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UN BUON CATANZARO CEDE SOLO NEL FINALE

Zona Cesarini nuovamente fatale agli uomini di Silipo. Buona la prestazione dei giallorossi. Frisenda si conferma uomo gol.

Un tempo la chiamavano “zona Cesarini” e viste le due prime uscite di Coppa Italia del Catanzaro targato Silipo, gli scampoli di gioco finali rischiano di ribattezzarsi…  

Scherzi a parte, nulla di grave, come ampiamente detto nella circostanza del post-gara contro il Crotone. Queste gare non contano nulla, ma passare in vantaggio per l’ennesima volta e lasciarsi rimontare in zona recupero a distanza di appena tre giorni dalla precedente esperienza, non è simpatico. Certamente il Mister saprà dedicare ai suoi una catechizzazione ad hoc per il campionato, facendo tesoro delle recenti esperienze.

 

A Gallipoli, giornata di caldo torrido. Catanzaro rimaneggiato così come il Gallipoli. Sia Silipo che Bonetti preferiscono dare spazio alle cosiddette seconde linee .

Il Catanzaro parte con  Mancinelli, Ciano, Cavola, Gimmelli, De Franco, Benincasa, Merito Leon, Coppola, Sarli, Frisenda, Tomi. Tre le sostituzioni operate dal mister giallorosso: all’8° s.t. Scuteri al posto di Tomi; al 10° s.t. Di Meglio sostituisce Benincasa; al18° s.t. Caccavale subentra a Cavola.

Le Aquile disputano un primo tempo molto accorto soprattutto nella fase difensiva e i salentini trovano parecchie difficoltà a superare Mancinelli.

Ad un primo tempo un po’ scialbo e condizionato dall’afa, si contrappone una seconda frazione di gara più viva. Inizia bene il Catanzaro. Frisenda scorge Rossi fuori dai pali e lo castiga con un tiro dalla lunga distanza (il nostro consiglio al buon Rino è quello di prepararsi sin d’ora a crescere i baffi…).

Il Gallipoli non ci sta e appena nove minuti più tardi, Merini supera Mancinelli in uscita. 

La gara si avvia alla conclusione, ma fino a quando l’arbitro non decreta il termine delle ostilità, nulla è sicuro. E così, come già accaduto domenica, al 47° della ripresa, Di Miceli serve Morello che dall’area piccola appoggia in rete beffando un Catanzaro che avrebbe meritato almeno il pareggio.

 

I Giallorossi, malgrado il risultato finale, hanno ben figurato al cospetto di una compagine che disputerà il prossimo torneo di C1, ponendosi come seria candidata al salto di categoria.

Se gli uomini di Silipo fossero riusciti nell’intento di fare il primo colpaccio esterno della stagione, nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo.

Dopo la gara casalinga contro il Crotone, il Catanzaro conferma la bontà del lavoro svolto e si prepara ad affacciarsi alla nuova avventura 2007/2008 con credenziali di tutto rispetto.

Domenica prossima si apre il sipario, l’augurio è che possa essere un palcoscenico in cui le Aquile diano inizio ad un volo destinato a portarle sulla cima più alta.

 

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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