Intervistiamo

Puntoriere, un attaccante moderno per il Catanzaro

Scritto da Redazione
Il giovane reggino torna nella sua Calabria per indossare la maglia della città capoluogo di regione
 

Dopo tanta attesa ecco Francesco Puntoriere, attaccante classe 1998.

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Nato a Reggio Calabria, la carriera di Francesco Puntoriere inizia nelle giovanili della Reggina, dove restò fino all’estate del 2015 prima di svincolarsi a causa dell’esclusione del club amaranto dell’ex presidente Lillo Foti dal campionato di Lega Pro.

Dopo lo svincolo dal club calabrese, Puntoriere viene tesserato dalla Virtus Entella e nella stagione 2015/16 oltre ad aver fatto bene con la primavera del club ligure, 20 presenze e 10 gol per lui, esordì anche in Serie B, all’Arechi di Salerno nel 2-2 tra Salernitana ed Entella.

La scorsa stagione per il giovane attaccante reggino è stata la seconda nelle file del club ligure, condita da 20 presenze con la primavera, realizzando 11 gol e in più contando anche 3 presenze in Serie B.

Francesco Puntoriere vanta anche 4 presenze in Nazionale under 18 andando anche a segno contro il Belgio e 3 presenze con la Nazionale under 19.

Puntoriere è un calciatore giovane e di prospettiva. E’ la classica punta centrale moderna di movimento, che ama svariare su tutto il fronte d’attacco. Si adatta indifferentemente a giocare sia sul fronte offensivo sinistro sia su quello di destra e può anche essere adattato nel ruolo di seconda punta.

Ha salutato l’Entella andando a segno nell’amichevole di cartello contro l’Alessandria. Le cronache e il tabellino di quella partita giocata nei giorni scorsi, recitano che «Entrato al  al 75′ della ripresa, dopo dieci minuti con un gran tiro riesce a trafiggere il portiere dei grigi.»

Ora per la giovane punta calabrese è il momento di tornare nella sua terra e indossare la maglia giallorossa per confermare quanto di buono si dice di lui.

Andrea Teti

 

Autore

Redazione

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6 Commenti

  • Palancaforever. ..rispondo qui al tuo pensiero su Erra….io sinceramente penso non sia un tattico uno stratega a dirla tutta non penso sia da Catanzaro. ..però c’è un però. ..è un grande motivatore per 2 anni ha tirato fuori in una situazione devastante il massimo da squadre non forti il massimo. .anzi lo scorso anno anche più Dell anno prima …sappiamo tutti che in queste categorie sputare il sangue in campo vuol dire tanto ..su questo possiamo stare certi per il resto avrei preferito qualcun altro ma merita quantomeno un anno di lavoro. ..ciao

    • Caro amico, forse in certe situazioni non puoi permetterti di fare lo stratega. Comunque merita di lavorare tranquillo con giocatori scelti da lui e poi gli dobbiamo eterna riconoscenza

  • Ma scusate, chi sono sti strateghi? Moriero? Sanderra? D’urso? Spader? Somma? Zavettieri? Ecc., Ecc. Io penso che uno dei grandi errori commessi in passato sia stato quello di cambiare allenatore ogni anno, anzi più allenatori in un anno. Ogni nuovo allenatore non riesce a programmare, non conosce l’ambiente, non conosce i giocatori. Erra, oltre alla riconoscenza che gli dobbiamo per le due salvezze conquistate, conosce l’ambiente e – per la prima volta – può contare su una squadra costruita da lui. Sono sicuro che farà bene

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