Il Rompicalcio

Un anno di calcio a Catanzaro – Primavera

Spaccatura della tifoseria e guerra dei comunicati tra soci: il post-Pescina è un incubo peggiore della sconfitta. Mentre entra in scena Antonio Aiello.
La seconda delle quattro puntate del racconto di Francesco Guerrieri
Aprile

Di altro non si può parlare che di un “Aprile nero” per i giallorossi. Già, perché la squadra che aveva polverizzato record di imbattibilità, attratto l’attenzione dei media per il gioco tanto spettacolare quanto pragmatico, e aveva perso solo due volte negli ultimi 8 mesi, cade per ben tre volte in quindici giorni.
La prima tappa della via crucis è Val di Sangro (1-0). Segue il Melfi in casa, la domenica in cui una parte del campionato si ferma per il tragico terremoto in Abruzzo. Il Catanzaro perde una strana partita facendosi rimontare il gol iniziale di Iannelli (1-2), con una prestazione condita da papere e sviste difensive madornali.

Sale la tensione interna e ricominciano a circolare le solite voci sui pagamenti inadempiuti e dissidi di spogliatoio. È inevitabile la sconfitta di Gela (3-1) in cui i siciliani annientano i giallorossi dominando in lungo ed in largo, ultimo tassello di un mese da dimenticare.
Il pareggio di Barletta (1-1, rete del recuperato A. Montella), è un brodino per i giallorossi di Provenza. L’ennesima tegola si abbatte sui giallorossi: Caputo si infortuna e viene sottoposto ad intervento di artroscopia alla rotula del ginocchio. Ritornerà disponibile solo in caso di play-off. Il Cosenza è inavvicinabile (+12) ed il Gela ci supera al secondo posto, mentre le altre contendenti ai posti play-off incombono pericolosamente.

L’FC Catanzaro organizza una conferenza stampa nei locali del Comune di Catanzaro cui dovrebbero partecipare Bove, Provenza e Gimmelli. Si presentano invece il Direttore Generale Improta, Bruno e Caputo. Alcuni esponenti della stampa abbandonano la sala poichè si aspettavano di poter parlare con i soggetti annunciati nel comunicato ufficiale. Si parla di ”unità e coesione di tutte le componenti per il raggiungimento dell’obiettivo promozione”. La navigazione a vista ormai è una realtà a cui siamo abituati.
Nel frattempo c’è un grande, grandissimo pericolo da sventare. Il derby col Cosenza ci attende, col pericolo di una festa promozione dei lupi silani in casa nostra. Una partita apparentemente inutile che non vorremmo mai e poi mai far passare alla storia.

Maggio

Dopo dieci mesi ho finalmente capito perché quest’anno il Catanzaro non è stato seguito dal suo pubblico come in passato e dico che capisco anche le ragioni di chi è rimasto a casa. Alla fine di questa annata dovremo, ognuno per la propria parte, fare un’analisi di ciò che questa stagione ha detto per correggere gli errori commessi e ripartire in maniera più opportuna nella prossima stagione. Io mi occuperò della questione tecnica, riguardo gli aspetti organizzativi e societari saranno altri a dovere assumersi le loro responsabilità”.
Questo è il Provenza della vigilia del derby. L’allenatore sembra l’unico dell’ambiente societario orientato alla programmazione e dotato di lungimiranza.

Davanti ad un pubblico di cinquemila persone, il derby è una partita tesa, le squadre sono contratte e producono pochissime occasioni da rete: finisce 0-0, mentre il Gela batte il Lamezia, evitando i festeggiamenti anticipati dei rossoblù.
In vista della trasferta di Noicattaro, continuano i pellegrinaggi del Presidente Bove alla volta di Roma: in città circola la voce di un non identificato costruttore della Capitale che avrebbe richiesto il 60% del pacchetto azionario.
La vittoria di Noicattaro (0-1, Berardi) dà al Catanzaro l’accesso ai play-off, nella domenica in cui il Cosenza conquista matematicamente la promozione in Prima Divisione. Quello dei play-off è un traguardo meritatissimo, nonostante la flessione primaverile della squadra di Provenza.

Entra un nuovo socio nella compagine societaria del Catanzaro FC, Antonio Aiello, imprenditore di Petilia Policastro che opera in Piemonte. Non si capisce ancora con esattezza quale sia la quota azionaria acquisita, ma Aiello si reca a Palazzo De Nobili per salutare il sindaco Rosario Olivo ed indìce un incontro con la tifoseria organizzata.
Il Catanzaro si congeda dal campionato battendo 3-0 l’Isola Liri, contro cui Falomi diventa cecchino infallibile (doppietta) e va a segno anche il meno “nobile” dei fratelli Montella. Si chiude al terzo posto con 59 punti dietro ai “cugini” ed al Gela, terzo attacco e seconda difesa del girone. Ai play-off ci toccherà il Pescina, avversario “scomodo” a giudicare dai precedenti.
A Pescina la gara d’andata termina 0-0: sostenute da oltre mille tifosi le Aquile ipotecano la finale dei playoff. Per il regolamento dei playoff (essendo le Aquile giunte in campionato davanti agli avversari), sarà infatti sufficiente un pareggio al Ceravolo per sfidare la vincente dell’altra semifinale, tra Andria e Gela.

Nel frattempo un’operazione della Guardia di Finanza di Firenze porta all’arresto dell’Ing. Salvatore Coppola, ex socio di maggioranza del Catanzaro targato Giancarlo Pittelli. L’accusa è di riciclaggio di denaro nell’ambito di un’indagine che ha coinvolto elementi di spicco della camorra.
Coppola è stato (insieme all’avvocato Pittelli) il beneficiario del Lodo Petrucci con la garanzia del Comune di Catanzaro. Il Comune non sarà estraneo alle vicende del Catanzaro calcio neanche nella torrida estate che verrà.
Giugno
In vista della gara di ritorno della semifinale playoff, fa capolino al PoliGiovino l’ex socio dell’Us Catanzaro Pino Mirante per seguire l’allenamento dei giallorossi e parlare col Dg Gianni Improta. Ennesimo dejà-vu.
Caputo non appare al top, ciò nonostante questo Catanzaro non può prescindere dal fantasista campano, che sarà regolarmente in campo.
Alla vigilia della gara col Pescina, l’FC Catanzaro comunica che “essendo stato già esaurita la dotazione omaggio riservata anche ai bambini fino al decimo anno d’età, occorrerà acquistare il  tagliando d’ingresso relativo al settore di riferimento”. Ennesima pecca organizzativa di una società che manifesta enormi limiti nella gestione degli accrediti. È chiaramente una brutta figura nei confronti dei tifosi giallorossi e nei riguardi di quella popolazione della provincia che per raggiungere Catanzaro e sostenere la propria squadra deve affrontare chilometraggi e costi non indifferenti.

Ma una tegola ancora più pesante si sta abbattendo sul Catanzaro: la società ed il legale rappresentante Pasquale Bove vengono deferiti per ritardo nei pagamenti di ottobre, novembre e dicembre 2008 relativi ai contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera. Il clima diventa incandescente.
Finalmente arriva la partita: il Catanzaro gioca un ottimo primo tempo, va in vantaggio con Iannelli ma subisce il pareggio di Bettini. Nel secondo tempo si realizza lo psicodramma collettivo: dopo Benevento, Sora e Acireale anche il Pescina si iscrive di diritto alla lista dei fantasmi giallorossi da play-off.
Gli abruzzesi completano la rimonta con un altro gol di Bettini e Piva, a poco vale la rete di A. Montella. Finisce 2-3, il Pescina va in finale con il Gela. Vincerà anche la finale, conquistando la promozione in Prima Divisione.
Non vedendo la luce fuori dal tunnel in cui l’FC si è infilato, e non confidando nelle capacità della compagine societaria di risollevare le sorti del calcio catanzarese, il club Massimo Palanca lancia l’iniziativa “Diserzione per esistere”. Il comunicato del club recita: “Non sosterremo più questa società….Non possiamo fare un torto alla nostra fede riconoscendoci ancora in questi personaggi incapaci di buttare giù uno straccio di organizzazione societaria e di un futuro soddisfacente
Diversi club aderiscono alla petizione del Massimo Palanca.
Lo scempio di questa stagione ha indubbie e profonde radici in quelle precedenti. Ripercorrendo gli ultimi mesi tornano alla mente lo stadio chiuso per l’avvio stagionale, le code ai botteghini per un biglietto, il settore “Distinti” cancellato e abbandonato alla polvere, la gestione della tribuna stampa e della lista accrediti. E poi ancora i mini-abbonamenti mai stampati, il sito Internet offline, gli infortuni perenni.

A seguito del deferimento, si parla anche del rischio di una mancata iscrizione al prossimo campionato di Seconda Divisione. Cala un silenzio assordante nell’effeccì.
Il 12 Giugno viene finalmente elaborato un comunicato ufficiale in cui si parla di “stagione complessivamente positiva dal punto di vista tecnico-sportivo…nonostante un supporto di pubblico non all’altezza della tradizione della città e che ha pesato non poco sulle finanze della società”, ed in cui si sottolinea come “assolutamente necessario che le istituzioni e le forze economiche della città si stringano attorno alla società mettendo in campo tutte le possibili forme di sostegno… Le scadenze che incombono per l’iscrizione al nuovo campionato sono infatti numerose e pesanti e l’attuale proprietà non può essere lasciata sola a sopportare il peso economico derivante dalla gestione della squadra di calcio della città

Comincia il pressing istituzionale, come se si trattasse di un’associazione benefica e non di una società a scopo di lucro. Durante una conferenza stampa al Complesso Monumentale del San Giovanni vengono annunciate le dimissioni di Gianni Improta da DG; Bove, Soluri ed Aiello, da un lato accusano chiaramente gli imprenditori e le istituzioni catanzaresi di non aver contribuito economicamente, dall’altro confermano il loro impegno per la prossima stagione, garantendo l’iscrizione e la sopravvivenza del calcio a Catanzaro.
Nel frattempo i tifosi promotori di  “Diserzione per Esistere” consegnano al sindaco le sottoscrizioni di oltre 800 persone che chiedono una svolta societaria che riporti organizzazione, capacità manageriali e una progettualità ormai dimenticate. La richiesta alle istituzioni è di non finanziare con i soldi pubblici società che non abbiano questi requisiti.
Gli Ultras si defilano e attendono alla finestra l’evolversi della situazione, e riferendosi a Pasquale Bove affermano che “per la prima volta all’interno della società c’è colui di cui ci fidiamo ciecamente, colui che ha dato tutto a questi colori, colui che ha messo l’amore per il Catanzaro calcio davanti all’amore per la propria famiglia”.

I migliori auspici cominciano a sgretolarsi: il 24 Giugno la Giunta Comunale appova, su proposta di Danilo Gatto assessore allo sport, un contributo di 150 mila € all’Fc sotto forma di sponsorizzazione.

Danilo Gatto affermerà che il contributo non è stato erogato in funzione di un programma presentato ma solo per consentire di iscrivere la squadra della città nel campionato professionistico di competenza, per permettere di fare rimanere in vita una società che potenzialmente potrebbe avere degli acquirenti o soggetti interessati a farne parte della stessa.

Il socio Soluri emana una nota ufficiale in cui si rivela pronto a cedere le proprie quote ad Aiello: “Aiello è già azionista col 25% e può diventare la nuova guida dell’FC Catanzaro acquisendo intanto un altro 25% (del 30% attualmente di mia proprietà), soltanto rilevando gli impegni e le garanzie prestate dal sottoscritto a favore o per conto della società”, ed in controtendenza con quanto finora portato avanti afferma che “un ringraziamento va fatto a quei pochi imprenditori che in qualche modo hanno dato una mano al Catanzaro: da Giuseppe Speziali, fino a pochi giorni addietro presidente di Assindustria, a Floriano Noto; da Giuseppe Gatto, oggi Presidente di Assindustria, all’ex presidente dell’Us Pino Albano che con la Siarc ha sponsorizzato la maglia del Catanzaro

Tutto è molto confuso: la classe imprenditoriale catanzarese ha sostenuto o no questa società?


Aiello
risponde da Cuneo: “mi è stato proposto che per rilevare le quote avrei dovuto farmi carico di alcune pendenze personali che, il dr. Soluri si è caricato per conto del F.C Catanzaro, cosa che però ho accettato solo in parte, anche perché non capisco per quale motivo avrei dovuto accettare debiti di una gestione precedente a quella attuale
È guerra di comunicati, che culmina con una nota congiunta dei tre soci: “Non c’è alcuna divergenza tra gli attuali soci del Fc Catanzaro… In data 26 giugno sono stati raggiunti degli accordi per la cessione al signor Aiello, da parte del dott. Soluri, del 25% del capitale sociale….il signor Aiello, sulla base di detti accordi, diventa di fatto proprietario del 50% del capitale sociale, con Pasquale Bove al 45% e Giuseppe Soluri al 5%…..Il signor Aiello è destinato a diventare, sulla base della disponibilità già manifestata da Bove in tal senso, l’Amministratore Unico del Fc Catanzaro al posto dello stesso”.

Il 30 Giugno il Quotidiano della Calabria pubblica un’intervista al presidente del Collegio Sindacale dell’Fc Muraca: “Leggendo le dichiarazioni del socio Aiello ho pensato che tutti gli adempimenti previsti fossero stati soddisfatti, ma la situazione è tutt’altro che ottimistica”. Secondo Muraca, entro il prossimo 6 luglio i soci dovranno ripianare una carenza patrimoniale (quella che di solito si chiama ricapitalizzazione) di oltre 700mila euro, di cui 150mila già versati.
Non proprio noccioline.

Francesco Guerrieri
(2 – continua)

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Redazione

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