Intervistiamo

Il consigliere Guerriero sulla sentenza Tar, Metrocenter-Az e Comune

Scritto da Redazione
Ora il sindaco cosa farà? Come si comporterà l’Amministrazione Abramo?
 

Il testo integrale della nota diramta da consigliere d’opposizione di Socialisti & Democratici, Fabio Guerriero

“La sensazione generale è che giustizia sia stata fatta.

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In merito alla lunga e paradossale vicenda del Metrocenter di via Lombardi la seconda sezione del Tribunale amministrativo della Calabria ha finalmente detto una parola chiarificatrice nelle sembianze che più si avvicinano alla oggettività, ovvero con una sentenza entrata nel merito della controversia che ha per due anni opposto imprenditori importanti e seri, con il Comune di Catanzaro che ci ha messo molto del suo nell’avallare la tesi dell’improcedibilità delle autorizzazioni a suo tempo concesse e frapponendo ulteriori ostacoli a quelli che sembravano nella realtà sacrosanti diritti alla libera concorrenza e alla libera imprenditoria privata.

Ora che il Tar ha disposto l’annullamento dei provvedimenti di diniego e ha confermato la piena operatività dei titoli edilizi atti all’apertura degli esercizi commerciali in via Lombardi, non ci sentiamo di dover ostentare soddisfazione per avere preconizzato quanto appariva lineare anche a livello della sola logica, lasciando doverosamente il campo della interpretazione delle norme giuridiche a chi ha i titoli per farlo.

Ma poiché i due ambiti alla fine coincidono, ci sia consentito esprimere un sentimento di serenità e una legittima preoccupazione.

La serenità deriva dall’osservare la piena affermazione dei diritti individuali, siano essi personali o d’impresa.

La preoccupazione è rivolta al prosieguo della vicenda che dal punto di vista amministrativo non finirà probabilmente qui. Si attendono decisioni in merito a eventuali risarcimenti danni che la parte ingiustamente ostacolata potrebbe richiedere al Comune.

Da consigliere comunale ci auguriamo di no, ma nel caso, come pare molto probabile, come si comporterà l’Amministrazione Abramo? Intenterà un improbabile e soccombente ricorso? Pagherà senza battere ciglio, e con la leggerezza derivante dal sapere che i soldi sono dei cittadini? Pretenderà delle spiegazioni da parte dei dirigenti che si sono fatti trascinare in un contenzioso che è apparso subito senza fondamento? E, una volta ricevute le spiegazioni, come intenderà procedere in ordine a eventuali responsabilità oggettive della sua alta e ossequiosa burocrazia?

Come al solito, su questi quesiti attenderemmo una risposta da parte del sindaco Abramo, se dovesse trovare il tempo tra gli innumerevoli tagli di nastro e consegna di premi e riconoscimenti che lo stanno impegnando parecchio”.

Autore

Redazione

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3 Commenti

  • E invece perchè non "ostentare" finalmente una vittoria contro l’oligarchia catanzarese che monopolizza quasi tutte le attività? Un’altra stecca dell’amministrazione Abramo, giunta ormai alla frutta. E’ Vero che una rondine non fa primavera, ma speriamo che le cose cambino a Catanzaro, con l’aiuto anche di San Gratteri.

  • L’ennesima prova della malapolitica che ha distrutto Catanzaro, una città che si inorgoglisce per qualche centinaio di metri di corso Mazzini, mentre il resto sprofonda sempre di più nell’incuria e nel degrado, ovunque rifiuti, sterpaglie e centinaia e centinaia sacchetti di rifiuti abbandonati ovunque, una città allo sbando e senza futuro, comandata dalle solite quattro/cinque famiglie, che ne detengono il potere e di conseguenza ne condizionano negativamente il suo futuro.

  • Grazie Fabio, noi comunque staremo alla finestra per vedere come principalmente, e dove finirà questa faccenda. Certo è che non è onorevole avere fatto questa meschina figura tutta quanta la Giunta comunale, anche se il ns. sig. sindaco Abramo ha provveduto, evidentemente perchè avvisato di quanto stava accadendo, precipitosamente a cambiare quasi tutti i componenti la pregressa Giunta affinchè siano coinvolti (impossibilmente, ma lui in questo forse ci crede) nella faccenda cercando di addolcire la pillola che tocca agli altri responsabili del pasticciaccio (o meglio del danno eventuale a carico della comunità) servito su un gigantesco piatto alla cittadinanza tutta.

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