Intervistiamo

Palanca: «Questa è l’impresa di Cosentino»

O’rey commenta la cavalcata trionfale dei Giallorossi di Mister Gicos

Massimo Palanca non è solo un ex straordinario calciatore dell’ US Catanzaro. E non è neanche soltanto O’Rey della curva Ovest. Massimo Palanca è lo spirito del Catanzaro, è l’incarnazione di tutto ciò che ci induce a dedicare lunghe ore della nostra vita ai colori giallorossi. Poche tifoserie hanno la fortuna di incontrare sulla propria strada “un Palanca”. A noi questa fortuna è capitata nel 1974. Da allora il tifoso giallorosso non può fare a meno di evocarlo, invocarlo, ascoltarlo. In questo momento di felicità collettiva per la Prima divisione appena conquistata, lo ha sentito per noi Simone Toninato, che ringraziamo con affetto.

Red

 


 

Catanzaro – Giulianova 3-3 e promozione diretta, ha avuto modo di vedere la partita?

«Purtroppo so solo qualcosa su quanto avvenuto in campo, ma non ho avuto modo di vedere la partita, mi spiace».
 

Su questo Catanzaro 2011/2012, protagonista fin dalle prime giornate, imbattutto nel girone di ritorno ed ora approdato alla prima divisione. Lei che ne pensa?

«E’ una grande soddisfazione, prima di tutto per il presidente Cosentino. Ha fatto un’impresa. Non dimentichiamo che quando ha preso la squadra, non si sapeva neanche a che campionato si sarebbe potuta iscrivere. Ha costruito un’ottima rosa e anche se all’inizio poteva esserci qualche mancanza, è stata colmata prontamente nel mercato di gennaio. E’ stata una cavalcata trionfale, anche perché il Catanzaro è sempre stato nelle posizioni di testa e questo è un grosso merito che va al presidente, all’allenatore, alla squadra ed ai tifosi. Tutti hanno fatto la loro parte, sono cose che vanno ottenute insieme, perché basta una piccola componente a remare contro, che i risultati non arrivano più».
 

Ha giustamente definito il presidente Cosentino principale artefice del successo. Secondo lei possono esserci delle somiglianze tra lui ed il presidente Ceravolo?

«Tra Ceravolo e Cosentino non si possono fare paragoni, ognuno ha lavorato nella propria epoca. Parliamo di situazioni completamente differenti, perché il calcio di quaranta-cinquanta anni fa e quello di oggi sono troppo diversi tra loro, ed è per questo che non si possono fare paragoni».
 

Su Masini, capocannoniere di questo Catanzaro, da grande attaccante quale è stato lei cosa ci può dire? E sul record di gol stagionali?

«Masini l’ho visto giocare, posso dire che è un ottimo attaccante, se mantiene la fiducia in sé stesso come ha fatto quest’anno può fare tanti gol. E’ un uomo d’area di rigore. Sul record, però, è un po’ come sul paragone Cosentino-Ceravolo non si può fare. E’ giusto dare merito a Masini per quanto fatto in questa stagione, ma senza fare confronti con i precedenti».
 

Volendo dare un consiglio al Catanzaro, quale potrebbe essere la ricetta giusta per tornare nel calcio dei ‘grandi’?

«La ricetta, devono trovarla il presidente, l’allenatore ed il direttore sportivo. Sanno ciò che hanno tra le mani e come possono migliorarlo. Queste sono cose che loro conoscono più e meglio di me».
 

In chiusura, cosa si sente di dire a Catanzaro ed ai catanzaresi?
 

«Auguro a tutti di poter ritrovare quell’etusiasmo che si aveva fino a venti anni fa, perché nell’ultimo ventennio c’è stato un po’ di scoramento, ci sono stati un po’ di problemi. Spero che con questo presidente si possa tornare all’entusiasmo di un tempo».

Simone Toninato

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