Intervistiamo

Sicurezza statale 106, le proposte dei sindaci: rotatorie e semafori

Scritto da Redazione
La nota è stata inviata al al Prefetto di Catanzaro ed all’Anas Calabria
 

Cinque sindaci scrivono al Prefetto di Catanzaro ed all’Anas Calabria per proporre e sollecitare interventi di messa in sicurezzadella strada statale 106 nel tratto dell’Alto Ionio Catanzarese, dove in questi anni sono stati davvero pochi gli interventi concreti portati a termine, offrendo anche la disponibilità a contribuire in termini di progettazione e studio degli interventi.

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La lettera porta la firma dei sindaci di Botricello, Michelangelo Ciurleo; Belcastro, Maurizio Pace;Andali, Pietro Antonio Peta; Cerva, Fabrizio Rizzuti; Marcedusa, Luigi Garofalo. Si tratta di territori che condividono il tratto di statale che costituisce l’ultima parte della provincia di Catanzaro, con questi comuni serviti dall’incrocio situato all’ingresso di Botricello (lato Catanzaro).

Per la prima volta, i sindaci hanno messo in campo una forte concertazione per proporre soluzioni adeguate in termini di sicurezza, non con una visione campanilistica, ma ragionando in termini di comprensorio. L’ultimo incontro, con la firma del documento, si è svolto nel palazzo comunale di Botricello alla presenza anche del vicesindaco di Botricello, Simone Puccio, e del consigliere delegato alla viabilità, Pasquale Torchia, che hanno seguito l’iter progettuale.

Tre le rotatorie proposte in questo tratto di statale 106, segnata da numerosi incidenti, molti dei quali mortali. La prima nel punto tra la statale 106 e la provinciale numero 4 che conduce in diversi centri della Presila, tra i quali Andali, Marcedusa, Belcastro, Cerva, Petronà, Mesoraca, Frazione di Cuturella, area Pip del Comune di Botricello e località Santa Maria di Botricello. La seconda rotatoria nei pressi dell’incrocio tra la statale 106 e la provinciale numero 1 che conduce in località Fieri di Belcastro, dove è situato il centro di eccellenza e sperimentazione per l’agricoltura con annesso centro convegni realizzato dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro per collaborare con le Università di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria e che sarà inaugurato nei prossimi mesi. Nella stessa area esiste una zona abitata e diverse aziende agricole con il traffico continuo di automezzi. In questa zona, negli anni, sono stati registrati diversi incidenti mortali. La terza, infine, nei pressi dell’incrocio tra la statale 106 e il bivio Arango, situato all’ingresso di Botricello lato Crotone. L’incrocio conduce in una vasta area agricola, in alcune zone interne e al cimitero di Botricello. In questa zona, negli anni, sono stati registrati diversi incidenti, anche mortali.

Per quanto riguarda la specificità del territorio di Botricello, che si aggiunge all’analisi effettuata in termini di comprensorio, è stata avanza la richiesta di due impianti semaforici con rilevatori di infrazione, al fine di garantire sicurezza nel centro abitato. 

Gli impianti semaforici riguardano l’incrocio tra la strada statale 106 intersezione via Aldo Moro e via Ludovico Ariosto, dove ha sede l’edificio della scuola dell’Infanzia. Il tratto si trova all’ingresso del paese, lato Catanzaro, e si presenta come altamente pericoloso a causa dell’alta velocità con cui arrivano le auto in transito sulla statale 106. Il sistema semaforico garantirebbe anche maggiore sicurezza ai pedoni oltre che ai diversi utenti delle attività commerciali che si trovano in zona.

Per il secondo impianto semaforico, la proposta riguarda l’incrocio tra la strada statale 106 e via Venezia, da dove si accede al sottopasso viario che collega con la zona marina del paese, dove vive un terzo dei residenti di Botricello.

Il sottopasso costituisce la principale via di collegamento tra le due zone del paese, salvo un secondo sovrappasso viario che si trova però fuori paese. Questa zona è la via di sbocco principale per tutti i turisti che scelgono le spiagge di Botricello per le proprie vacanze. Inoltre, l’attuale Amministrazione comunale ha avviato l’iter per realizzare la strada di collegamento tra il villaggio Costa del Turchese e l’abitato della cittadina che avrebbe come ultima via di sbocco proprio viale Venezia, aumentando il traffico veicolare, tenuto conto che il condominio è composto da quasi 5.000 posti letto. 

Attualmente l’unica via di accesso al complesso turistico è rappresentata da una strada interpoderale posta fuori dal centro abitato. La stessa via Venezia, infine, costeggia il palazzo comunale, dove molti utenti si recano ogni giorno per le esigenze legate agli uffici.

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