La Striscia

Sconfitta amara e immeritata, ma ora bisogna svegliarsi

Dall’87° all’88° due goal della Nocerina ribaltano il 2-1 del Catanzaro e i molossi espugano il Ceravolo per 3 reti a 2

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Amicizia per la città di Nocera, odio per gli infami che indossano la maglia rossonera”. Dalla est i 200 nocerini rispondevano ricordando ciò che avvenne il 18 giugno 78 quando i tifosi giallorossi si schierarono apertamente con i campani. Applausi reciproci e amicizia confermata fra le due tifoserie. Inizia così Catanzaro-Nocerina e le 2 tifoserie scrivono ancora una volta una bella pagina di sport alla faccia di chi non può avere la coscienza apposto specie se uno stadio t’insulta per 90 minuti ricordandoti fra gli artefici di una pagina vergognosa di calcio che nulla ha che vedere con lo sport. Il problema non è certo il nostro, per noi è andata, ma spiegare ai propri figli e ai propri nipotini perché uno stadio ti fischiava sarà un bel grattacapo. Dicono che esiste la giustizia divina, ma chissà, forse qualche altra giustizia si è messa già in moto, noi aspettiamo in riva al fiume.

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Siamo in 4000 sugli spalti, il Catanzaro cambia modulo ma soprattutto parte con Andrea Russotto dall’inizio. Dietro ci sono Borghetti, Sirignano e Papasidero, sugli esterni Squillace e Mariotti, nel mezzo Maisto e Benedetti, con appunto Russoto e Carboni a supporto di Masini. I catanzaresi sanno di essere inferiori tecnicamente e allora aggrediscono sin da subito la Nocerina che va in difficoltà. Nel mezzo del campo c’è solo il Catanzaro e quando i molossi tentano le ripartenze, classiche delle squadre guidate dall’ex mister giallorosso, il Catanzaro morde, aggredisce e non fa respirare i centrocampisti rossoneri. Rispetto alle altre partite, malgrado le gravi assenze nel Catanzaro c’è molta più qualità grazie al nuovo innesto di Russotto che con i 22 in campo pur essendosi allenato da meno di una settimana ha poco da spartire. Quando ripartono gli uomini di Cozza fanno male, Masini disputa un gran primo tempo facendo reparto da solo, un po’ in ombra è purtroppo Carboni. Il goal è la logica conseguenza della superiorità del Catanzaro che arriva a metà del primo tempo con Masini che devia in rete una conclusione da fuori di Russotto. Potrebbe anche raddoppiare il Catanzaro ma l’arbitro su segnalazione del collaboratore di linea annulla la rete di Masini lanciato nello spazio da Carboni. Sul finire del primo tempo la Nocerina cerca di venire in avanti ma non crea grossi pericoli alla retroguardia giallorossa tranne un’incursione di Evacuo servito casualmente da un rimpallo favorevole che spedisce al alto. Nella ripresa in campo entrano gli stessi effettivi del primo tempo. La Nocerina deve fare la partita ma si espone alle ripartenze del Catanzaro. Su un calcio piazzato una sfortunata deviazione di Mariotti (ma dietro in area c’erano due calciatori da soli) provoca un autogol e il pareggio della Nocerina.

Che la dea bendata in questo periodo non aiuti il Catanzaro è evidente. Dopo soli due minuti c’è subito la reazione ma Carboni a un metro della porta spara su Aldegani a porta spalancata.

Collegamento permanente dell'immagine integrataPersa l’occasione per riportarsi in vantaggio è il momento di giocarsi i cambi e Cozza toglie il migliore in campo Russotto per non fargli rischiare qualche infortunio visto che è a corto di preparazione. In campo entra D’Alessandro per dare peso al centrocampo, contemporaneamente esce Carboni ed entra Fioretti. A 10 minuti dal termine il Catanzaro vede premiato i suoi sforzi e si riporta in vantaggio con Borghetti su azione d’angolo. La partita sembra conclusa ma i minuti 87° e 88 sono fatali e confermeranno quanto è dura la legge del calcio. Una punizione dal limite che con la qualità che i molossi hanno in campo è quasi un calcio di rigore e una nuova deviazione di Sirignano (quindi 2° autorete) e la Nocerina si riporta sul pari, con la squadra di Auteri in 10 per l’espulsione di Mazzeo per fallo da dietro su Maisto.

Sul goal subito viene espulso Borghetti (gravissima ingenuità) che aveva contestato l’assegnazione del tiro dal limite. Se ne accorgono in pochi e purtroppo anche la squadra, infatti su un cross dalla destra proprio nel buco lasciato dall’ex perugino non ci sta nessuno ed Evacuo può insaccare tranquillamente l’immeritato vantaggio. I minuti finali non dicono più nulla. I ragazzi in casacca giallorossa e la sua tifoseria sono costretti a ingoiare una sconfitta dura da digerire perché davvero immeritata.

Adesso bisognerà guardare avanti; è inutile davvero piangersi addosso. Non è una frase fatta ma è evidente che il Catanzaro con la classifica che piange è costretto a correggere alcuni errori estivi. L’arrivo di Russotto ha innalzato notevolmente la qualità della squadra. Di certo c’è da limare l’intesa con i compagni perché alcuni suoi lanci (vedi inserimenti di Squillace) non sono stati capiti perché lui parla un’altra lingua. Non sempre potremo giocare a questi ritmi com’è avvenuto oggi ed è per questo che bisogna colmare immediatamente qualche lacuna intervenendo prima che sia troppo tardi. Non culliamoci sulla buona prestazione, non guardiamo solo alla sfortuna, guardiamo anche la classifica perché è ormai troppo evidente che serve qualcosa affinché anche elementi normali possano rendere al meglio. Sulla fascia destra non puoi utilizzare un difensore (Mariotti che ha comunque ben giocato) se vuoi creare pericoli, così come nel mezzo non puoi sacrificare un elemento valido come Benedetti a portare palloni e pressare. Serve qualcosa di mirato La differenza sostanziale fra Nocerina e Catanzaro è stata l’esperienza e la qualità nettamente a favore dei campani che hanno un’ intelaiatura costruita per la B. Al Catanzaro per salvarsi non può bastare solo il validissimo Russotto. Di mezzo ci stanno gli infortuni, le squalifiche e gli ultimi minuti di oggi hanno sentenziato che i giocatori esperti e di qualità possono trovare le soluzioni vincenti pur toccando un solo pallone a partita. Allo stesso tempo i calciatori esperti e di qualità se sei in vantaggio per 2 reti a 1 a tre minuti dal termine difficilmente ti consentono di farti giocare e sperare in un qualcosa. Vedi nostra reazione inesistente dopo il KO del 2-3.

Non sappiamo se questa sconfitta servirà alla società per fare capire quali sono gli interventi necessari, l’essenziale è non cullarsi sulla buona prestazione e pensare che sia solo sfortuna, perché adesso è necessario intervenire. Forza Giallorossi.

Salvatore Ferragina

Le immagini dal sito ufficiale


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Salvatore Ferragina

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