SANITA’ – Licenziati dipendenti casa di cura Villa Puca

La Gamp s.r.l. – Gestione Casa di Cura ”Villa Puca” di Catanzaro, con lettere recapitate ai lavoratori dipendenti nella giornata dell’8 agosto scorso, ha messo in atto il proposito, piu’ volte annunciato, di procedere alla cessazione dell’attivita’ aziendale, con conseguenti provvedimenti di licenziamento di n* 50
dipendenti della struttura, che opera nel settore della neuropsichiatria. Il termine ultimo , riportato nelle lettere di licenziamento, e’ fissato al 14 settembre prossimo. ”Le Organizzazioni Sindacali – si legge in una nota – sono fortemente allarmate per lo scenario che si potrebbe prefigurare nel tessuto socio-economico della citta’ e del circondario per la perdita di 50 posti di lavoro, che graverebbero sul sostentamento di altrettante famiglie, delle quali molte monoreddito. E’ impensabile che in una Regione con altissimo tasso di disoccupazione, invece di creare nuove occasioni di lavoro per i giovani e i disoccupati, si perdano i posti di lavoro esistenti. In piu’ occasioni – continua la nota – le OO.SS. hanno registrato, e per quanto di loro competenza, ragionato sullo stato di crisi economico-finanziaria per come denunciata dai responsabili della struttura ”Villa Puca” . Fra i tanti momenti di confronto con le Autorita’, per affrontare lo stato di crisi della struttura Villa Puca, come OO.SS abbiamo sempre ribadito le necessita’ primarie di salvaguardare i posti di lavoro unitamente all’ erogazione di un servizio qualificato ed efficiente in un settore di sofferenza molto delicato e particolare sia per i malati che per i loro familiari. Per ultimo, abbiamo richiesto una riunione al Dipartimento Tutela Salute della Regione Calabria, tenutasi il 6 agosto u.s. anche alla presenza della parte datoriale, per discutere sulla situazione del personale in rapporto agli standard di autorizzazione dell’esercizio delle attivita’ sanitarie, trattandosi com’e’ noto di struttura accreditata del Servizio Sanitario Regionale. Con una lettera alle Autorita’ preposte, Cgil, Cisl e Uil, ognuno per la propria competenza, sollecitiamo ogni urgenza nell’affrontare in termini risolutori la gravissima vicenda”.

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Redazione

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