Intervistiamo

Cara Gessica ti scrivo

Scritto da Redazione
Lettera aperta alla Vice Presidente del Catanzaro dopo l’episodio di domenica e un inizio di stagione da brividi. Alla ricerca di una proprietà che capisca, difenda e trasmetta il valore dell’Uesse
 

Cara Gessica,

chi ti scrive è una persona che non vive a Catanzaro, non legge Forum, non legge giornali locali, non chiacchiera al bar e purtroppo non viene neanche allo Stadio. 

Io guardo le partite sullo schermo di un tablet e penso con la mia testa. Detto tra noi, quest’anno non è che sia un gran bello spettacolo. Oddio, neanche l’anno scorso e neanche l’anno prima. Ora che ci penso è da un po’ che non riusciamo a vedere una partita di calcio come si deve. 

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Ma la responsabilità di tutto ciò di chi è? Dei tifosi? Non credo; abbiamo le nostre colpe ma ancora non siamo né centravanti e né portiere. Della Città? Mah, può anche essere che in minima parte questa Città abbia le sue colpe per interposta persona (leggi Sindaco e accoliti vari). Dei giocatori? Sì, in campo ci vanno loro, ma tutti sanno che i giocatori di calcio, ahi loro, sono considerati alla stregua di psicolabili cui basta il minimo accenno di problema per tirarsi indietro e accampare scuse. E la rosa di quest’anno non fa nulla per smentire il pensare comune.

Chi resta? Ah sì, giusto, resta tutto il contorno: contorno inteso non come un compendio di una portata principale, ma come quel che gira intorno alla squadra. E quel contorno, cara Gessica, siete voi. Lei, il suo papà, la dirigenza che avete scelto voi e anche il vuoto pneumatico con cui avete scelto di circondarvi.

Parliamoci chiaro ma senza voler offendere nessuno: tra lei e suo Padre chi capisce di calcio è il suo vicino di casa. Metafora per dire che il calcio inteso come giuoco della palla non è cosa vostra. Ciò nonostante nella mia testa ho sempre pensato che delle volte capire di calcio non serve. Aiuta, certo, ma non serve. Basta scegliere dei collaboratori validi che capiscono del giuoco della palla e gestire in maniera oculata e manageriale, con un minimo di lungimiranza, la Società.

Beh, mi verrebbe da dire che sullo scegliere i collaboratori non ci siamo proprio e una serie infinita di fallimenti tecnici sono lì a dimostrarlo al mondo. Sulla gestione oculata ci saremmo anche – fosse solo il fatto che le iscrizioni non sono più una corsa all’ultimo spicciolo raccolto all’uscita della Messa – ma i soldi buttati al vento in questi anni con gestioni tecniche a dir poco censurabili hanno fatto sì che il livello dei giocatori in rosa sia, ad esser buoni, sullo scarso andante.

preiti-sommaLa domanda che mi sono sempre posto e a cui non riesco a dare risposta è: ma alla Gicos i collaboratori come li scegliete? Non voglio e non posso pensare che i manager delle varie aree di cui è costituita una Società viva, in salute, remunerativa, solida e che lavora con tutto e in tutto il mondo sia gestita come state gestendo l’U.S. Catanzaro. E se siete capaci di scegliere i collaboratori della Gicos perché per l’U.S. optate sempre per mezze calzette (da Ortoli a Preiti passando per Moriero e compagnia) senza arte e nè parte, che con le loro scelte non fanno altro che avvalorare la tesi che sarebbe meglio si dedicassero al curling?

Proprio non capisco.

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Detto questo, cara Gessica, il dito medio dovrebbe farlo la mattina davanti allo specchio. Per controllare lo smalto, certo, e per mandarsi da sola a quel paese per il patrimonio di entusiasmo, di supporto, di seguito e di denaro che state buttando via per insipienza, pressapochismo, cecità, orgoglio e presunzione.

È anche vero che una parte della tifoseria, e lo dico a malincuore ma con convinzione, meriterebbe ben più di un dito medio. Una tifoseria di bassa lega, fatta di trame e sotterfugi, di pretese basate sul nulla, e che farebbe bene ad autoesiliarsi invece di tirare le volate a fantomatici filantropi solo per poter avere un numero di telefono da usare alla bisogna.

E un intero bosco fatto di irte falangi in bella vista meriterebbero una classe politica ed un’amministrazione da sempre cieche e sorde alle esigenze di una squadra di calcio e di una tifoseria che, lo si voglia o no, ha dato lustro ad una Città altrimenti sconosciuta ai più, alla stregua di quelle che non hanno neanche una riga sui libri di storia o geografia.

Io non voglio un altro Presidente, cara Gessica, io voglio un Presidente.

Uno che non pensi al Catanzaro come un residuo, che non venga da una cordata che mi fa venire in mente solo dei salumi, che non lo faccia solo perché ci sono le elezioni o perché lo ha scelto il monopolista cittadino degli ortaggi.

Io voglio un Presidente che ami il Catanzaro e sopratutto che lo faccia  rispettare. Un Presidente che ne sia l’emblema, il simbolo, la guida. Un Presidente stimato da tutti a prescindere dal risultato  del campo. Un Presidente che quando si siede ad un tavolo sia consapevole che migliaia di persone sono sedute con lui. Un Presidente che sia fiero ed orgoglioso di essere il presidente dell’U.S. CATANZARO 1929.

Un Presidente che sappia che quella maglia color sangue scorre nelle vene di una Città e di un Popolo. Una maglia che verrà sempre sostenuta nel ricordo, ovvio, dei cinque minuti di Serie A ma anche nel ricordo e nella consapevolezza degli ultimi anni di un’imbarazzante pochezza, passati a pascolare senza speranze. Sempre a testa alta e con orgoglio.

La domanda finale è: questo Presidente può chiamarsi Cosentino? Al momento nulla di quanto scritto finora si abbina a voi. Nulla. E sarebbe troppo facile scadere della retorica del “nomen omen“. Sembrano parole fatte, un afflato di demagogia, una ridicola convinzione ma, cara Gessica, il Catanzaro NON SI DISCUTE, IL CATANZARO  SI AMA. 

E oggi si ama come si amerebbe una compagna traditrice, scostante, vestita male e che parla peggio. Sta a lei, sta a voi, farla tornare bellissima ed affascinante come merita e come i tifosi di tutto il mondo la immaginano e la desiderano.

Se non pensa di esserne capace, se non ha voglia di impegnarsi, se l’unica cosa che è capace di fare è andare al muro contro muro, se lo fa per ripicca allora lasci perdere.

Non lo meritiamo. Né ora né mai.

Francesco Tallarico

Autore

Redazione

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35 Commenti

  • BRAVO FRANCESCO, MA NON ILLUDERTI, LA SEMPLICITA’, LA CHIAREZZA E LA LEALTA’, NON SONO COSE CHE QUESTA GENTE HA NEL PROPRIO DNA. VORREI SOLO CHE GESSICA LEGGESSE QUESTO TUO BEL PENSIERO…….

  • Caro Francesco condivido in parte il tuo articolo con passaggi molto significativi ma diciamolo francamente fare calcio a Catanzaro non è mai stato facile per nessun dirigente e noi sappiamo anche le critiche mosse in serie A a fior di dirigenti detto questo Cosentino ha sbagliato a lasciare campo libero a gentaglia come Preiti e company ma ancora c’è tempo come giustamente hai sottolineato tu per rimediare. Sempre forza Catanzaro

  • caro Francesco ciò che scrivi è la maggior parte dei tifosi e anche di chi posta commenti criticando in modo costruttivo le cose della società esprimendo alle volte dei pensieri personali ma travisati da personaggi di bassa lega intellettuale, lungi da me fare il saputone perchè non lo è nessuno era solo per puntualizzare alcuni aspetti e persone che esulano dalla massa che criticano solo per il giusto di mettere veleno e benzina sul fuoco…

  • caro Francesco ciò che scrivi è la pensa come te òa maggior parte dei tifosi e anche di chi posta commenti criticando in modo costruttivo le cose della società esprimendo alle volte dei pensieri personali ma travisati da personaggi di bassa lega intellettuale, lungi da me fare il saputone perchè non lo è nessuno era solo per puntualizzare alcuni aspetti e persone che esulano dalla massa che criticano solo per il giusto di mettere veleno e benzina sul fuoco…

  • I miei più sinceri complimenti da chi, come te, non fa altro che soffrire da lontano e da tempo immemore prima davanti alla pagina 218 di televideo, poi davanti ad un PC sintonizzato sulla diretta goal di catanzaro informa, ora da due anni a questa parte davanti ad un tablet connesso su sportube. La nostra dignità di tifosi non è assolutamente considerata da questa attuale proprietà da troppo tempo ormai e noi tifosi puntualmente ogni anno a dare credito venendo immediatamente smentiti da comportamenti assurdi e promesse non mantenute. Ancora bravo.

  • PER CHIUDERE TUTTI STI PETTOGOLEZZI DI BASSA LEGA ,E PRINCIPALMENTE RIDARE LA DIGNITA’ AD UNA TIFOSERIA OFFESA ,,,,,,,OCCONNO RISULTATI ,E ALLORA QUANDO SI COMINCERA’ A VOLARE CON UNA PROGRAMMAZIONE SERIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA FINALMENTE RITORNIAMO IN CLIMA VIETNAMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM BOMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM

  • L’articolo è bello però è forse rivolto a Gessica che è forse quella che ha meno responsabilità di questa situazione e probabilmente anche volendo non può fare più di tanto, personalmente mi è sempre stata simpatica perché si è dimistrata una vera tifosa seguendo quasi sempre la squadra a volte anche in allenamento, ma non ho mai preteso dei miracoli, non è presidente non è DS, ora però tutti uniti forza Catanzaro!!!!!

  • Bisogna riconoscere che all’inizio il presidente Cosentino era apparentemente innamorato del Catanzaro e dei colori, entusiasta e trasmetteva fiducia ed entusiasmo; lui e la sua famiglia sempre presente allo stadio. Poi, dopo i primi errori, è diventato arrogante e sprezzante con tutti. L’anno di Kamara aveva speso e provato a fare una bella squadra che ha smantellato a gennaio. Ora non si capisce più che cosa voglia fare, sventola ambizioni di promozione e compra giovani mediocri, giocatori reduci da infortuni che dopo tre mesi sono ancora fuori forma. Dice che il Catanzaro non è in vendita e ogni sei mesi vende e compra giocatori e allenatori… purtroppo non si capisce il senso di tutto ciò, perchè un significato ci sarà….!!!

  • Mi rivolgo ai kecca lecca alla straniero. Forza e spina dorsale. O criticate la redazione per questo articolo oppure secstate zitti rimanetelo per sempre. Maledetti vermiciattoli

  • UNO DEI GRANDI SBAGLI CHE SI PUÒ ATTRIBUIRE A QUESTA SOCIETÀ È DI ESSERSI FIDATI SEMPRE DI LESTOFANTI E BANDITI, PER ULTIMO L,INNOMINABILE DS CHE C’È ADESSO.<br />
    FORZA PRESIDENTE COSENTINO NON MOLLARE MAI, E SVEGLIATI, LIBERATI DA QUESTI SCIACALLI. <br />
    FORZA GIALLOROSSI.

  • "questo Presidente può vhismarsi Cosentino?" NO NO E NO! Cinque campionati di lega pro non sono serviti per capirlo? <br />
    Ottimo articolo, ma l’effettivo riscontro dall’altra parte è più o meno vicino allo zero…ovvero, perle ai ….!

  • Ma perché avete tirato via un mio post. …con su scritto di non perdere di vista l unico obbiettivo che sarebbe quello in ogni caso di stare vicino la squadra. ..allegando una locandina dove gli uc73 invitano la tifoseria a seguire il magico in trasferta??????<br />
    Non penso di avere offeso nessuno ….

  • SE AVESSIMO AVUTO DEI BRAVI ATTACCANTI CHE BUTTAVANO DENTRO PARTE DELLE PALLE GOL CREATE A QUEST’ORA ERAVAMO TUTTI CON COSENTINO.<br />
    LO SO I SE NON SERVONO….. MA LA SQUADRA (POST COSENZA) NON GIOCA MALE (ESLUSO PAGANESE).

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