Si fingevano agenti per rubare alle prostitute, undici indagati

Si fingevano agenti per rubare alle prostitute, undici indagati

 Undici sono le persone nei confronti delle quali è stata notificata la chiusa delle indagini relative all’operazione Luxury, messa a segno il 30 gennaio 2014 e riguardante una serie di reati compiuti ai danni di un gruppo di prostitute del soveratese.

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L’avviso di conclusione indagini è stato notificato – dal sostituito procuratore Vincenzo Russo – a Salvatore Romeo, Salvo Gregorio Mirarchi, Vincenzo Voci, Fabio Voci, Santo Domenico Cozza, Pietro Mesuraca, Alessandro Pitingolo, Giuseppe Pitingolo, Leandro Viscomi, Giovanni Catrambone e Francesco Fiorentino.
Le accuse vanno dalle lesioni personali alla rapina, dalla tentata estorsione alla violenza sessuale e alla violenza privata.

Secondo uno dei capi di imputazione Romeo, Mirarchi e i due Voci si sarebbero impossessati di un cellulare e di 100 euro appartenenti a L.R.J., e del cellulare di A.R.M.L, entrambe prostitute, usando violenza nei loro confronti. Dopo essersi introdotti nella loro abitazione, Mirarchi avrebbe sferrato un pugno nello stomaco di una lucciola facendole perdere l’equilibrio, mentre Romeo «colpiva con un pugno al volto la seconda, sopraggiunta in soccorso alla coinquilina».

Le due avrebbero riportato un trauma toracico con prognosi di tre giorni e un trauma contusivo alla mandibola. In un’altra occasione gli stessi indagati si sarebbero introdotti in casa di altre prostitute a San Sostene, qualificandosi come Carabinieri e tentando la rapina, poi non riuscita, spingendo con forza e bloccando in un angolo le due lucciole.

I crimini sarebbero stati tutti commessi tra settembre e novembre 2013. L’abitudine di qualificarsi come appartenenti alle forze dell’ordine sarebbe stata sfruttata in più di un’occasione dagli indagati. Così, per esempio, sarebbe avvenuto il 14 settembre 2013, quando Romeo, Mirarchi, i due Voci, e Catrambone si sarebbero presentati a Montepaone davanti alla porta di S.A.D.G. come militari e, al rifiuto di questa di aprire avrebbero cercato di forzare le persiane, senza riuscirvi.
Stando ai risultati delle indagini, inoltre, Romeo, Cozza e Mesuraca avrebbero tentato di estorcere 500 euro alla settimana a una prostituta di Montauro, minacciandola e intimidendola, senza tuttavia riuscire nell’intento per il rifiuto della vittima.
Tra le accuse più gravi vi è la violenza sessuale contro M.D.O.C, avvenuta a Stalettì, da parte di «Mirarchi mentre Romeo le puntava contro la pistola a tamburo». Il delitto si sarebbe consumato il 24 novembre e in quella stessa occasione Romeo, Mirarchi, Cozza e Alessandro Pitingolo avrebbero tentato un’estorsione da 250 euro alla settimana ai danni della vittima. Ma anche in questo caso la vittima si sarebbe rifiutata di sottostare al pagamento.

Alessia Truzzolillo – corcal

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Redazione

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