui è
maturato il pareggio. Buffoni respinge ogni addebito ai mittenti e, anzi, sviscera
numeri che ribaltano il concetto di una Nocerina “catenacciara” e
votata “all’anticalcio”: «Il mio vice, Pedrazzini – ecco la
rivelazione – ha cronometrato il possesso palla delle due squadre. E sapete
qual è stato il risultato? Ventotto minuti ciascuno, con una differenza
di pochi secondi a nostro favore. E questo sarebbe catenaccio? In ogni caso
la polemica non mi interessa, accetto il verdetto del campo anche se ho da recriminare
sul risultato».
Altro che catenaccio. Buffoni attacca, mantiene possesso palla e affonda i colpi
con l’unica arma della quale dispone: quella dell’esito finale. E le cifre sono
dalla parte dei molossi: «Una traversa l’ha colpita il Catanzaro e una
noi. Il loro portiere ha fatto la più bella parata della partita e il
nostro si è limitato a deviare sul legno una conclusione. Tre altre volte
siamo andati al tiro pareggiando i conti anche in questo caso. Piuttosto perché
non si parla dei rigori, e sono almeno due netti, che non ci sono stati assegnati?
Il resto non conta».
Neppure il pareggio che lascia ancora aperti i giochi. Almeno così la
pensa l’allenatore rossonero, che a Catanzaro ha incartato Dellisanti con la
mossa a sorpresa del giovane Giordano buttato nella contesa a contrastare il
passo del potente centrocampo calabrese: «Già penso alla sfida
di domenica e guai a considerare il pari come un risultato che ci spiana la
strada verso la finale. Dobbiamo vincere e per riuscire dobbiamo interpretare
la gara come a Catanzaro: carattere, personalità, intensità. Non
è mancato nulla alla Nocerina e così dovrà essere in futuro».
Un futuro che nell’immediato si chiama Catanzaro e che prossimamente potrebbe
anche chiamarsi Acireale, visto che i siciliani hanno vinto l’altro play-off
e ora hanno ribaltato il vantaggio dei pugliesi costretti a dover vincere per
accedere alla finale. Anche sull’eventuale prossimo avversario dei molossi Buffoni
dice la sua: «Non mi aspettavo il successo dell’Acireale: è un
po’ una sorpresa. Il Brindisi ha uomini e mezzi per ribaltare il risultato».

Intanto, la squadra si ritrova nel pomeriggio di oggi per riprendere la preparazione.
Da verificare le condizioni di Lazzaro che negli ultimi 15 giorni si è
allenato poco e male. Il programma prevede una seduta al giorno con un’amichevole
fissata per giovedì, quando si partirà per il ritiro di Serino.

AGIBILITA’. Alla Nocerina non è ancora arrivato dall’ufficio tecnico
del comune il certificato di agibilità per lo stadio San Francesco anche
se dalla residenza municipale assicurano che è stato soltanto un ritardo
e che il necessario nulla osta è già stato vistato. Il rischio
di un eventuale spostamento di sede potrebbe giungere soltanto dal Prefetto
di Salerno per motivi di ordine pubblico. Un’ipotesi lontana anche se le richieste
di biglietti che arrivano dalla Calabria (per il momento quattromila) sono molto
distanti dagli appena seicento tagliandi riservati al settore ospiti dello stadio
nocerino.

Giuseppe Bove – Il Quotidiano

Autore

God

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