UNICZ – Il Prof. Carlo Maria Croce sarà in visita all’Università Magna Graecia

Domani, martedì 9 ottobre, il Professor Carlo Maria Croce, scienziato italo-americano di fama mondiale per le sue importanti scoperte nel settore dell’oncologia, sarà in visita all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Il Professor Croce, infatti, alle ore 16 presso l’Aula H dell’Edificio delle Bioscienze del Campus “Salvatore Venuta”, terrà una lettura magistrale su “microRNA genes and human cancer”.

L’attività di ricerca del Professor Croce, che è stato tra i candidati, nel 2000, al Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia per le sue ricerche sulla genetica dei tumori, ha svelato una varietà di geni coinvolti in leucemie, linfomi e tumori solidi. Le sue scoperte hanno fortemente arricchito le conoscenze del cancro e del processo della morte cellulare programmata, fornendo importanti strumenti per la cura del paziente oncologico, grazie alle applicazioni terapeutiche delle conoscenze molecolari sui tumori.

L’argomento che il Professor Croce presenterà nella sua lettura magistrale all’Università Magna Graecia è di estrema attualità e riguarda lo studio del coinvolgimento dei microRNA (miR) nel cancro.

Attualmente Carlo Maria Croce lavora presso il Comprehensive Cancer Center dell’Ohio State University a Columbus (Stati Uniti) ed è “The John W. Wolfe Chair” in “Human Cancer Genetics”, Professore e Direttore del Dipartimento di “Molecular Virology, Immunology and Medical Genetics”, Direttore “Human Cancer Genetics Program”, Direttore “Genetics Institute”.

I suoi studi hanno portato a scoperte di enorme impatto scientifico.
Agli inizi degli anni ottanta ha identificato in cellule di linfoma di Burkitt la traslocazione t(8;14) che univa un gene per le immunoglobuline ad un protooncogene, fornendo una delle prime evidenze che il cancro era causato da danno genetico. Questi studi hanno mostrato che i cambiamenti genetici che causano cancro possono verificarsi in cellule somatiche individuali e hanno aperto il campo della genetica del cancro umano. In aggiunta, il metodo del “chromosome walking”, che Croce ha sviluppato per identificare i geni coinvolti nei riarrangiamenti cromosomici, ha permesso a lui e ad altri investigatori di identificare molti geni nuovi correlati al cancro.
Nel 1984 ha identificato il gene BCL2 come causa di linfoma follicolare; questo ha portato alla scoperta dei geni della famiglia BCL2 e ha aiutato a svelare il ruolo della morte cellulare programmata (apoptosi) nel cancro e a comprendere i fenomeni con i quali le cellule evadono il processo fisiologico della loro morte programmata e quindi continuano ad accrescersi in maniera patologica.
Nel 1996, in collaborazione con Kay Huebner, ha identificato e localizzato il gene tumore soppressore FHIT, coinvolto nella maggioranza dei tumori solidi (tra cui polmone, esofago, stomaco, mammella e cervice), confermando che riarrangiamenti genici sui siti fragili dei cromosomi possono contribuire allo sviluppo del cancro. Nel 2002 è stato generato nel suo laboratorio il primo modello murino di leucemia linfocitica cronica (CLL), il tipo più comune di leucemia umana. La CLL nel topo è pressocchè identica alla CLL umana, per cui il modello rappresenterà un eccellente strumento per gli investigatori che studiano le cause della malattia umana e lo sviluppo di nuovi farmaci per il suo trattamento.

Nel 2005 ha scoperto un gene con attività oncosoppressoria (ARLTS1); un polimorfismo di tale gene è associato allo sviluppo di cancro familiare.

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Redazione

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