STORICO: PRIMO REFERENDUM IN CALABRIA



E’ REFERENDUM

Per la Calabria un momento storico: uno schieramento coeso e
bipartisan scioglie le esitazioni e guida la più grande battaglia per la
democrazia e la legalità

Dopo la conferenza stampa di presentazione del costituendo Comitato per la trasparenza amministrativa svoltasi lo scorso 8 ottobre ( a cura dell’associazione ULIXES e Pic.Asso con l’intento di creare un gruppo di lavoro che riflettesse e ragionasse su ipotesi e strategie comuni per avversare il provvedimento che sancisce l’abolizione della pubblicazione del BURC), dopo poco più di tre settimane sono state sciolte le esitazioni. Si va al referendum ed il momento è storico. Si tratterebbe del primo referendum regionale calabrese. Adesso è il momento della raccolta firme (ex lege occorre la firma e la richiesta del 4% del corpo elettorale regionale), procedura che non vuole essere elusa nonostante vi siano modi alternativi quali la richiesta di due o più Consigli provinciali o dieci Consigli comunali che rappresentino almeno centomila elettori iscritti nelle proprie liste elettorali. Ma è evidente che questo momento così importante per la democrazia e la legalità in regione non può non passare, già nella sua fase propositiva, attraverso la sensibilizzazione della popolazione e il suo avvicinamento al tema ed alla posta in gioco. Dietro la faccenda del BURC e la proposta del referendum popolare esiste anzitutto un vulnus simbolico: nessun provvedimento che limiti il grado di democrazia di una società (e la trasparenza e la pubblicazione degli atti amministrativi ne rappresentano un passaggio fondamentale) può passare in silenzio e nell’indifferenza del corpo elettorale. Il referendum per l’abolizione di quello sciagurato art. 29 comma 4 LR. N° 7 /06 è il momento storico in cui la popolazione calabrese è chiamata a dare il segnale che essa si pone a baluardo della democrazia delle sue istituzioni.Che il momento sia nuovo lo dimostrano altri due fattori.In primo luogo le difficoltà rappresentate da un’operazione così delicata e complessa hanno al timone due giovanissime associazioni, Ulixes e Pic.Asso. Il che non è da poco. Una nuova generazione, che si pone con occhio critico e scevro da visioni di parte, rappresenta il momento di coagulo di partiti, sindacati, associazioni provenienti da ogni comune schieramento. Più che senso di ricambio, v’è un fattore di propositività politica che supera gli elementi limitativi degli schemi e delle logiche tradizionali. In secondo luogo, ma è fattore strettamente legato al primo, v’è il senso d’una battaglia che coinvolge partiti e movimenti, a prescindere dal colore e dalla coalizione, i quali scendono in campo assieme, proprio perché trainati dall’entusiasmo, dalla correttezza di queste nuove e sane forme associative. Per queste forze partitiche una grande prova di responsabilitàLa riunione decisiva si è tenuta a Catanzaro con le segreterie provinciali di PRI, AN, UDC, Nuovo PSI, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, SPI CGIL, MRE ma l’adesione, in vista d’una nuova riunione operativa, che si terrà entro due settimane, vede protagoniste tantissime altre realtà: Forza Italia, Liberali, IDV, Verdi, Patto Casa Calabria. Le seguenti associazioni: Calabria Libre, Calabria Protagonista, il Centro-Studi “Lazzati”, la fondazione Gianluca Congiusta, Progetto Calabria, www.eadessoammazzateci tutti.org, Esdra, Gio. vi. Guardia Costiere, la coop. Sion, Legambiente, le ACLI Provinciali e le U.S. ACLI, Aprile per la sinistra, Sinistra urbana di Castrovillari, la fondazione Bruno Bonfà. Importanti adesioni personali provengono dal sen. Giancarlo Pittelli di Forza Italia, l’onorevole Fernando Pignataro del Pdci, l’onorevole Mario Tassone dell’UDC, l’onorevole Aurelio Misiti di IDV, l’onorevole Franco La Ratta della Margherita, l’onorevole Angela Napoli di AN, Giuseppe Nucera, consigliere regionale e membro del direttivo nazionale dello SDI/RNP, Pippo Callipo, ex presidente di Confindustria Calabria, autorevoli personalità del mondo universitario tra cui spiccano il prof. Silvio Gambino dell’università di Cosenza ed il prof. Alberto Scerbo dell’università di Catanzaro. Nell’arco di poche settimane dunque inizierà la raccolta delle firme: è una Calabria che deve riscoprire il tessuto democratico che è base fondamentale per ogni azione di legalità e promozione economica del territorio. Intanto il comitato referendario fa riferimento al seguente indirizzo perlatrasparenza@yahoo.it, aperto per adesioni e domande d’ogni genere. La battaglia è appena iniziata.

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Redazione

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